domenica 27 settembre 2015

Il Pignone il Tennis e i Tennisti …




Il tennis al Pignone era un sport molto diffuso. Ricordo, uno per tutti, il famoso tennista  Fatarella e vi invito a rileggervi la sua incredibile storia che trovate sul blog. Ricordo le divertenti discussioni in ufficio tra tennisti sui recenti match…
Il nostro Arturo (Ranfagni) ci segnala addirittura un Torneo di Tennis  intitolato a Giorgio Sieni, un altro famoso tennista del Pignone, purtroppo scomparso. Giorgio lavorava  nell’Ufficio tecnico di progettazione INGE/CALD (scambiatori di calore).
Recentemente è stato anche ricordato da Marco Semplici nel suo libro “Irpinia 1980 – Gli operai del Nuovo Pignone e il terremoto”,  in occasione delle presentazioni del libro.
Per la locandina del Torneo CLICCAREQUI'.
 

Giorgio Sieni nel 1994

lunedì 21 settembre 2015

Un vecchio pranzo di Natale ed altro.




Vi ricordate i pranzi di Natale in ufficio ? A seconda dell'ufficio poteva consistere (ammesso che si facesse)  da una fetta di panettone mangiata in piedi a un quasi vero pranzo con bottiglie di vino ecc. Questo è il nostro caso era una (bella)  consuetudine dell'ufficio ING/SIMAC (siamo nei primi anni 80). Dai sorrisi si capisce che erano contenti e  soddisfatti dagli sguardi anche che avevano apprezzato il vino.  Il brutto sarebbe venuto dopo, nel pomeriggio….
Queste belle foto nonostante me le avessero inviate due Franchi  (Sacchi e Sbolci) per poco non sarebbero mai comparse sul blog…
L'ultima è una foto del gruppo degli SRL del 1990 circa (mandata da Franco Sbolci). Anche qui tutti sorridenti anche senza aver bevuto.
Sbolci mi ha diligentemente inviato anche i nomi: semicoperto Massimo Gentili, ...Cellini, Franco Sbolci,  Rossi, la Paola, David Renzi (parente di Matteo ).
Franco mi ha mandato anche i nomi delle prime due ma per darmi una mano e controllare andate a QUESTO LINK e scorrendo con il mouse sulle foto dovrebbero comparire dei cerchietti e i nomi. Se qualcuno non è identificato mentre voi lo conoscete o ho commesso un errore lasciate un commento con il nome. Se invece non vedete i cerchietti e i commenti  (la colpa è di google) … se li volete vedere fatemelo sapere per email e ci proviamo.
Rigraziamo ancora i due Franchi  (Sacchi e Sbolci)


giovedì 17 settembre 2015

Come ve la immaginate la Mensa del Pignone di tanti anni fa ? Ovvero notizie da un vecchio documento ritrovato





Non ci crederete, ma la mensa del Pignone era in una Villa Quatttrocentesca (Villa Rucellai) e lì mangiavano operai e impiegati. Gli ingredienti, compreso le carni, per i pasti erano veramente a Km zero e direttamente prodotti dall' Azienda agricola del Pignone nei terreni circostanti la fabbrica. Ma ancora più incredibile il Pignone aveva addirittura un peschereccio a Viareggio che riforniva la mensa di pesce freschissimo. 
Ma il Cappellini lo sapeva ? 
Se non ci credete CLICCATE QUI'.
Più seriamente, nonostante il documento affermi quanto sopra sento la necessità di approfondire l'argomento. Sono certo che qualcuno di noi potrebbe contribuire a fare chiarezza anche solo con un commento.  


Incontro del 16 Settembre 2015

Grazie al lavoro del nostro Mauro (Cocchi) i due ritardatari sono indistinguibili, chi ci riesce ...

