sabato 7 settembre 2024

Incontro di Mercoledì 4 settembre 2024: Visita al Museo del Tesoro dei Granduchi (ex Museo degli Argenti)

 

foto1

Segue la, ormai classica, recensione della visita di Massimo:

 Abbiamo visitato alla data fissata un museo di "nicchia" di Firenze: il Museo del Tesoro dei Granduchi, al piano terreno del Palazzo Pitti, in quell'area nominata "Quartiere estivo".

Eravamo in otto, come mostra la foto di gruppo (Foto 1), e sebbene non numerosi eravamo l'unico gruppo in visita: oltre noi forse quattro o cinque turisti "sciolti", come avviene in tutti questi musei, appunto, di nicchia.

Entrati nelle sale, si rimane immediatamente affascinati dai tesori esposti di oreficeria, argenteria, avori, pietre dure e cristalli, tutti materiali sapientemente ed elegantemente lavorati dai più abili artigiani del passato.


Ma oltre alle opere d'arte esposte, il visitatore attento rimane rapito anche dalle decorazioni parietali di alcune sale dove il "trompe l'oeil" trionfa per il realismo prospettico, nella simulazione architettonica resa ad affresco, di elevato livello, come mostra la foto seguente (Foto 2); in ognuna di queste sale la decorazione è completata da un ciclo di affreschi che illustra la magnificenza e le virtù dei Medici e in particolare del granduca Ferdinando II che le fece decorare.

foto 2
Non è possibile qui illustrare le tante collezioni esposte in questo museo; per una descrizione delle principali opere contenute si può leggere la mia guida sull'argomento ("Il Quartiere estivo di Palazzo Pitti - oggi Museo del Tesoro dei Granduchi", scaricabile dal nostro blog nella sezione Le guide di Massimo; file  Palazzo Pitti_Quartiere Estivo - Argenti.pdf).

Una visione panoramica del Museo si può percepire dal mio filmato posto su YouTube al seguente link:  https://youtu.be/1H3AiFmpi68 .

Purtroppo il percorso di visita è ancora limitato al piano terreno perché il mezzanino che lo sovrasta è chiuso dal tempo della pandemia da Covid-19.

La dovizia delle opere raccolte copre quasi quattro secoli di collezionismo. Iniziato dai Medici sin dal tempo della signoria, poi del ducato e granducato, è stato incrementato con i Lorena e infine dai Savoia, quando fecero del Palazzo Pitti la loro reggia durante il lustro 1865 - 1870, ovvero al tempo di Firenze capitale del Regno d'Italia.


foto 3 

Un aspetto molto interessante di alcuni tesori contenuti in questo museo è quello di rappresentare una testimonianza storica delle parentele dei Medici con famiglie regnanti europee; due esempi ce li danno lo Stipo di Alemagna e lo Stipo dell'Elettore Palatino (Foto 3). Tra manufatti in avorio, troviamo la collezione del Vasi torniti: un "bottino di guerra", donato da Mattia de' Medici al fratello granduca Ferdinando II, ottenuto con la caduta di Coburgo (1632), durante la Guerra dei trent'anni !  (Foto 4).

foto 4



foto 5
Altro cimelio legato alla storia di Caterina de' Medici, regina di Francia in pieno '500, è l'ammirevole "Coppa di Diana di Poitiers" (Foto 5), in cristallo di rocca inciso e coperchio in oro traforato e smalti.

Per saperne di più sulla storia dei manufatti indicati nei quattro esempi ora esposti ed anche su altri tesori vi invito a leggere la mia guida che ho indicato sopra.

A quanti non hanno potuto partecipare oggi, spero che questo mio commento sulla visita li esorti a visitare presto questo museo che definirei un Tesoro dei Tesori.

 Diamo il benvenuto a Paolo Iacopetti, e consorte. Ringraziamo Massimo per tutto il suo supporto: organizzazione, guida, recensione, foto ecc.

Per quel che mi riguarda iniziamo a pensare alla migrazione a Firenze.


venerdì 16 agosto 2024

Incontro del 14 Agosto 2024

 


Ecco la recensione dell'incontro di Massimo, che ringraziamo :

Alla metà del mese di agosto, quest'anno particolarmente torrido, si è

svolto il canonico incontro in Piazza della Signoria; fortunatamente una

mattina meno calda delle precedenti, asciutta e ventilata.

