venerdì 15 luglio 2022

Incontro di Mercoledì 13 Luglio2022

 


Post un po’ improvvisato a causa di assenze vacanziere, problemi tecnici e non solo…

Buona partecipazione tenuto conto del periodo e del caldo fiorentino.

Arturo ci invia questo dettagliato resoconto;

Io sono arrivato in piazza Signoria che l’orologio segnava le 9,30 esatte.

La piazza era già presidiata da sette dei ‘nostri’ fedeli confusi nel caotico

andirivieni dei tantissimi più o meno frettolosi attenti/disattenti turisti, di qualche

fiorentino e dei ‘fiaccherai’, stamani insolitamente attivi.

Una piazza dove tutti cellulari-muniti, oltre che per la funzione comunicativa,

nell’ormai indispensabile condizione di catturare immagini da inserire nelle personali

infinite enciclopedie fotografiche virtuali.

Quando poco dopo il nostro gruppo si è allargato, come consuetudine la

condizione ha favorito i capannelli, ognuno con una selezionata tematica dove

appunto “si è parlato di tutto” in un dialogo che talvolta ha attirato l’attenzione di

altri, specialmente quando il pacato discorrere diventava un disordinato, pur

amichevole, ‘bociare’. Il tutto, stamani, allietato da una insolita banda musicale,

magistralmente video-registrata da Vincenzo.

Mi piace qui ricordare che a un certo momento fra le nostre tematiche

chiacchereccie, ancora e sempre di indiscussa attualità, la nostra attenzione si è

orientata sulla raccolta, trasformazione, riutilizzo e smaltimento dei ‘rifiuti’, di tutti

gli scarti abbondantemente, e inesorabilmente, prodotti dalla nostra civiltà dei

consumi.

Qualcosa di insolito ha brevemente interrotto le nostre chiacchiere, quando intorno

ad un cavallo, come altre volte circondato dall’attenzione di alcuni curiosi, incurante

di tutti ma “quando scappa–scappa”, ha aperto il suo naturale rubinetto fisiologico e il

liquido espulso dall’animale è andato fragorosamente a schizzare rimbalzando sulle

vetuste pietre del selciato e sui curiosi, che fra grida e gridolini, si sono

frettolosamente allontanati, mentre il fiaccheraio, sceso da cassetta, non ha potuto

fare altro che gettare una misera tanica d’acqua sulla impropria pozzanghera.

Inoltre inevitabili i pensieri ai ‘nostri’ vacanzieri attualmente in montagna che ha

dato il via fra i presenti ad un ampio dialogo allargato di luoghi meravigliosi

specialmente montani e naturalmente escursionistici. Ricordi del passato, che gli

aneddoti personali hanno collegato alle ormai prossime mete per chi ancora deve

partire.

Fra le chiacchiere, abbiamo anche ricominciato a parlare delle ‘nostre’ prossime

iniziative di attività culturali, che ci attendono dopo la pausa vacanziera. Claudio ci

ha ricordato la sua. Iniziative come concreta forma attiva di socializzazione.

Arturo Ranfagni

Nota alla foto: Manca Mauro Cennini che era in bici ma è andato via prima dello

scatto.

 Claudio ci da la sua impressione dell’incontro; Oggi, bella mattinata.  In compagnia degli amici/ex_colleghi, con il sottofondo musicale della banda, tranne che di sport si è parlato di tutto... e non era nemmeno tanto caldo ( almeno per me) Un saluto a tutti.

Ringraziamo Arturo e Claudio per la collaborazione.


 

L’incontro “organizzativo” si terrà eccezionalmente mercoledì 27 luglio alle ore 10 al Torrino di Santa Rosa.

 

lunedì 4 luglio 2022

Incontro di Mercoledì 29 giugno 2022 Passeggiata sulle rampe …

 

Foto 1

 Ecco la recensione di Massimo della passeggiata:

Mercoledì 29 giugno 2022 alcuni del Gruppo “Quelli del Pignone” hanno effettuato la programmata “Passeggiata da Piazza San Niccolò al Piazzale Michelangelo, attraverso le Rampe del Poggi”.

 A partecipare, oltre allo scrivente, non eravamo molti, come mostra la foto di gruppo (Figura 1), numero cresciuto a sei poco dopo la foto, perché ci ha raggiunto Giampaolo Crinzi.

Già il giorno dopo sono arrivati dei commenti;  Arturo Ranfagni:  “una piacevole passeggiata”; Pierluigi Mina: “La camminata è stata un ottima scelta...aiutati anche dal clima.... caffè, arte, chiacchiere e compagnia, con Massimo nostra guida e interventi di Luca.”