Come c'era da aspettarsi la partecipazione è stata ampia, quello che più mi ha piacevolmente sorpreso sono stati i "nuovi arrivi":  Stefano (Bartolozzi) e Andrea (Castaldi) entrambi mi sono particolarmente vicini anche perchè rappresentano l'inizio e la fine della mia esperienza al Pignone.  Con Andrea eravamo nello stesso ufficio quando sono stato assunto…  con Stefano quando sono andato in pensione.  Con entrambi tanti ricordi….
Poi le solite belle chiacchierate, il caffè da Paskosky, la foto, i ritardatari.
Stefano, come neo pensionato,  ci ha "ragguagliati"  sulla situazione attuale al Pignone. Era inevitabile che con il crollo del prezzo del petrolio e del gas qualche ripercussione ci sarebbe stata.  E in effetti abbiamo  saputo che circa 200 dipendenti (con vari incentivi) avrebbero dovuto lasciare l'azienda.  Ma il Pignone ha superato ben altre crisi… Resta da interpretare la forse voluta poco chiara locandina della Nazione trovata tempo fa sul web (vedi sotto).
Riguardo ai due colleghi che ci hanno recentemente lasciati sarebbe intenzione di inserire  nella pagina dedicata "ai colleghi che ci hanno lasciato" maggiori informazioni anche per aiutare a ricordarsi meglio di loro. Chi li conosceva potrebbe mandare un'email.  




venerdì 11 settembre 2015

La Pigna e il Pignone, e se si fossero sbagliati anche loro ?



 
Fino al 1994 un logo del Pignone, almeno sui disegni, era la Pigna. Così, per anni ero convinto, che la Fonderia del Pignone fossa sorta dove c'era un "grande albero di pino". Quando scoprii che tutto il quartiere aveva quel nome conclusi che aveva preso il nome dalla presenza della omonima fonderia, o comunque in relazione a quell'albero.  
Tutto sbagliato, informandomi ho saputo, dal Repetti,  che:
"a questo luogo dato il nome di Pignone per esser quivi da tempo immemorabile il Porto d’Arno per lo scalo dei navicelli che recano le merci da Livorno a Firenze o viceversa, mediante i pignoni o sproni dei muraglioni costruiti sulla ripa sinistra del fiume".
Ma allora perché dare usare la Pigna come logo ? Forse anche l'inventore del logo aveva fatto, sbagliando, le stesse mie considerazioni, o comunque si era fatto ingannare dal nome ?
Cercando un po’ ho concluso che la "Pigna" era una invenzione abbastanza recente successiva all'ultimo dopoguerra. 
Forse tra noi qualcuno ha la risposta o maggiori informazioni. Mi sembra di ricordare che erano soprattutto gli alternativi che usavano la "Pigna". Forza cercate di ricordare! 



giovedì 3 settembre 2015

Incontro del 2 Settembre 2015 : Mostra HUMAN al Forte di Belvedere




Come qualcuno mi ha scritto è stata una bellissima mattinata, e io concordando mi sono ricordato che il merito è stato Arturo che ha fatto la proposta. La mostra, personalmente, non mi ha colpito, un po' perché sono poco portato a godere delle "cose artistiche" e un po' perché, come al solito, si faceva un "gran casino" ed eravamo presi dai nostri discorsi. Sembriamo un gruppo di studenti (dell'università libera) che ha fatto forca. Ma meglio così! Non voglio dire che la mostra in se non possa essere anche molto interessante, io semplicemente quasi non l'ho vista  distratto dal luogo veramente bello e dagli incantevoli panorami.
Da non trascurare la sana e  piacevole passeggiata  per raggiungere il forte dove abbiamo incontrato anche la familiare Via del Canneto.  
Comunque è stata certamente una bellissima  mattinata. Dispiace solo per chi non ha potuto partecipare.
Abbiamo fatto centinaia di foto, Mauro (Cocchi), Carlo (Greco) me le hanno già mandate, appena mi arrivano altre le aggiungo per vederle CLICCARE QUI'
 
Segue quiz culturale (per ex metalmeccanici, non del tutto privi di rudimenti storico- artistici) : 
Dove si trova il quadro della foto e il nome del pittore ? 
Il primo che risponde …..


Ed ecco la risposta, più che esatta, di Arturo (Ranfagni) :
Trattasi della “Deposizione” del pittore toscano ‘manierista’ Jacopo Carrucci detto il Pontormo vissuto tra 1494 e il 1556.

L’opera si trova nella Chiesa di Santa Felicita. Fu eseguita tra il 1525 e il 1528, insieme ad altri dipinti, della Cappella Barbadori poi Capponi, che si trova all’inizio della navata a destra.

Grazie! Arturo Ranfagni.
 
Jacopo Carucci da Pontormo in un autoritratto del 1515 circa, (Firenze, Gabinetto delle stampe