La partecipazione è stata alta, per la stagione, come si vede dalla foto

di gruppo; foto scattata col mio smartphone da una gentile turista che

si è spontaneamente offerta quando ci ha visti in atto di disporci in

"posa" in prossimità di Rivoire.

Come sempre, molti gli argomenti di discussione tra i partecipanti; così

tra commenti sulla temperatura atmosferica e regole per eseguirne la

corretta misura e commenti sulle guerre tra Ucraina e Russia, Palestina

e Israele, siamo arrivati allo scoccare delle ore 10.00 dalla Torre di

Arnolfo: ora del caffè da Rivoire.

Questa mattina, a sorpresa, ci ha raggiunto in piazza Michele

Stangarone, ora pensionato; purtroppo non poteva attendere le 10 per il

caffè, per impegni personali: speriamo di rivederlo prossimamente.

Comunque l'evento l'ho documentato con una foto qui acclusa, dietro

suggerimento del Cocchi !



Solita allegria e soddisfazione di tutti in questi nostri incontri, dai

quali prendiamo tutte le volte una nuova carica per andare avanti, anche

con clima avverso.

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Un invito alla mostra del nostro Eugenio Stefani:

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Mercoledì 21 Agosto ci troviamo alla caffetteria del Oblate alle ore 9,30 per la consueta programmazione delle nostre attività

venerdì 26 luglio 2024

Incontro di mercoledì 17 luglio 2024

 


Incontro decisamente estivo. Molti dei nostri ex colleghi in ferie, scappati da caldo fiorentino. Tra cui Massimo e il sottoscritto. Nessuno dei partecipanti all’incontro disposto a recensirlo. Così, anche se assente, Massimo ci ha pensato lui (come al solito).

Segue il documento di Massimo:

Chi scrive qui non era fisicamente presente in piazza, perché solitamente a metà del mese di luglio sono in vacanza, ma da qualche anno mi collego al gruppo tramite WhatsApp, con la chat di "Quelli del Pignone alle Oblate".

Allora, essendo in Trentino e vicino a Trento, niente di meglio che collegarsi dalla Piazza del Duomo di Trento, inviando un mio "selfie" con l'annuncio: "Sono le 10. È l'ora del caffè" (vedi foto).





Pochi istanti dopo mi risponde il gruppetto da Firenze con l'invio della loro foto di gruppo; pochi partecipanti (molti in vacanza), presenza femminile su invito del Crinzi.

I partecipanti sono ben all'ombra del Palazzo Vecchio, vicini alla Fontana del Nettuno, zampillante lo sperato refrigerio. Anche se in pochi è manifesta l'allegria di sempre, nei nostri incontri.

Poco dopo invio la mia risposta, dall'esterno di uno dei bar di Piazza Duono, sotto i portici del lato settentrionale della piazza: caffè e brioche, come mostrano le foto.

 

 Io da parte mia contribuisco inviando dal  paesino, quasi fuori dal mondo, con delle vecchie foto. Attualmente sto collaborando a delle ricerche storiche sulla linea gotica (pare sia l’80° anniversario). Abbiamo rintracciato diverse “casematte” localizzandole col gps. Allego qualche foto sull’argomento (estratte dalla mia pagina FB). Si tratta di una foto di soldati tedeschi di una postazione di mitragliatrice e di un “santino” di un giovane militare tedesco deceduto a Valsavignone.





lunedì 15 luglio 2024

Incontro di venerdì 5 luglio 2024: Gita a Vallombrosa

 

foto 1

Ancora Massimo ci fa la recensione della gita.

 Una bella gita ! Clima da manuale: sereno, terso e fresco; purtroppo poco partecipata, come mostra la Foto 1 di gruppo, al termine della visita all'Abbazia di Vallombrosa.

L'Abbazia, imponente e mistica, è uno di quei luoghi da visitare, specialmente se accompagnati da uno dei monaci benedettini vallombrosani, ovvero di San Giovanni Gualberto, che ci fa da guida per il convento (altrimenti la visita rimane limitata alla sola chiesa). L'ordine monastico suddetto fu fondato, appunto, da S. Giovanni Gualberto che giunse in questo luogo nel 1038 e decise la fondazione di una prima chiesa nel 1050 (consacrata nel 1058) con un piccolo convento. A questa se ne sovrapporranno altre due: una romanica e quella attuale del XVII secolo, col grande monastero che vediamo aggi.

