sabato 30 dicembre 2023

Incontro di Giovedì 28 Dicembre: Visita Basilica della Santissima Annunziata.

 

 

Foto 1

Massimo ha preparato per noi la recensione alla visita da  lui magistralmente guidata.

Dopo la visita del Chiostro Grande della SS. Annunziata, con annessa Cappella dei Pittori, il 2 novembre 2016; la visita della Piazza della SS. Annunziata il 28 ottobre 2020, durante le restrizioni imposte dalla pandemia da Covid-19, oggi abbiamo visitato la Basilica e il suo antistante Chiostrino dei voti concludendo, così, la esplorazione del Santuario Mariano per antonomasia della mariana città di Firenze.

 Alta la partecipazione dei visitatori (Foto 1), degna della fama del Santuario che già pochi anni dopo la sua fondazione (seconda metà del sec. XIII) era conosciuto non solo in Firenze, ma anche altrove, per l'immagine miracolosa della "Vergine Annunziata": un affresco dipinto sulla contro-facciata della duecentesca chiesa. Immagine miracolosa perché, secondo la tradizione trasmessa dai frati di quel convento, il volto della Vergine fu trovato dipinto dal pittore, al suo risveglio dall'assopimento che lo colpì durante l'opera sua, senza averci messo mano.

 

Impossibile descrivere qui una chiesa come questa ricchissima di opere d'arte distribuite tra le sue 26 cappelle, la tribuna e il coro; opere su tela, ad affresco e di scultura.

Questa basilica, eretta per volontà dei Sette Santi fiorentini fondatori dell'ordine monastico dei Servi di Maria attorno al 1250 (riconosciuto dal papa Clemente IV che consegnò loro il saio degli agostiniani), ha subito nei secoli continui ampliamenti e rimodernamenti fino al XVII secolo, grazie alle famiglie patrizie che avevano il patronato delle cappelle e quasi in competizione per magnificenza tra loro.

Foto 2 
Così la basilica che vediamo oggi è in stile barocco (Foto 2), un po' troppo carico nel suo insieme per il gusto schietto fiorentino (ben rappresentato nella chiesa dei Santi Gaetano e Michele Bertelde), ma comunque adorno di molte opere d'arte degne di questo nome.

In effetti, anche l'"Altare della Madonna", quello eretto ai piedi dell'affresco miracoloso, adornato dal baldacchino progettato dal Michelozzo, per munificenza de' Medici, è stato eccessivamente sovraccaricato in epoca barocca (Foto 3), come ci appare ancora oggi.

 

Foto 3

Come accennato prima, l'ammodernamento di secolo in secolo ha fatto praticamente scomparire i dipinti dell'epoca medioevale gotica, sostituiti da autori che vanno dal Quattrocento fino a tutto il Seicento quali: Andrea del Castagno, Andrea del Sarto, Matteo Rosselli, l'Empoli, Jacopo Ligozzi, Pietro Dandini,  Cosimo Ulivelli, Jacopo Chimenti ed altri ancora.

Tra gli artisti seicenteschi, oltre ad alcuni citati sopra, si ricorda Baldassarre Franceschini detto il Volterrano (Volterra, 1611 - Firenze, 1690) che ha affrescato l'ampia cupola della tribuna con la "Assunzione della Vergine" adorno del coro dei Santi del vecchio e nuovo testamento (un particolare in Foto 4 con in primo piano Sansone) oltre ad aver operato alla decorazione di alcune cappelle.

 

Foto 4

Foto 5
Uscendo di Chiesa, abbiamo visitato il Chiostro della Madonna, più noto come Chiostrino dei Voti (Foto 5) che ci trasporta indietro nel tempo, dal barocco della basilica al rinascimento con i suoi affreschi rappresentanti le Storie di Maria Vergine e le Storie di San Filippo Benizi, dell'Ordine dei Serviti; in questo chiostro, infatti gli autori sono Alesso Baldovinetti (prima metà del Quattrocento), Cosimo Rosselli (seconda metà XV sec.), Andrea del Sarto,  Franciabigio (fine XV inizi XVI sec.), Pontormo e Rosso Fiorentino (prima metà del Cinquecento).

Purtroppo non abbiamo potuto visitare la Cappella di San Sebastiano, a lato della basilica, la Sagrestia della Madonna e il conventino, per le quali occorre la disposizione dei frati.

 Molti lavori di restauro sono stati compiuti, ad oggi, sia nelle cappelle che in altri ambienti, e tuttora sono in corso dei restauri di non rapida esecuzione, dato anche la mole del complesso basilicale: ancora molto resta da fare. Notevole è l'illuminotecnica applicata nella chiesa, tanto da rendere leggibili le opere esposte in buona luce, anche in una giornata nuvolosa come quella odierna.

 Penso che i partecipanti ricorderanno caramente questo santuario, costruito da quei monaci che, dal loro ritiro di Montesenario, scesero nella città loro natale per la glorificazione della Vergine Assunta.

