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Ancora una volta dobbiamo ringraziare Massimo per la sua ottima recensione della nostra visita.
Alla Fortezza da Basso, dal 5 al 9 ottobre è presente, per il secondo anno consecutivo, la Earth Technology Expo alla quale abbiamo partecipato come evento straordinario (non potevamo attendere la discussione presso le Oblate), proprio all'apertura di questa mostra.
In undici di persone (Foto-01) ci siamo ritrovati presso la " Gelateria Alpina " (che è anche caffetteria), nel viale Strozzi dove abbiamo gustato il tradizionale caffè, prima di iniziare la visita.
La mostra, concentrata quest'anno nella sola struttura moderna nel piazzale interno della Fortezza, chiamata oggi Padiglione Spadolini, ha dato una buona immagine di quanta tecnologia è stata sviluppata per il monitoraggio e la prevenzione degli eventi naturali che ci colpiscono, sia climatici, sia del movimento del suolo, sia nelle grandi strutture costruite dall'uomo quali ferrovie, viadotti, ponti, dighe, eccetera.
Tecnologie sviluppate da Università (non mancava la nostra facoltà di Firenze), da industrie di settore (uno dei primi stand è della Leonardo che oggi ingloba le Officine Galileo), nonché enti di supporto qual è l'Istituto Geografico Militare e, come diretti utenti di tali tecnologie, la Protezione Civile e i trasporti.
Manifestamente, anche per chi come me non ha una cultura tecnica nel campo dell'elettronica, può arguire dalla mostra la sempre maggiore diffusione dell'uso dei "droni" per tanti casi in cui è necessaria un'esplorazione visiva del territorio in condizioni di sicurezza; non a caso il Corpo dei Vigili del Fuoco è tra gli utenti di questo mezzo, giustamente dal momento che si trova sempre in prima linea in tutte le catastrofi quali incendi, esondazioni, crolli o pericoli d'instabilità di edifici, terremoti.
Accennando ai terremoti, anche quest'anno è presente ed attiva la piattaforma per la simulazione dei movimenti tellurici, sulla quale può prendere posto un discreto numero di persone e "provare" un terremoto.
Nel programma di questi quattro giorni dell'Expo, sono previste molte conferenze sui temi dell'ecologia. della mobilità e delle produzioni sostenibili.
Terminato il giro degli stand espositivi, attraversando il piazzale interno della Fortezza si possono osservare le strutture lorenesi di casermaggio, ammirevoli per razionalità ed eleganza; data la bella giornata soleggiata e tiepida, siamo saliti sul bastione panoramico a lato del mastio, dove spontaneamente Mauro Cappelli ha scattato una seconda foto al gruppo (Foto-02).
Accennando brevemente alla costruzione della Fortezza (attorno al 1535 circa), facciamo presente che è stato necessario deviare il corso del Mugnone (che è da allora quello attuale) e la Porta a Faenza è rimasta inclusa nella costruzione del mastio della Fortezza con le troniere dei cannoni; se scendiamo nel sotterraneo del mastio, dove è arrangiata una sala per conferenze (questa volta non accessibile), possiamo vedere ancora le due arcate del ponte che superava il Mugnone all'uscita della porta a Faenza (Foto-03 e Foto-4).
Chi vi scrive qui ha provato
a costruire un breve filmato dell'incontro avvenuto in una splendida giornata
di ottobre.
2 commenti:
I commenti sono sempre gli stessi...per ritrovarsi "scoviamo" tutto quello che ci può interessare. Mattinata interessante, descritta con ordine e precisione da Massimo....nell'occasione fotografo e regista.
Un saluto a tutti e agli assenti....venite ai nostri incontri...non vi pentirete.
Un misto di cultura, chiacchiere e anche allegria.
Gigi
Gigi ha descritto perfettamente gli ingredienti dei nostri incontri e visite. Chi vi partecipa, di solito, ne rimane soddisfatto e guadagna un po' di allegria, che non guasta mai !
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