Il punto di ritrovo dei partecipanti è stato al Bar del Saltino per la colazione, e sempre al Saltino abbiamo fissato il pranzo al noto ristorante "Giacomo".

Dopo colazione, siamo scesi al monastero di Vallombrosa per la visita guidata delle 10.30 che i monaci effettuano solo di martedì e venerdì. Siamo dati accolti dall'erudito priore Don Marco; interessantissime le sue spiegazioni sia nell'ambito delle opere d'arte presenti nella chiesa (Foto 2) e nel convento, sia per ciò che è attinente alla vita monastica, aspetto quest'ultimo evidenziato nel percorso del Chiostro della Meridiana, del Refettorio, preceduto dal Vestibolo, e della Cucina.

foto 2



Conclusa la visita abbaziale, ci siamo recati all'eremo del "Paradisino" che sovrasta a quota 1080 m s.l.m. l'abbazia. Sorto su uno scoglio roccioso, che si erge dalla foresta, aveva una piccola chiesa e qualche cella attorno; un tempo luogo di ritiro e meditazione spirituale, oggi è la scuola degli Ufficiali e Sottufficiali Forestali di stato. Da qui notevole il panorama che si osserva verso la valle e sul complesso abbaziale  (Foto 3), a volo d'uccello.

foto 3
Fattasi l'ora di pranzo, siamo tornati al Saltino, presso il ristorante suddetto.

Dopo il pasto, breve passeggiata in lieve salita dal ristorante al "Punto Panoramico" che guarda la Valle dell'Arno tra Rignano e Incisa-Figline  (Foto 4); qui è impressionante, dal lato opposto della strada, l' incombente Villa Formenti, costruita su un ripido e acuto sprone roccioso  (Foto 5).

 

foto 4

foto 5

Il filmato documenta bene o male questa gita, purtroppo senza poterci dare quell'arietta piacevole della foresta di Vallombrosa !

 Ringraziamo Massimo per il suo supporto ed Eugenio  per l'organizzazione della gita.

 

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Da Luca Buttafuoco

 



In occasione della partenza da Firenze del Tour de France l'amico e collega Paolo Fani è stato uno dei curatori della bellissima mostra di bici storiche, tutte di artigiani fiorentini quali Pinzani, Masi, Montelatici, Bartali stesso e tanti altri non meno importanti. Paolo ha anche curato, con altri, un perfetto catalogo della mostra, con i profili storici dei costruttori ed interessanti riferimenti alla componentistica.

Purtroppo la mostra era di breve durata ma auspichiamo che venga ripresa altrove per chi non ha potuto visitarla

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Mercoledì 24 Luglio ci troviamo alle ore 9,30 alla caffetteria delle Oblate per organizzare le prossime attività.

 

 

giovedì 4 luglio 2024

Incontro di Mercoledì 26 giugno: visita alla mostra"Pulcherrima Testimonia. Tesori nascosti nell'Arcidiocesi di Firenze"

 


Solita perfetta recensione della visita di Massimo: 

La visita della mostra temporanea “Pulcherrima Testimonia”, allestita nei sotterranei della fiorentina Basilica di San Lorenzo, ci ha consentito di apprezzare le opere d’arte facenti parte del Tesoro della nostra arcidiocesi; opere nascoste, ovvero difficilmente visibili al grande pubblico.

La mostra espone solo una parte del suddetto tesoro ed è stata possibile al termine del lungo lavoro pluriennale, fatto svolgere dalla Curia, di catalogazione e registrazione di questo patrimonio.

Le opere esposte sono rappresentative di tutte le arti e artigianati: scultura, pittura, argenteria, stoffe per paliotti, drappi e dossali d’altare, nonché per pianete e piviali.

Suggestivi sono anche gli ambienti in cui la mostra è allestita; i sotterranei della basilica uniscono la robustezza strutturale alla inattesa spazialità per simili luoghi.

Alla visita ha partecipato un piccolo gruppo di pensionati (Foto), quasi unici fruitori in quella mattina (tipico delle mostre di nicchia), soddisfatti di quante meraviglie erano esposte.

Il filmato tenta di esporre visivamente e con commenti quanto sopra succintamente descritto.