 Qua trovate il bel filmato del nostro regista Mauro Cocchi

Ringraziamenti a Massimo per l'organizzazione,  guida, recensione e foto della visita tutti perfetti come al solito. Mauro Cocchi per il suo bel filmato.

*******************

Massimo ci regala un altro suo Album degli incontri di metà mese (2021-2023) dove troverete tanti bei ricordi. Ancora un doveroso ringraziamento a Massimo per la sua fatica.


 


sabato 16 dicembre 2023

Incontro del 13 Dicembre 2023


 Incontro di metà mese. Sempre piacevole. Molti discorsi… un po' i soliti ma anche un po' nuovi."Nessuna nuova .. buone nuove". Pioviggine. Buon caffè. Foto di gruppo. Auguri di Buone Feste. E a casa. Tutto Regolare.

 ******************

Mercoledi prossimo 20 Dicembre ci troviamo alle ore 10 alla Caffetteria delle Oblate per programmare le nostre attività.

 

venerdì 8 dicembre 2023

"Pranzo di Natale" del 6 Dicembre 2023

 

Questo è stato il nostro nono "Pranzo di Natale". Sarebbe stato il decimo se non fosse stato per il Covid.

Per me è sempre un po' stressante quando si avvicina questo pranzo. Quest'anno è andata un po' meglio. Ho limitato al massimo la contrattazione con la signora responsabile del Circolo...Le prenotazioni puntuali e pochi annullamenti.

 Eravamo in 39, numero massimo dei partecipanti. I prenotati erano 42.

Il pranzo è anche l'occasione di rivedere ex colleghi dopo diverso tempo. Così ho avuto il piacere d'incontrare amici dopo diversi anni.

Ho scoperto il Circolo grazie a Paolo Castellani (che purtroppo ci ha lasciati da poco) Paolo era un vero intenditore di buona cucina. Rimasi così entusiasta da organizzare il primo "Pranzo di Natale" proprio qui. La cucina e il luogo, per quanto semplici, (come preferisco) è sempre buona. Il problema per me sono le porzioni. Anche adesso che sto cercando di guadagnare peso, il piatto di pasta che mi hanno portato  mi ha impressionato e lo ho lasciato quasi intatto (nonostante mi piacesse). A casa la poca pasta che mangiamo in due non supera i 40 g. . Tutto buono, dall' antipasto al dolce. Forse dovrei attrezzarmi per riportare qualcosa a casa per evitare gli sprechi.
Sempre molto piacevole e salutare la classica passeggiata per tornare a Firenze.

Massimo ha documentato l'incontro benissimo col suo bel filmato che trovate qui.

 

venerdì 1 dicembre 2023

Incontro del 29 Novembre 2023 : Visita a Palazzo Davanzati

 

Foto 1

Ancora una volta ringraziamo Massimo che ha preparato per noi: organizzazione della visita, recensione e foto.

 A visitare il Palazzo Davanzati, oggi a buon diritto "Museo della Casa Fiorentina Antica", eravamo solo in sette (Foto 1) e invito quanti non l'hanno mai visto di andarci, se vogliono fare un tuffo nella vita domestica di una ricca famiglia di mercanti o banchieri vissuta nei secoli passati.

Il museo si sviluppa su tre piani, oltre a quello terreno che in origine era aperto in facciata ad uso di loggia (tipico di molti palazzi di mercanti e banchieri). Partendo dal primo piano e salendo fino al terzo seguiamo l'evoluzione nel tempo del mobilio e delle suppellettili, cominciando dal XIV secolo e via via in epoche più recenti fino al XIX secolo, con l'ultimo piano che conserva l'ampia cucina attrezzata e adatta per ogni sorta di lavori domestici.

Non dico nulla della storia di questo palazzo, interessante e articolata, che possiamo leggere nel blog stesso del museo al seguente indirizzo:

 https://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/4/davanzati/

 Voglio solamente evidenziare che quando il palazzo è diventato Museo statale, alla metà del secolo scorso, si è arricchito sempre più di opere d'arte, specialmente nei passati anni '70, col trasferimento di collezioni che giacevano nei depositi delle nostre gallerie  fiorentine; così dai depositi del Bargello furono tratte sedie d'epoca, pezzi in ceramica arcaica (del XIII e XIV secolo); dai depositi di Palazzo Pitti vari dipinti toscani del XIV e XV secolo e oggetti di uso domestico.

Dai depositi degli Uffizi furono portati i dipinti su tavole semicircolari raffiguranti "Quattro Trionfi" del Petrarca (Foto 2) che formavano (assieme a tavole piane dipinte, scomparse) la decorazione esterna di due forzieri, una volta attribuite al "Maestro del Cassone degli Adimari" (al Bargello), ma oggi risultanti essere dello Scheggia (Giovanni di ser Giovanni Guidi detto lo, San Giovanni Valdarno, 1406 - Firenze, 1486), fratello del Masaccio.

