venerdì 20 maggio 2022

Incontro del 18 Maggio 2022 con pranzo sull'Arno.

 

 

Fare cose insieme, anche solo chiacchierare, ci fa stare bene, anche il solo passeggiare in compagnia. Pranzare insieme è ancora meglio, ha un qualcosa di particolare.

Penso che spesso non ci rendiamo conto di quanto sia importante l'aspetto sociale per il nostro benessere.  Una delle frustrazioni del modo attuale di vivere è l'anonimato. Credo che molto del successo dei "social" sia dovuto a questo bisogno che finiamo per surrogare con Facebook e simili.

Da tempo parlavamo di organizzare questo pranzo. Il posto è molto piacevole e per noi è anche particolare, così a pochi passi dove il nostro Pignone è nato.

E' stata  l'occasione di rivedere diversi ex-colleghi. In particolare ha fatto piacere la partecipazione del nostro Mario (Bianchi).

Al pranzo poi le "signore" hanno fatto gruppo e anche loro hanno socializzato come solo l'altro sesso sa fare.

A proposito di amici che da un pezzo "non si vedevano", proprio oggi Arturo ci ha portato buone notizie del nostro Talamazzini (97 anni)  e della moglie 98 che salutiamo.

 

 
 

Qua trovate il filmato di Massimo prontamente montato dal nostro Regista Mauro (Cocchi).

 Oltre ai soliti Massimo e Mauro ringraziamo tutti i partecipanti che hanno contribuito a questa bella giornata.
 
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 Mercoledi prossimo, 25 Maggio alle ore 10 ci troviamo al Torrino di Santa Rosa per organizzare i prossimi incontri.



 
 
 
 
 

domenica 15 maggio 2022

Incontro dell'11 Maggio 2022: Visita alla città di Lucca e la mostra “I pittori della Luce: da Caravaggio a Paolini”.

 

  

Foto 1

"Quelli del Pignone", infaticabili, sono stati per la terza volta Lucca…
Sempre Massimo organizzatore, ormai professionale, di queste visite ci fa il resoconto della giornata :

 La mostra “I PITTORI DELLA LUCE – da Caravaggio a Paolini” ha dato l’occasione per questa terza nostra gita a Lucca (rammento: la prima fu mercoledì 27 settembre 2017, la seconda recentissima giovedì 28 aprile 2022).

 Gli otto partecipanti (Foto 01), dei quali alcuni non avevano potuto partecipare alle due precedenti gite, hanno dettato l’itinerario di questa edizione per dare a tutti un minimo di percezione dei tesori di questa città.

 Così, per giungere alla Ex Cavallerizza, sede della mostra di cui sopra, compiuta la salutare degustazione del caffè con pasticcino, siamo arrivati in Piazza delle Catene dove è il Palazzo Pretorio e  la ben nota chiesa di San Michele in Foro, visitata anche all’interno (vedasi i post delle precedenti visite).

 Da qui, per raggiungere la sede della mostra abbiamo proseguito verso ponente, passando per Piazza Cittadella, dove dal 1993 c’è il monumento in bronzo dedicato a G. Puccini (vedasi post del 28 aprile c.a.), e continuando per via San Paolino abbiamo raggiunto il Piazzale G. Verdi, presso i bastioni dell’Arboreo Cerchio, dove l’edificio cosiddetto della Ex Cavallerizza ospita da qualche anno le mostre a tema come quella odierna.