Guardando al passato, il complesso di San Lorenzo ha richiamato più volte l’attenzione del nostro gruppo e per ogni visita effettuata troviamo il suo relativo “post” nel blog Quelli del Pignone. Ricordiamo in breve le seguenti “puntate” precedenti:

Mostra “Natura collecta Natura exhibita”  del 2 marzo 2022 (post al link seguente)

https://quellidelpignone.blogspot.com/search?q=Natura+Collecta

 

Vista alle Cappelle Medicee del 1 dicembre 2021

https://quellidelpignone.blogspot.com/search?q=Cappelle+Medicee

 I sotterranei e la Chiesa di San Lorenzo del 1 giugno 2016

https://quellidelpignone.blogspot.com/2016/06/incontro-del-1-giugno-2016-i.html

Tutte le visite qui rammentate sono sempre state entusiasmanti per i partecipanti.

Link al filmato su YouTube

Ancora una volta ringraziamo Massimo per il suo continuo contributo.


lunedì 17 giugno 2024

Incontro di Mercoledì 12 Giugno 2024

 


C'è sempre poco da dire sull'incontro di metà mese,  sono incontri estremamente piacevoli e soddisfacenti. Questa volta l'unica osservazione: la simpatica cassiera di Rivoire, che da mesi era assente, ci ha salutati con un "bentornati" ….

Comunque sono sempre in difficoltà per il post di metà mese …in piazza ci dividiamo in diversi gruppetti e al massimo potrei riportare qualche argomento dove ero presente. Ma di solito qualcuno inizia a parlare di qualcosa e quasi subito viene interrotto da un altro che porta il discorso su quello che a lui sta "a cuore" Così si parla di tutto e di niente".  Ma va bene così ! Tanto è il bisogno della socializzazione diretta.

Approfitto del blog per provare a fare un discorso completo, sperando che così di non sarò  interrotto.

Ci tengo a parlarne perchè potrebbe interessare a noi pensionati: la prevenzione.  

Dopo qualche anno ero in pensione ho iniziato ad interessarmi di più della mia salute. Inizialmente, soprattutto sull'alimentazione. L'inevitabile cambio di vita e la moglie da sempre molto attenta a cosa, quanto e come si mangia. Di fatto sono dimagrito di 13 chili rispetto ai tempi della mensa Pignone (e non sono mai stato grasso). Dopo qualche anno mi sono interessato all'esercizio fisico (camminata veloce e dopo "corsa breve"). I risultati sono stati molto incoraggianti (in termini di benessere, fisico e psichico). Io non mi fido delle mie impressioni. Per i risultati cerco di riferirmi a dati oggettivi come bilance e smart watch. Più di recente  ho scoperto i benefici del sonno di qualità. I benefici sulla psiche di un buon sonno sono quelli che mi hanno maggiormente sorpreso. Adesso ho iniziato integrare l'aspetto del sonno con quello della "intelligenza emotiva" i primi risultati sono stimolanti. I risultati sono  "certificati" da alcuni dati oggettivi dello smart watch. Passando a occuparmi dall'alimentazione all'esercizio fisico ho cercato di mantenere sostanzialmente le nuove abitudini. Di fatto questo ha determinato un nuovo stile di vita in continua evoluzione. 

Per avere la costanza nel cambiamento ho capito che occorre sentire i benefici e non esagerare nella ricerca del risultato. Quando i risultati sono gratificanti  è più facile darsi da fare con costanza e acquisire le nuove abitudini.

Di molto aiuto sono stati i numerosi audio-libri che ho ascoltato. Ne ho ascoltati un numero incredibile. Infatti non dico il numero che ho sullo smartphone perché nessuno ci crederebbe. Di qualcuno, comunque, ho ascoltato solo l'introduzione e poche pagine. 

Oltre al benessere così facendo si attua un'azione di prevenzione. Sono convinto che in Italia in particolare si faccia troppo poco sulla prevenzione delle malattie degenerative degli anziani. Questo ha anche un aspetto sociale in quanto potrebbe ridurre la spesa sanitaria. Sono meravigliato di quanto se ne parli poco di questi argomenti così importante dal punto di vista sociale e personale.

Se qualcuno avesse esperienze su quanto sopra sarei felice di condividerle magari non in piazza. Posso testimoniare che il cambiamento dello stile di vita da quando sono andato in pensione ha dato effetti prima insospettabili: fisici, psichici e anche sulla visione della vita.