Foto 2

Dal Museo degli Argenti viene la serie di sei arazzi fiamminghi del XVI secolo con "Storie di Davide e Betsabea"  (Foto 3).

Foto 3


Sempre da quello stesso Museo provengono le due donazioni Bargagli e Nugent di trine e merletti di Fiandra e Francia, esposte all'ultimo piano (Foto 4).

 

Foto 4

Ogni piano del palazzo ripete la stessa pianta di quello sottostante e si sviluppa attorno al cortile interno; per ogni piano troviamo un salone che guarda in facciata, una camera da letto con caminetto, un soggiorno con caminetto e il luogo di "agiamento".

Le decorazioni murali a pittura delle sale simulano stoffe appese d'apparato a disegni geometrici, tipiche del Trecento e Quattrocento. Le camere sono decorate nell'alto delle pareti con un fregio dipinto lungo tutto il perimetro della stanza simulante archetti che si aprono su verzieri; quella al primo piano, tra gli archetti, presenta gli stemmi dei Davizzi e delle famiglie ad essi congiunte o amiche; nella seconda camera gli archetti mostrano le scene dell'intera storia o leggenda della "Castellana di Virgì" (Foto 5 e Foto 6) e infine, nell'ultima, sempre contro il fondo di verzieri, dei graziosi vasi.

 

Foto 5

Foto 6

Tantissime sono le curiosità offerte da questo palazzo e delle più diverse: una di queste è il pozzo al quale si attinge da ogni piano dell'edificio ("acqua in casa", basta agire sulla fune del secchio, come in tutti i pozzi !).  Inaspettata sorpresa sono le quattro botole nel pavimento della cosiddetta Sala Madornale, al primo piano guardante in facciata: vere e proprie "caditoie" di difesa, in piombo sulla sottostante loggia al terreno (oggi la vediamo chiusa ad atrio), con pronte munizioni conservate nei pressi in apposito loculo (Foto 7).

Foto 7
Concludo qui con un'ultima curiosità:  tra gli attrezzi domestici mostrati nella cucina situata all'ultimo piano del palazzo si notano due ottocenteschi ferri da stiro in ghisa, che venivano posti a scaldare sulla brace; uno di questi è con molta probabilità di produzione della Fonderia del Pignone di Firenze, come sembra si possa leggere in rilievo sulla fusione stessa ! (Foto 8).

Foto 8


Ripeto: è un Museo veramente da visitare.

 

venerdì 17 novembre 2023

Incontro di Mercoledì 15 Novembre 2023

 


Nonostante fosse la metà di novembre, la mattina era quasi calda.

All'incontro di metà mese spesso partecipano vecchi ex colleghi che da  tempo non si "vedevano". Fa sempre piacere incontrarli di nuovo.

Subito iniziano le chiacchiere. E' quasi inevitabile che i temi delle nostre chiacchiere siano notizie della morte di un ex collega , delle malattie nostre e altrui. Altro tema favorito brontolamenti  vari sulle cose che non vanno a Firenze o nel mondo.  Questo è comprensibile, quasi normale. Siamo portati a parlare di argomenti negativi o spiacevoli. E' stata  spiegata questa tendenza dagli evoluzionisti in quanto è più utile per la nostra sopravvivenza prestare attenzione  a eventi pericolosi / molesti piuttosto che a quelli piacevoli.  Ma parlare spesso di argomenti del genere influisce negativamente sul nostro umore. Invece è importante mantenere una visione positiva o ottimistica. Provo un fastidio a sentire parlare di cremazioni, funerali, operazioni e cerco di evitare questi discorsi. Qualche collega sostiene invece che è bene parlarne quasi una preparazione…. Comunque per fortuna si formano diversi gruppetti in piazza e così bastano pochi passi per sentirmi meglio.

**************

Gianni Meini ci manda il suo ultimo Video fotografico sulla nostra Firenze

Lo trovate qua

*******************

 Mercoledì prossimo 22 Novembre ci troviamo alle ore 10,00 alla caffetteria delle Oblate per programmare le nostre attività tra cui il prossimo "Pranzo di Natale".

 

venerdì 10 novembre 2023

Incontro di Mercoledi 8 Novembre: Visita alla Mostra Adolfo Coppedè.

 

Dopo l'ottimo caffè presso il "Caffè Dolce Amaro" ci siamo recati all'archivio di stato sede della mostra.

