Segue la recensione della "
Giornata fiesolana" di Massimo Pinzauti così dettagliata e interessante che
è stata utile anche a me, nonostante la mia partecipazione.
Contrariamente al nostro solito, siamo arrivati a Fiesole (al capolinea del bus 7, in piazza Mino da Fiesole) alle 10.15 con un ritardo di quasi 20 minuti! Causa: bus delle 9.15 che doveva partire dal capolinea a Firenze dal largo F.lli Alinari, ma è giunto con un'avaria e tale corsa è stata soppressa; così abbiamo dovuto attendere l'autobus successivo.
Comunque, il ritardo non ci
ha impedito di fare la nostra colazione al bar, nella piazza suddetta.
- Chiesa di San Francesco
(salendo al colle di San Francesco passando per il cimitero)
- Discesa dal colle per la
via panoramica (bellissimo panorama sulla valle fiorentina) e visita del Duomo
dedicato a San Romolo, uno dei vescovi della diocesi fiesolana.
- Passeggiata panoramica
verso Borgunto con ristoro e riposo sulla panoramica terrazza con vista su
Monte Morello e colli mugellesi.
- Dopo il riposo, passeggiata verso San Domenico percorrendo la
Via Vecchia Fiesolana fino al suo termine a San Domenico.
- A San Domenico, con breve
deviazione, visita della Badia Fiesolana
e poi della chiesa di San Domenico.
e la chiesa di Santa Maria
Primerana, a lato del municipio, in posizione elevata dominante la Piazza Mino
da Fiesole.
Sempre piacevole ed
interessante la discesa verso San Domenico per la Via Vecchia Fiesolana,
passando per la Villa Medici, il Riposo dei vescovi e la Villa Albizzi dove una
lapide ricorda che nel 1775 "... [dall'] Accademia dei Generosi qui fu
dottamente interpretato l' Idolo Cinese di Giovanni Paisiello" (Foto 2).
Foto 2 |
L'interno, dove lo stile
rinascimentale ereditato dal Brunelleschi scandisce i volumi delimitati da
ampie bianche pareti profilate da lesene e trabeazioni in pietra serena, ci
appare luminoso e maestoso (Foto 3 e 4); nell'abside bellissimo altare maggiore
(Foto 5) in commesso fiorentino di pietre dure (1610) di Giovanni Battista
Cennini, probabilmente su disegno di Pietro Tacca. Alle estremità del
transetto, due eleganti altari ospitano due grandi pale: a sinistra una
"Crocifissione" (Foto 6) di Bernardino Campi (proveniente da Milano,
chiesa di San Giovanni dei Genovesi), a destra una "Flagellazione di
Gesù" di autore ignoto, d'ambito fiorentino.
Dal transetto sinistro si
accede ad una cappellina dov'è affrescata "L'Annuncazione" (Foto 7),
opera di Raffaellino del Garbo.
Foto 3 |
Foto 4 |
Foto 5 |
Foto 6 |
Foto 7 |
Il complesso abbaziale è oggi
diviso tra due istituzioni: la Fondazione di Padre Balducci (degli Scolopi) e
la EUI (European University Institut) che ci hanno consentito la visita dei
maggiori ambienti, grazie all'interessamento di Eugenio (Stefani).
Così siamo entrati nella
sacrestia e nel vestibolo dove c'è un bel lavabo di marmo rinascimentale (Foto
8) del 1461, opera di Gregorio di Lorenzo, probabilmente su disegno di
Francesco di Simone Ferrucci. Notevole anche l'elegante chiostro abbaziale,
tipico rinascimentale (Foto 9); da qui si entra nell'atrio, con grande lavabo
in pietra (Foto 10) che dà accesso al Refettorio, affrescato nella parete di
fondo da Giovanni da San Giovanni (Foto 11 e Foto 12).
Foto 8 |
Foto 9 |
Foto 10 |
Foto 11 |
Foto 12 |
Sempre dall'atrio si
raggiunge il giardino del convento, con ampia veduta su Firenze (Foto 13 e Foto
14).
Foto 13 |
Foto 14 |
Foto 15 |
Tornati a San Domenico,
abbiamo terminato la "Giornata Fiesolana" con la visita della chiesa.
Massimo Pinzauti: organizzazione della visita,
recensione e foto
Mauro Cappelli: pubblicazione e gestione del blog
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Ringraziamo Marco Fallai che ci
ha inviato il suo bel libro : Difesa
d'ufficio una serie di divertenti racconti che vi
invito a scaricare, leggere e a commentare.
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