 La mostra  “I Pittori della Luce“, curata da Vittorio Sgarbi, presenta più di 90 opere (pitture ad olio) di autori che hanno accolto l’”innovazione” del Caravaggio (Michelangelo Merisi, Milano 1571 – Porto Ercole, 1610, detto Caravaggio): innovazione-invenzione per la quale nei suoi dipinti della maturità, la luce è esaltata circondandola, immergendola nell’ombra (Foto 02); fece dunque scuola, sia pure senza bottega, diventando riferimento esemplare per molti artisti del Seicento quali:

 

Foto 2

Orazio Gentileschi (Pisa, 1563 – Londra, 1639) (Foto 03), Valentin de Boulogne (Coulommiers, 1591 – Roma, 1632) (Foto 04), Jusepe de Ribera (Jativa, 1591 – Napoli, 1652) (Foto 05), Trophime Bigot (Arles, 1579 - Avignone, 1650) detto Maestro del lume di candela (Foto 06), poi l’eccelso lucchese Pietro Paolini (Lucca, 1603-1681) (Foto 07) e (Foto 08), Pietro Ricchi, detto il Lucchese (Lucca, 1606 – Udine, 1675) (Foto 09), e molti altri autori, non solo italiani, ma anche d’oltralpe, il cui elenco sarebbe troppo lungo da farsi qui.

Foto 3
Foto 4
 
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Foto 6


Foto 7



Foto 8

Foto 9
 

Indubbiamente una mostra interessante che raccoglie opere d’arte per lo più provenienti da collezioni private e quindi raramente visibili dal grande pubblico.

 Un appunto va però espresso sull’allestimento o meglio dell’ambientazione che, sebbene suggestiva, è eccessivamente buia (come si potrà vedere dal filmato, purtroppo non del nostro Mauro Cocchi, ma dello scrivente e, per questa mostra, anche del contributo di Roberto Del Guasta) tanto da rendere in alcune zone difficile anche la lettura delle didascalie, oltre al problema dell’illuminazione dei dipinti con faretti che spesso danno riflessi tali da disturbare la visione del quadro; a questi disagi si aggiungeva quello di una continua musica da camera per archi, barocco seicentesca, diffusa per le sale, alquanto  monotona.

 Verso l’uscita dalla mostra, in una piccola area di riposo, dove sono disposti degli sgabelli imbottiti,  tenuta nell'ombra, alcune colonne illuminanti  tentano, forse, di riprodurre quel gioco di luce e ombra proprio dell'arte del Caravaggio, come si può vedere nella (Foto 10), dove ne ho fatto esperimento.

 

Foto 10

Prima di lasciare la sede della mostra, visto che c'era il libro per i commenti dei visitatori, abbiamo voluto apporre il nostro con firma mia e di Arturo (Foto 11).

 

Foto 11

Usciti alla luce del sole, ci siamo ben diretti verso il ristorante per il dovuto e necessario rifocillamento, con l’allegria di sempre, favorita anche dalla splendida giornata, come il filmato mostra.

 Nel pomeriggio, passeggiata per il centro di Lucca, verso l’area dell’anfiteatro dove ancora si notano vestigia romane, giungendo poi alla Basilica di San Frediano, visitata ancora una volta, come nelle due gite precedenti in questa città.

 Infine, l’ultima tappa è stata la visita dell’entusiasmante Museo Nazionale di Villa Guinigi, illustrato in una mia guida, come già più volte detto.

 Da qui, salendo sulle mura, per il viale che le percorre - per noi non “del tramonto”, ma ben rilassante - ci siamo diretti verso la stazione ferroviaria, ben contenti della bella giornata che abbiamo trascorso collegialmente.

 Infine un episodio ha animato il viaggio di ritorno; un piccione era entrato nella nostra carrozza, al piano superiore (treno Vivalto), da buon clandestino (Foto 12), ma la pronta cattura da parte di Roberto (Foto 13), e successivo rilascio fuori dal finestrino, ha ridato la libertà al pennuto. Raccontando l’episodio, Vincenzo Toscano ha costatato che “non ci sono più i piccioni viaggiatori di una volta… si sono imborghesiti anche loro!”

 

Foto 12

Foto 13

Segue il link al filmato di questa nostra giornata di cultura e svago.

Le foto e il filmato sono di Massimo, il montaggio del nostro Regista Mauro (Cocchi) ad entrambi vanno i nostri ringraziamenti.  

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