Una mostra interessante da diversi punti di vista: storico, artistico e per me soprattutto architettonico. Particolarmente colpisce l'idea di realizzare una galleria in piazza del Duomo. Le inevitabili polemiche fiorentine, questa volta fruttuose, hanno evitato quello che considero uno scempio. Ripeto una mostra interessante e senz'altro da vedere. Per avere un'idea consiglio il  seguente video

Un altro consiglio per gli interessati a Firenze e la Toscana è quello di chiedere l'accesso all'archivio di stato dove ci sono non solo veri tesori di storia locale ma dove è possibile effettuare ricerche genealogiche e molto altro.

domenica 5 novembre 2023

Incontro di Mercoledì 1° Novembre: Visita al laboratorio di restauro dei metalli Nicola Salvioli.

 


Ancora un altro laboratorio artigiano grazie ad Eugenio Stefani che dobbiamo ringraziare ancora una volta.

Colpisce la varietà dei problemi che si presentano nell'attività di restauro da quello dellla movimentazione di grandi carichi a quelli di metallurgia. Segue la recensione della visita di Massimo:

 La visita al Laboratorio di “Restauro dei metalli e cuoi antichi” di Nicola Salvioli ci ha rivelato un’altra interessantissima attività facente parte di quel mondo sfaccettato del restauro, preziosissimo, ma poco noto ai più.

 Ogni laboratorio di restauro, che abbiamo avuto la possibilità di visitare, presenta esperienze e tecniche peculiari per ciascun genere d'opera d’arte da recuperare. Ciò che accomuna, però, questi laboratori sono essenzialmente la manualità, la paziente dedizione e la profonda conoscenza delle tecniche di restauro.

 È veramente confortante anche vedere quanti giovani artigiani scelgono la carriera del restauratore: difficile, faticosa, ma sicuramente affascinante e appagante.

 Segue il bel e molto illustrativo filmato di Massimo che va gustato sullo schermo del PC.

Ringraziamo Massimo per tutto.


 

venerdì 20 ottobre 2023

Incontro del 18 Ottobre 2023

  

Incontro di metà mese. Il tempo era cambiato proprio stamani. Dopo un'estate che sembrava non volesse finire, la temperatura si è abbassata. Ha iniziato a piovigginare. La tanto attesa pioggia dopo un'ora era già venuta a noia.

Eravamo in molti: 20, soprattutto ha fatto piacere la partecipazione di diversi  ex colleghi che non vedevamo da tempo. Soliti capannelli e solite chiacchiere.  

Ottimo caffè. Foto fatta all'interno del caffè, forse per la pioggia..

Sarà per il freddo o per la spiacevole umidità così sono presto tornato a casa.

*********************
Mercoledì 25 Ottobre ci troviamo alla caffetteria delle Oblate alle ore 10,00. 

venerdì 6 ottobre 2023

Incontro del 4 ottobre 2023 : " Giornata fiesolana"

 

 

foto 1

Segue la recensione della " Giornata fiesolana" di Massimo Pinzauti così dettagliata e interessante che è stata utile anche a me, nonostante la mia partecipazione.

Contrariamente al nostro solito, siamo arrivati a Fiesole (al capolinea del bus 7, in piazza Mino da Fiesole) alle 10.15 con un ritardo di quasi 20 minuti! Causa: bus delle 9.15 che doveva partire dal capolinea a Firenze dal largo F.lli Alinari, ma è giunto con un'avaria e tale corsa è stata soppressa; così abbiamo dovuto attendere l'autobus successivo.

Comunque, il ritardo non ci ha impedito di fare la nostra colazione al bar, nella piazza suddetta.

 L'itinerario della visita è stato praticamente lo stesso della precedente "Giornata Fiesolana" che facemmo il 31 maggio 2017, escludendo, però, la visita all'Area Archeologica, essendosi presentata questa volta la possibilità di visitare la Badia Fiesolana.

 Lo svolgimento della giornata è stato il seguente:

- Chiesa di San Francesco (salendo al colle di San Francesco passando per il cimitero)

- Discesa dal colle per la via panoramica (bellissimo panorama sulla valle fiorentina) e visita del Duomo dedicato a San Romolo, uno dei vescovi della diocesi fiesolana.

- Passeggiata panoramica verso Borgunto con ristoro e riposo sulla panoramica terrazza con vista su Monte Morello e colli mugellesi.

- Dopo il riposo,  passeggiata verso San Domenico percorrendo la Via Vecchia Fiesolana fino al suo termine a San Domenico.

- A San Domenico, con breve deviazione,  visita della Badia Fiesolana e poi della chiesa di San Domenico.

 Purtroppo abbiamo trovato due luoghi chiusi, che erano previsti nell'itinerario: il "Museo missionario Francescano" (nonostante fosse il giorno di San Francesco !)

e la chiesa di Santa Maria Primerana, a lato del municipio, in posizione elevata dominante la Piazza Mino da Fiesole.

 Dopo pranzo, tornati da Borgunto in Piazza Mino da Fiesole, siamo riusciti a farci scattare una foto di gruppo (Foto 1), con vista sulla piazza anzidetta.

