domenica 14 febbraio 2016

Non tutto ma di tutto (seconda puntata) ovvero il trasloco di Renato.





Continua, a grande richiesta, la pubblicazione del materiale che il nostro Renato ci ha portato. Ho appurato che il trasloco c'è effettivamente stato anche se risale a qualche tempo fa. Questa volta trovate due "saluti" di Renato per la pensione e i relativi allegati (quelli pubblicabili…). Seguono i famosi vecchi telex dalla Cina dove si accenna al compressore con le mestruazioni e alla "pisciata nel Mar Giallo".  Molti si ricordano ancora delle diverse reazioni al Pignone.
I saluti per la pensione sono due stupendi  documenti da leggere e meditare.
Il primo è la storia, in breve, di "una vita nella società" e nel secondo trovate diverse  interessanti considerazioni dove si accenna anche ai famosi telex. Singolare e anche  profetico il punto sulle diverse destinazioni dei documenti (in alternativa  a quella dei pasticcini e del cappone) come lo "stoccaggio" su un supporto al silicio, ma non aveva immaginato che potessero anche finire su un blog.
E godetevi pure gli allegati.
Spero che Renato possa recuperare per noi oltre che i tre slogan sull'integrity altro materiale senza dover attendere il prossimo trasloco. 
Link ai documenti :
***** 
Allego un commento con foto di Franco Sbolci con la seguente richiesta di pubblicazione : Se tuffossi così gentile da mettere commento e foto o dirmi come fare, io ti giuro che non dico più che i pensionati di' Pignone sono brutti !
 
Grande Renato !
Allego anch'io una foto fatta in Vietnam dello stesso genere.
Il trasportatore aveva già fatto la prima delle sette consegne.








1 commento:

carlo greco ha detto...

O Renatino! ma tu non sei stato un metalmeccanico, bensì un gradevole metalpoetico.

Ma come è stato possibile che un tipo estroverso e pungente come te, abbia potuto trascorrere un’intera vita a bada di compressori con cicli non propriamente da compressori….

Ma quel risciò, aveva le gomme piene?
Ma riuscì ad andare oltre tutto intero?
Gli hai dato un spintarella?
C’erano salite da fare?

Ti saluto
Carlo G.