 Ma il maggior merito va senz’altro all’architetto Giuseppe Poggi che inserì queste rampe nel macro-progetto del Viale dei Colli (realizzato tra 1865 e il 1870). Queste rampe salgono verso il piazzale per strada carrabile a dolce pendenza, affiancate da scalee e percorsi pedonali. Tre ampie terrazze sono disposte a circa uguale incremento di quota, prima di giungere al Piazzale Michelangelo, ognuna delle quali ha una fontana o delle grotte artificiali (Figura 2) dove l’acqua ha il suo buon gioco (e finalmente tutte restaurate recentemente), come già nel Rinascimento Fiorentino era uso sistemare nei giardini (vedi Villa di Castello o la monumentale Grotta del Buontalenti  in Boboli).

 

Fig. 2

Come avevamo previsto nel programma di quest’incontro, la passeggiata non finisce al Piazzale, ma con la visita delle due chiese del “Mons Florentinus”, come lo chiamavano i Romani: la francescana San Salvatore al Monte e la benedettina-olivetana San Miniato al Monte.

 San Salvatore al Monte fu fondata nel 1499 su disegno dell’architetto Simone del Pollaiolo, detto il Cronaca; struttura rinascimentale in stile basilicale (secondo i canoni dell’antica Roma), costituita da un’ampia aula con cappelle laterali, tetto a capriate in vista. Apparentemente spoglia, ma di forte suggestione per la sua nobiltà di linee (spero che dal filmato di questa mattinata si possa percepire tale atmosfera). Tra le curiosità storiche troviamo nell’interno, alla parete in controfacciata troviamo il busto di Marcello Adriani (+ 1521), scolpito da Andrea Ferrucci (Figura 3): fu il cancelliere della Repubblica che firmò la sentenza di condanna del Savonarola. Nell’annesso convento francescano si può sbirciare da un cancello un leggiadro chiostro con porticato e altana dalle esili colonne in pietra serena (Figura 4).

 

Fig.3

Fig. 4


Ultimo monumento visitato nella mattina è stato San Miniato al Monte, chiesa rappresentativa del romanico fiorentino, la cui prima pietra fu posta nel 1018, eretta avvalendosi anche di reperti recuperati dalla Florentia romana (capitelli, lesene, colonne), con qualche aggiunta anche più tarda, fino al Quattrocento con la michelozziana “Cappella del Crocifisso”, finanziata da Pietro il Gottoso de’ Medici, e la “Cappella del Cardinale di Portogallo”, armonioso complesso del Rinascimento fiorentino, costruita tra il 1461 e 1466 da Antonio Manetti, allievo del Brunelleschi, per sepoltura di Jacopo di Lusitania, nipote del re Alfonso di Portogallo e cardinale arcivescovo di Lisbona.

 

Particolarmente suggestiva è anche la cripta, nel cui altare si conservano le reliquie di San Miniato, tutta voltata su una selva di colonne di provenienze ed epoche diverse, riadattate per lo scopo.

 

Purtroppo imponenti restauri in corso hanno ridotto notevolmente la fruibilità delle opere contenute e degli ambienti, come la Sagrestia, affrescata da Spinello Aretino con le “Storie di San Bendetto” e la suddetta Cappella del Cardinale di Portogallo.

 

Il sacrato della basilica (quota 138 m s.l.m) offre uno dei più suggestivi panorami della città.

 

Ma non finisce qui; la discesa dal colle verso la zona di partenza l’abbiamo fatta per altra strada, ben più diretta, ma ripida: l’Erta Canina; una stretta via molto pittoresca, fiancheggiata da case più o meno signorili, tutte ben restaurate, che offre comunque, dei suggestivi panorami del centro di Firenze (Figura 5). L’ultimo tratto di questa via è tanto ripido che uno pseudo  tabernacolo ci avverte di fare attenzione (Figura 6); si legge, infatti, nella targa apposta la seguente supplica: “O Figlio, o Sposo, o Santa Genitrice, al passegger la via date felice”.

 

Fig. 5

Fig. 6

La via dell’Erta Canina termina in via del Monte alle Croci, prossima alla Porta a San Miniato.

Purtroppo il nostro regista Cocchi non ha potuto partecipare all'incontro e quindi il filmato di questo evento è arrangiato dal qui scrivente.

Qua trovate il bel filmato di Massimo

Ringraziamo Massimo per il suo gradito impegno.