Sempre piacevole ed interessante la discesa verso San Domenico per la Via Vecchia Fiesolana, passando per la Villa Medici, il Riposo dei vescovi e la Villa Albizzi dove una lapide ricorda che nel 1775 "... [dall'] Accademia dei Generosi qui fu dottamente interpretato l' Idolo Cinese di Giovanni Paisiello" (Foto 2).

Foto 2
 Giunti a San Domenico abbiamo atteso per pochi minuti l'arrivo di altri due partecipanti: Fulvio Cappetti con la moglie Daniela, così tutti insieme ci siamo recati a visitare la Badia Fiesolana: il "piatto forte" di questa nostro pomeriggio !

 La Badia sorge sul luogo dove all'epoca paleocristiana sorgeva una piccola chiesa (allora con asse ruotato di 90° rispetto all'attuale), prima sede vescovile di Fiesole, poi divenuta cappella di San Romolo. Sopra a questa, attorno al 1025-1028 fu costruita una nuova chiesa romanica e relativo monastero (badia) dedicato a San Bartolomeo, della quale oggi rimane solo il bellissimo paramento marmoreo della facciata, anch'esso dell'XI secolo. L'attuale chiesa, molto più ampia di quella romanica, venne edificata dal 1456 al 1467 per munificenza dei Medici; infatti molti sono gli stemmi di questa famiglia che si vedono nella chiesa e negli ambienti del convento.

L'interno, dove lo stile rinascimentale ereditato dal Brunelleschi scandisce i volumi delimitati da ampie bianche pareti profilate da lesene e trabeazioni in pietra serena, ci appare luminoso e maestoso (Foto 3 e 4); nell'abside bellissimo altare maggiore (Foto 5) in commesso fiorentino di pietre dure (1610) di Giovanni Battista Cennini, probabilmente su disegno di Pietro Tacca. Alle estremità del transetto, due eleganti altari ospitano due grandi pale: a sinistra una "Crocifissione" (Foto 6) di Bernardino Campi (proveniente da Milano, chiesa di San Giovanni dei Genovesi), a destra una "Flagellazione di Gesù" di autore ignoto, d'ambito fiorentino.

Dal transetto sinistro si accede ad una cappellina dov'è affrescata "L'Annuncazione" (Foto 7), opera di Raffaellino del Garbo.

Foto 3

Foto 4

Foto 5

Foto 6

Foto 7

Il complesso abbaziale è oggi diviso tra due istituzioni: la Fondazione di Padre Balducci (degli Scolopi) e la EUI (European University Institut) che ci hanno consentito la visita dei maggiori ambienti, grazie all'interessamento di Eugenio (Stefani).

Così siamo entrati nella sacrestia e nel vestibolo dove c'è un bel lavabo di marmo rinascimentale (Foto 8) del 1461, opera di Gregorio di Lorenzo, probabilmente su disegno di Francesco di Simone Ferrucci. Notevole anche l'elegante chiostro abbaziale, tipico rinascimentale (Foto 9); da qui si entra nell'atrio, con grande lavabo in pietra (Foto 10) che dà accesso al Refettorio, affrescato nella parete di fondo da Giovanni da San Giovanni (Foto 11 e Foto 12).

Foto 8


Foto 9


Foto 10

Foto 11

Foto 12


Sempre dall'atrio si raggiunge il giardino del convento, con ampia veduta su Firenze (Foto 13 e Foto 14).

Foto 13

Foto 14
Usciti dalla Badia, Mauro (Cappelli),  ha scattato una foto al gruppo (Foto 15) sullo sfondo della bella facciata della chiesa.

Foto 15


Tornati a San Domenico, abbiamo terminato la "Giornata Fiesolana" con la visita della chiesa.

 Eravamo in pochi, ma non per questo meno vivaci; il buon umore non ci è mancato, facilitati anche dal clima mite al mattino e sopportabilmente un caldo nel pomeriggio.

 Di nuovo ringraziamo Massimo per il suo indispensabile contributo.

 Crediti:
Massimo Pinzauti: organizzazione della visita,  recensione  e foto
Mauro Cappelli: pubblicazione e gestione del blog

***************************

Ringraziamo Marco Fallai che ci ha inviato il suo bel libro :  Difesa d'ufficio  una serie di divertenti racconti che vi invito a scaricare, leggere e a commentare.



 

 

domenica 1 ottobre 2023

Incontro di Mercoledì 27 Settembre : Visita al laboratorio di restauro libri della biblioteca nazionale di Firenze.

 


Ancora una volta dobbiamo ringraziare Eugenio Stefani per un'altra visita particolarmente interessante ad un laboratorio fiorentino.

