Il primo incontro dell'anno di
metà mese è stato caratterizzato dalla chiusura per ferie del nostro caffè Rivoire.
Massimo ha realizzato un bel
filmato dell'incontro cliccare qua così ne approfitto parlare di un piccolo
fatto che mi accaduto all'incontro.
La colpa era mia. Ho commesso
l'errore di parlare di cose, per me, importanti alla presenza di Stefano,
(persona che non riesce a tacere e tanto meno ad ascoltare).
Cosi avendo fatto
un'affermazione pesante: "lo smart-watch mi ha cambiato la vita". Stavo
cercando di spiegare il perché interrotto continuamente da battutine semi-spiritose.
In breve ho perso la pazienza, tacendo e ripromettendomi di non fare discorsi
seri in certi contesti.
Effettivamente lo smartwatch,
capisco che possa sembrare strano, mi ha cambiato la vita. Quando ho acquistato il primo facevo una vita estremamente sedentaria ore e ore davanti al PC. Ho iniziato
subito a muovermi, poi sono passato alle camminate veloci. In pochi anni tutte
le mattine corro per circa 3 chilometri. Cammino spesso almeno per un'altra
decina ogni giorno. Indirettamente questo
mi ha portato a cambiare radicalmente la dieta, il modo di dormire…. I
risultati in termini di benessere sono stati incredibili. Soprattutto nei primi
tempi.
Per questo sono un fautore
esagerato dello smart-watch, del movimento.
Soprattutto di uno stile di vita più sano basato sul muoversi, fare attenzione
a cosa si mangia ecc. Sono piccoli cambiamenti di abitudini che possono aiutarci
molto contro le malattie degenerative di noi anziani. Invece di curarle e base di
medicine cercando di prevenirle
Non penso lo smart-watch sia
adatto a chiunque. Per me lo è stato. Da piccolo avevo una strana passione per
tutti gli strumenti di misura dai metri alle bilance e anche adesso faccio molta
attenzione a tutto quello che è misurabile. Lo smartwatch permette di avere
quotidianamente quasi un centinaio di diversi tipi di misurazioni personali abbastanza attendibili.
Tra i Musei di nicchia di Firenze, ce n’è uno straordinario per le collezioni che contiene e per il luogo della sua collocazione: è il Museo del Tesoro dei Granduchi, un tempo detto “Museo degli Argenti”, che è allestito nel Palazzo Pitti, nelle sale del Quartiere Estivo, al piano terreno (ala di sinistra) e suo mezzanino.
Pochissimo frequentato dai turisti, nonostante abbia l’ingresso sotto il portico di settentrione del Cortile dell’Ammannati, all’estremità sinistra, proprio di fronte all’ingresso della Galleria Palatina che è situato all’estremità destra dello stesso portico.
Il filmato lo trovate qua.
Considerando la fatica di Massimo per prepararlo, fate il possibile di godervelo su uno schermo più grande di quello dello smartphone.
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Ricordo che mercoledì 24 Gennaio alle ore 10,30 ci troviamo alla Caffetteria delle Oblate per la consueta programmazione.
1 commento:
Considerando la situazione metereologica eravamo un gruppo numeroso....la voglia di incontrarci per fare.. non due chiacchiere...ma molte di più. Preso il caffè in un altro bar
perchè Rivoire chiuso per ferie. Dopo il caffè,all'esterno,si sono formati vari gruppetti
per discutere di argomenti vari. All'improvviso è iniziato a piovere e così ci siamo sparpagliati per ripararsi dalla pioggia e il nostro incontro è terminato in anticipo.
Bravo Mauro, cambiare il tuo modo di vita...da sedentario a camminatore....tutta salute!!
Come vedi io sono sempre in movimento,le foto che mando al gruppo lo dimostrano...comprese quelle della domenica mattina alle Cascine assieme ad un gruppo di ex podisti ( ex podisti
per età). Anche Massimo e Luca sono due....non sedentari e anche loro lo dimostrano.
Saluti a tutti
Gigi
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