giovedì 25 marzo 2021

Incontro del 24 Marzo 2021: Dante, Buon Anno, i Medici, ecc.

 


Nel dubbio, e fino a che saremo sull'"orlo del rosso",  tutti i mercoledi continuiamo ad incontrarci.

 Molti commenti, quasi tutti negativi, su quell'Albero secco (di plastica) che "piantavano" in piazza per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

Ecco il bel video dell'incontro ripreso da Massimo e montato e musicato da Mauro (Cocchi).

 A "Quelli del Pignone" non manca proprio nulla e il nostro poeta (Renato) ha improvvisato per l'occasione (su richiesta di Vincenzo) :

Io lo raccolgo questo tuo invito

a ricordare nostro padre Dante.

Ha messo noi dinanzi all'infinito

ma di saperlo non diamo sembiante.

Su noi severo vedo alzare il dito

mentre studiamo del covid la variante,

nel mezzo della piazza a far riunione:

"Tutti all'inferno Quelli del Pignone!"

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Arturo si è ricordato che cinquantasei anni fa era stato ricordato Dante (immagino  per la ricorrenza della nascita) e il Pignone aveva organizzato alla Pergola ….

 


 


 

 

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Può sorprendere qualcuno,  ma fino a qualche secolo fa oggi 25 Marzo a Firenze era il primo dell'anno. E quindi Buon Anno....


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Massimo ci ha ancora stupito con un suo nuovo documento :

 


Vi spedisco qui in allegato un lavoro un po' insolito che ho fatto: la costruzione della Genealogia Medicea. Quello degli alberi genealogici è sempre stato uno dei miei particolari  interessi; l'albero genealogico dei Medici di Firenze ci rivela che i rami erano parecchi, molti estinti da secoli, ma ancora due ben viventi: i Medici-Tornaquinci e i Medici principi di Ottajano. A quest'ultimi appartenne un Giuseppe che nel 1737, alla scomparsa dell'ultimo granduca Gian Gastone de' Medici, sollevò le sue pretese di successione alla corona granducale; attualmente, sempre da questo ramo, il "granduca" vivente è Ottaviano de' Medici d'Ottajano, nato il 31 gennaio 1957. Quasi tutte le storie dei Medici iniziano da Giovanni di Bicci che discese a Firenze da Cafaggiolo alla fine del Trecento, ma il primo Medici documentato a Firenze, proveniente sempre dal Mugello, era vivente nel XII secolo.

 Ringraziamo tutti quelli che hanno contribuito a realizzare questo post....

 

 

 

giovedì 18 marzo 2021

Incontro del 17 Marzo 2021 ... smartphone e ricordi ....

 

Creazione di Vincenzo ...

Incontro canonico di metà mese. Dispiace per gli amici fuori comune ….anche se c'è chi arriva  lo stesso…

Sarebbe stato un incontro, come sempre molto piacevole, ma  senza eventi particolari se non fosse arrivato Renato con la sua bicicletta. Quando ha tirato fuori  uno smartphone non ho creduto ai miei occhi.
Bisogna sapere che l'oggetto di frequenti discussione tra noi due è la sua ostinazione a non voler abbandonare il suo antico telefonino. Io lo vedevo come un rifiuto indiscriminato verso la tecnologia. Discussioni vivaci e senza il minimo cedimento da una delle due parti. Per questo sono rimasto sorpreso. Conoscendo Renato sono certo che se riuscirà a superare i primi momenti di disorientamento ne farà un ottimo uso.

Massimo ha documentato l'incontro con le sue riprese e Mauro (Cocchi) ha fatto il montaggio musicato ecc. Risultato Questo ottimo video.
Anche in questi momenti particolari i nostri incontri sono sempre  allegri e soddisfacenti come al solito, vorrà significare qualcosa ?

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Una "gustosa storiella" che ho ritrovato …dalle MEMORIE DI CARLO GRECO

C’ERA UNA VOLTA, e forse non c’è più, un ufficio commerciale al piano terra di DIG1.  La stragrande maggioranza dei dipendenti, molto giovani, di tanto in tanto non rinunciavano a far crocchio per commentare e disquisire su qualsiasi cosa. C’era un'atmosfera  cameratesca, siccome caserma.

Fra loro c’era un aitante giovane, che alle chiacchiere preferiva la lettura e spesso, quatto quatto, prendeva il quotidiano di un collega e si appartava nella quiete del WC.

La cosa era risaputa, così quella volta successe che un collega del crocchio, quatto quatto pure lui, lo seguì per rientrare dopo qualche minuto, annunciando che di li a poco ci sarebbe stato da ridere.
E tutti in attesa di scoprire come mai.
E non c’era molto da spiegare quando il "lettore" rientrò facendo l’indifferente, guardando gli amici uno ad uno con un mezzo ghigno, ingoiando il rospo, ma non era inc..to. Era bagnato fradicio dalla testa ai piedi; era stato gavettonato!