A causa di un rapido succedersi della disponibilità del responsabile del laboratorio di restauro ci siamo incontrati circa un'ora e mezza prima dell'inizio della visita. Nell'attesa ci siamo posizionati, più o meno volontariamente, in modo da intralciare il più possibile la fiumana di turisti che dal parcheggio dei pullman scendeva verso il centro. Erano turisti diversi da quelli che incontro nella "mia zona" erano tutti gruppi preceduti da un accompagnatore dotato di un originale riconoscimento per guidare il branco. Il branco era costituito da turisti anziani talvolta malfermi sulle gambe anche a causa del notevole peso. Questo poteva  costituire un elemento di riconoscimento:i gruppi nordamericani lo erano infatti dal peso medio notevolmente maggiore. Caratteristica comune: le espressioni del viso quasi mai sorridenti. I meno vecchi seguivano da vicino il capo gruppo i più malfermi o pesanti arrancavano in coda . Qualcuno faceva veramente pena nello sforzo di mantenere il ritmo della guida. 
Ad un certo punto, a causa del nostro intralcio, si verificato un intasamento tale che due o tre gruppi si sono dovuti fermare serrando in ranghi. I
capigruppo hanno concluso che lì iniziava la coda per S.Maria Novella e hanno dato il segnale di alt. 

Dopo il caffè, finalmente, abbiamo iniziato la visita. Per descrizione della quale rimando al solito indispensabile filmato di Massimo. Personalmente considero la visita molto interessante. Il recupero di documenti che altrimenti sarebbero persi è per me importante soprattutto per le informazioni contenute.

Le apparecchiature del laboratorio passano da quelle antiche e quelle ultra moderne come quella a sublimazione utilizzata per ridurre il danno dell'acqua allo stato liquido.
Ringraziamo il
responsabile del laboratorio il dott. Alessandro Sidoti per le sue spiegazioni interessanti e partecipate.

Qua trovate  l'illustrazione della visita nel bel filmato di Massimo (da guardare possibilmente al PC).

***************************

Allego il link al bellissimo documento "La minima energia" di Marco Fallai, nostro collega, che ha lavorato con Paolo Castellani (al quale ero particolarmente legato) e dove Paolo viene splendidamente ricordato.


venerdì 15 settembre 2023

Incontro di mercoledì 13 Settembre 2023

 


E' stato il mio primo incontro dopo quasi due mesi passati nell'annuale ritiro feriale. Ancora con la mente immersa in quella vita quotidiana: pochissime famiglie che si conoscono da una vita. Dove tutti si salutano e spesso si fermano anche chiacchierare. Mi sono trovato di colpo nella realtà del centro fiorentino. Credo fosse una delle prime volte ho avuto un impulso quasi aggressivo verso i turisti che mi urtavano indifferenti. Avevo voglia d'informarli, distribuendo loro un volantino in lingua inglese, dove li informavo che mi davano fastidio, che esistevano anche i residenti e che ci complicavano continuamente la vita, ecc. Non servirebbe a niente ma sarebbe una provocazione per l'amministrazione comunale che non farà niente per i residenti preoccupata di mantenersi buoni gli esercenti fiorentini.

Un po' frustrato arrivo in piazza. Ero puntualissimo ma ho trovato già diversi ex colleghi e altri  stavano arrivando, eravamo quasi una ventina. Mi è sembrato che le chiacchiere fossero ancora più vivaci del solito, forse per l'astinenza feriale.  Per il resto le solite cose dei nostri piacevoli incontri.  Anche il caffè buono come al solito.

 Massimo ci ha inviato un interessante filmato girato durante le sue ferie allegando la seguente introduzione:

A Trento è aperta al pubblico una nuova area archeologica in Via Rosmini. L'area contiene le vestigia di una villa romana, costruita fuori le mura di Tridentum (Trento), dal lato ovest, a cui gli archeologi hanno dato il nome di Villa d'Orfeo per la raffigurazione della leggenda d'Orfeo nel mosaico pavimentale di quella che fu la stanza maggiore.
Il filmato si avvale del documentario introduttivo prodotto dalla P. A. di Trento al quale ho aggiunto foto, piante e schemi a scopo esplicativo dei reperti archeologici

Link al filmato 

Ringraziamo Massimo per il filmato.

*******************************

Ricordo che, come tutti i mercoledì successivi all'incontro di metà mese, Mercoledì 20 Settembre ci troviamo alle ore 10,00 alla Caffetteria delle Oblate.


lunedì 4 settembre 2023

Incontro di Mercoledì 30 agosto 2023: visita alla Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti

Foto 1

Ecco la recensione della visita di Massimo (Pinzauti) che ringraziamo per il suo continuo e molto apprezzato contributo :

 Come da programma, ci siamo trovati alle 8.30 presso la biglietteria di Palazzo Pitti per l'acquisto del biglietto d'ingresso al Palazzo. Il gruppetto dei partecipanti era ben esiguo: quattro in tutto come si vede dalla foto di gruppo  (Foto 1), per la quale è stato sufficiente un "selfie" !

Quattro partecipanti non è, però, il record delle assenze, che per il momento è mantenuto dalla gita "Lucca-2" di giovedì 28 aprile 2022; quella volta, oltre a me c'erano soltanto  Anchise (Carboni) e Stefano (Mantellassi).

 

La Galleria d'Arte Moderna è situata al 2° piano del Palazzo Pitti e fu istituita negli anni 60 del XIX secolo; molte sono le sale che la compongono, alcune delle quali disposte in "fuga" come mostra la Foto 2.

Foto 2

Tale galleria raccoglie una notevole quantità di quadri, oltre ad alcune sculture, di artisti dal tempo del Neoclassicismo (più o meno post napoleonico) fin quasi ai primi anni del XX secolo e molti sono i generi che contiene, dal neoclassico del Bezzuoli e simili, ai macchiaioli come Fattori, Borrani, Cabianca; pitture paesaggistiche, ma anche di genere, di vedute e scorci urbani oltre che campestri (Signorini, Fontanesi, Lega, ecc.), battaglie del nostro Risorgimento, nonché quadri di soggetto "storico" come L'entrata di Calco VIII a Firenze di Giuseppe Bezzuoli oppure La Battaglia di Legnano di Amos Cassioli.

Notevole è anche la quantità dei ritratti presenti in questa Galleria, molti di personaggi celebri dell'epoca o nobili, dipinti da celebri pennelli come Corcos, Ussi, Gordigiani, giusto per rammentarne qualcuno (se ne percepisce la mole nella precedente Foto 2) e, da qualche tempo, anche autoritratti di artisti dell'epoca.

 Anche questa Galleria è soggetta a nuove acquisizioni (giusto oggi La News Letter degli Uffizi ha annunciato l'acquisto di  11 nuovi quadri per il Galleria Arte Moderna: acronimo GAM) e a qualche riorganizzazione delle opere esposte: ciò ha consentito la fruibilità di altre tele e sculture che erano ancora nascoste nei depositi; giusto due esempi di pitture viste per la prima volta sono le seguenti: Un cane che salva un bambino empolese dalle acque dell'Arno (1867 ca.) di Carlo Ademollo (1824-1911) mostrato in Foto 3 e Il dispaccio del 9 gennaio 1878 (data della morte di Vittorio Emanuele II) di Odoardo Borrani (1833-1905) in Foto 4.

 

Foto 3

Foto 4

Una pecca, purtroppo, ancora esistente in questa Galleria è la mancanza di un sistema di didascalie, sul tipo degli Uffizi, per l'esplicazione dei dipinti; ancora sono apposti alle cornici dei quadri quei cartellini dorati che sono illeggibili, quando i dipinti sono esposti nell'alto delle pareti.

Infine un altro difetto che possiamo esprimere è la dispersione delle opere di uno stesso autore in più sale, spesso anche distanti tra loro; ciò è dovuto principalmente  al concetto di mantenere le opere provenienti dai lasciti fatti alla galleria da ciascun donatore in una sua specifica sala intitolata al nome del donatore stesso. Un esempio per tutti: consideriamo il noto pittore Giovanni Fattori a cui è dedicata una ampia sala (Foto 5); essa non raccoglie l'intera opera presente in Galleria di quest'artista, perché passando per le sale dei "donatori" possiamo trovare altre sue opere che facevano parte delle diverse collezioni private.

 

Foto 5

Peccato che la giornata fosse piuttosto nuvolosa, togliendo un po' di smalto alle belle vedute della città e del Giardino di Boboli che si possono ammirare dalle finestre del secondo piano del palazzo, locato ad una notevole altezza (la facciata è alta circa 32 metri).

Vorrei concludere con una esortazione a visitare questa Galleria d'Arte Moderna: merita veramente di essere vista.

 ************************


Massimo ci dona anche un'altra delle sue Guide:
Si tratta dell'illustrazione di un castello della Val di Sole, in Trentino: Castel Caldès.
Questo castello fa parte del polo museale di stato denominato "Castello del Buonconsiglio - Monumenti e collezioni provinciali" che comprende, oltre al Castello del Buonconsiglio di Trento, altri quattro castelli: Castel Beseno (Valle Lagarina), Castello di Stenico (Valli Giudicarie), Castel Thun (Val di Non) e, appunto, Castel Caldès in Val di Sole. 
Massimo ha realizzato anche un bel filmato della sua visita che trovate qua

venerdì 18 agosto 2023

Incontro di mercoledì 16 Agosto 2023 in Piazza della Signoria

 


 Ecco la recensione dell'incontro di Massimo, che ringraziamo, :

Stamattina, mentre mi recavo a piedi verso Piazza della Signoria al

canonico incontro mensile dei pensionati nel mercoledì più prossimo al

15 del mese, pensavo a quanti saranno i partecipanti oggi, col caldo

nuovamente in ascesa; mi è venuta, allora, l'idea di controllare nel

blog i vari "post" degli anni trascorsi, limitando l'investigazione

dall'anno del mio pensionamento (decorrente dal 1 gennaio 2016) in poi:

ebbene tale numero oscilla da 6 a 10 nel periodo 2016-2022 (vedere

tabella ).