Rimise il giornale dove l’aveva preso, anche quello bagnato fradicio. Si tolse il pullover  e l’appese fuori dalla finestra (era bella stagione); e si mise a ridere e commentare insieme agli altri che appellò "branco di str...i"
In quel momento nel corridoio centrale della sala passava  il Capo che rientrava nel suo ufficio (il classico cubo di vetro con pianta) mugugnando di disapprovazione per la caciara. Appena che ebbe superato il crocchio dando loro le spalle uno, (lo stesso del gavettone?) si spostò nel corridoio e gli fece un corposo gesto dell’ombrello. Tempo di sedersi  alla scrivania, si sentì il Capo: Sig. Xy, le vorrei parlare.

Il Capo, andando verso il suo cubo di vetro, aveva visto il corposo gesto dell’ombrello riflesso nel vetro.
Con quali conseguenze se ne è persa memoria, insieme ad altri dettagli che i due protagonisti potrebbero puntualizzare quando li incontreremo nuovamente.
Al primo collega era associata la frase: " E vi prometto cinque cose...!"
Al secondo: "Keine Gegestaende aus den Fenster werfen !"

Non è un quiz. Gli amici li riconosceranno.

 Quante altre storielle come questa potremmo raccontare, sicuramente centinia basta fare come Carlo e le troverete nel blog. Anche queste fanno parte della storia del Pignone.

 

giovedì 4 marzo 2021

Incontro del 3 Marzo 2021. Album Fotografico di Massimo e ricordo del Mantelli

 


Mercoledi incontro straordinario in Piazza della Signoria in pochi ma buoni. Massimo ha dovuto fare un selfie per mancanza di passanti. Dopo il caffè giretto per il centro "a chiacchiera". 

 Seguirà il filmato ripreso da Massimo e montato da Mauro Cocchi.  Lo trovate qua

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 Massimo ha realizzato per noi  un' opera monumentale. Ha raccolto tutte le foto di gruppo degli incontri di metà mese degli ultimi tre anni e soprattutto ha riportato i nomi dei partecipanti. Un lavoro lungo e non facile ma utile per tutti per ricordare i colleghi.

Viene un po' di nostalgia a rivedere le tante foto e  ripensando ai nostri incontri. A Massimo un grande e  meritato ringraziamento da noi tutti.

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  Su facebook ho trovato un post dal titolo : Ritrovamenti in Officina.... (del Pignone)

La nostra Gianna (Bocconi)  ha risposto con:

Sembra che questa chiave sia del Sig Mantelli che aveva lavorato qualche anno in officina (lui diceva che era entrato con i pantaloni corti era del 1922) aveva fatto le serali ed era diventato perito industriale. Era un cervello tecnico. Infatti era il capo progettisti dei compressori alternativi. Lavorava al tecnicrafo. Da solo aveva imparato inglese, un po', e il tedesco in quanto sulla letteratura  tecnologica degli acciai i tedeschi erano avanti... la guerra aveva fatto scuola. È andato in pensione negli anni '80 e se n'è andato all'inizio del 2000 a quasi 90 anni.

 dopo Gianna aggiunge:

Lo conoscevo bene ho lavorato con lui x 30 anni. Mi ricordo che lui faceva le ferie in campeggio a Donoratico con moglie e due figli. Prima di partire mi chiedeva delle riviste tecniche alle quali il pignone era abbonato e se le portava al mare per leggerle perché si svegliava alle 4-4,30 la mattina e non sapeva cosa fare. Tutte riviste in inglese e tedesco. Fin da giovane non dormiva molto e questo gli aveva permesso di studiare quando era giovane. Dopo che è andato in pensione per fare movimento è andato con la moglie a imparare a ballare ed era diventato un ballerino  di liscio. Girava tutti i circoli, rifredi, sesto, qualche volta in estate anche a Settimello. Era una persona in gamba.

ancora la nostra Gianna: 

Sembra che nel dopoguerra Roberto Mantelli salvò il direttore dell' ingegneria da una rappresaglia degli antifascisti xchè per le sue simpatie per l'ingegneria tedesca fu scambiata x simpatia x i nazisti. Mantelli era comunista e riusci' a convincere i facinorosi che la persona in questione era una brava persona, l'ho conosciuto anch'io x lavoro, ed era una persona educata, gentile nulla a che vedere con certi personaggi.

 Io ho appena fatto in tempo a conoscerlo di persona e di fama. Questo ricordo il Mantelli se lo merita come tanti altri che hanno contribuito a far crescere il nostro Pignone. Aggiungo per Gianna. se ne hai voglia con queste notizie e altre se ne hai potresti inviarci un  piccolo documento su Roberto lo dedicheremmo a tutti quelli, ormai destinati a rimanere sconosciuti, che hanno contribuito a far diventare il Pignone una grande azienda. Grazie