 

Oggi, però, abbiamo superato i valori precedenti con ben 11 persone

radunate in piazza !

 

Infatti, al mio arrivo in piazza, puntualmente alle 9.30, c'era già un

primo gruppo dei nostri pensionati, seduti sul banco della Loggia

dell'Orcagna (nel tratto sotto il Ratto delle Sabine del Giambologna)

composto da Augusto (Respogliati), Carlo (Greco), Ezio (Campani) e Bob

(Roberto del Guasta), quest'ultimo in piedi che intratteneva vivacemente

i presenti.

Dopo il mio arrivo, ecco comparire Mauro (Cennini) con la sua bicicletta.

Tra un argomento e l'altro sono, nel frattempo, suonate le 10: ora del

caffè !

 Lasciato il sedile di pietra della Loggia, abbiamo una sorpresa; c'era

un altro gruppetto di tre pensionati al centro della piazza che non

avevamo visto (la piazza era molto affollata, trafficata da furgoni,

mezzi della ALIA e carrozzelle): Mauro (Cocchi), Eugenio (Stefani, non

Pignone ma comunque collaboratore da sempre) e Arturo (Ranfagni).

Mentre ci muoviamo per andare a prendere il caffè siamo raggiunti da

Renato (Simoni) e Vincenzo (Toscano): così siamo arrivati, me incluso, a

11, come mostra la foto di gruppo, scattataci dopo il caffè, da una

coppia di turisti anglofoni.

Il caffè l'abbiamo consumato da Rivoire, come tradizione dal tempo del

Covid-19, e stamattina era presente l'affabile e gentile cassiera che

troviamo abitualmente.

 Al solito, l'incontrarsi, rivedersi, è sempre piacevole per noi, e

seguitiamo volentieri con le nostre chiacchiere anche dopo il caffè,

magari passeggiando, ma questa volta, data la calura montante col

passare delle ore, siamo presto ritornati sui propri passi prima che il

gruppo si "sciogliesse" dal caldo !

 

venerdì 4 agosto 2023

Incontro di mercoledì 2 agosto 2023 in piazza della Signoria

 


Il mercoledì più prossimo al primo giorno di ogni mese è solitamente dedicato ad una gita o ad una qualche visita: mostra, museo, laboratorio artigiano ecc.

Questa volta, invece, non abbiamo rispettato la tradizione per questioni climatiche (caldo) ed anche per la presunta assenza di partecipanti, immaginandoli per lo più in vacanza; così ci siamo limitati ad una replica dei nostri incontri in Piazza della Signoria.

Il numero dei partecipanti, in effetti, è stato esiguo: sei come si vede dalla foto di gruppo, ma l'allegria non è, per questo, venuta meno. I partecipanti sono arrivati, come al solito, alla spicciolata - e non potrebbe essere diversamente - di modo che gli argomenti discussi, sempre copiosi, hanno cambiato di soggetto man mano che il gruppo acquistava nuovi arrivati.

Al mio arrivo in piazza, seguito dopo breve tempo da Stefano (Mantellassi) e Gigi (Mina), abbiamo parlato delle nostre vacanze montane, appena trascorse;  nel frattempo, con l'arrivo di Ezio (Campani) con la sua bicicletta, ecco mutare l'argomento sul ciclismo di oggi e sui percorsi da "mountain bike".

Con Carlo (Greco): commento sull'aumento del costo del biglietto dell'autobus urbano da 1,50 a 1,70 € e come alcuni distributori automatici siano rimasti tarati sulla vecchia tariffa!

Commenti anche sugli esborsi ottenuti da alcuni per il pre-pensionamento ed la "dolenza" per il saldo dell'imposta dovuta esplicitata  nella cartella delle tasse.

Gli argomenti, dunque, non sono mancati, compresi commenti obiettivi su ex colleghi, sia benevoli che malevoli, che ci hanno fatto lietamente giungere al canonico e doveroso caffè presso Rivoire per le ore 10.00; questa mattina, però  alla cassa, invece della loquace e affabile signora di sempre abbiamo trovato un gentile giovanotto, ben cordiale anche lui.

Dopo il suddetto Caffè, foto di gruppo; per questa volta abbiamo scelto come sfondo il lato B del Biancone!.

Quindi, per le vie de centro, sempre più gremite di turisti al passare delle ore, siamo tornati tutti verso la stazione centrale, dove ognuno ha preso il mezzo di trasporto più congeniale, salvo il qui scrivente che ha fatto ritorno a casa col "cavallo di San Francesco".

Il breve filmato che segue dovrebbe dare un "flash" su come è passata questa mattinata, sempre col vivo piacere d'incontrarsi.

Ringraziamo Massimo per la recensione il bel filmato ecc,