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Mercoledi prossimo 19 Giugno alle ore 9,30 abbiamo il solito incontro alla caffetteria delle Oblate. Tutti sono invitati.

martedì 11 giugno 2024

Incontro di venerdi 31 Maggio: Visita al Parco di Pratolino e Pranzo del 25° anno del gruppo e del 10° anno del blog.




La visita al parco è stata caratterizzata dalla prevista e incombente pioggia che per fortuna non si è materializzata. Così il nostro motto ha avuto ancora una volta la meglio. Lo so non tutti conoscono "il nostro motto". Molto piacevole e interessante la passeggiata nel parco. Sono rimasto sorpreso dalla bellezza della vegetazione.  Le mie precedenti  visite al parco erano avvenute in periodi caldi  in cerca di refrigerio. Adesso le piante erano al loro "massimo dello splendore". Non conoscevo la presenza del laghetto nella parte alta che probabilmente serviva ad alimentare i vari "ambienti d'acqua".  Inutile continuare con le mie impressioni.

Per chi non c'era rimando al bellissimo filmato di Massimo.

 Riguardo al pranzo "celebrativo" devo dire che l'ho sofferto. Apprezzo molto il mangiare insieme ma le mie abitudini alimentari sono divenute incompatibili con pranzi poco più che normali. Comunque per fortuna anche questo è illustrato da Massimo col suo video.

Sto  raccogliendo la documentazione sulle prime vicende del gruppo e mi riprometto di pubblicarla nel blog appena completata.


lunedì 10 giugno 2024

Incontro di Mercoledì 5 giugno: gita a Empoli.

 

foto 1

Ancora  Massimo ci invia una recensione, quella dell' incontro di Mercoledì 5 giugno: gita a Empoli.

 Pur essendo una giornata climaticamente invitante alle gite turistiche, eravamo solo sette partecipanti, come ci mostra la foto di gruppo scattata dal qui scrivente (Foto 1) in Piazza della Vittoria (dopo il tradizionale caffè/colazione consumato all'arrivo), con alle spalle la chiesa della Madonna del Pozzo, prima tappa del nostro giro turistico.

 La chiesa, seicentesca, consta di un tempietto ottagonale, circondato da portico, che conserva al suo interno un affresco quattrocentesco (Foto 2) con "Madonna col Bambino", originariamente situato in un tabernacolo prossimo ad un pozzo attiguo ad una locanda; nel 1523 l'incendio che distrusse completamente l'edificio lasciò "illesa" l'immagine che da allora fu ritenuta miracolosa.

 

foto 2

Empoli si presenta come una piccola, ma ridente, città la cui fondazione risale ai tempi di Roma, sulla sponda sinistra dell'Arno, ed ebbe il suo primo insediamento urbano nella zona attorno alla chiesa di Santa Maria a Ripa, cioè a ponente dell'attuale centro medioevale; indicato come "Portu Emporii" (Tabula Peutingeriana) l'attuale nome deriva probabilmente dalla corruzione del nome latino. Fu sicuramente importante porto fluviale, per i traffici tra l'Arno e le valli Pesa e Nievole.

Foto 3

La città anche nel Medioevo, tenuta dai conti Guidi per conto dell'Impero, ebbe una tale fortuna commerciale da consentire ai suoi abitanti una certa autonomia di governo, tanto da ottenere nel 1119 da quei conti l'autorizzazione a circondare di mura il loro abitato.Il centro medioevale della città è la Piazza Farinata degli Uberti (Foto 3), porticata su tre lati. Al lato di ponente si affaccia il palazzo dei Guidi dove l'indomani della famosa battaglia di Montaperti (4 settembre 1260; battaglia dove i Guelfi di Firenze furono rovinosamente sconfitti dai Ghibellini delle truppe di Manfredi, congiunte con Siena e fuoriusciti fiorentini di quel partito capeggiati da Farinata), i vincitori si radunarono per stabilire le condizioni di pace; in quella sede i vincitori unanimemente volevano radere al suolo la città sconfitta, ma Farinata degli Uberti (ricordato da Dante nel X canto dell’Inferno), che amava la sua città natia più fortemente del suo odio per i Guelfi che l'avevano esiliato, s'oppose aspramente sguainando la sua spada minacciosa e la città fu salva! Da allora il palazzo è indicato come Palazzo Ghibellino.

foto 4

 Sul lato opposto della piazza, quello di levante, si erge la facciata della celebre Collegiata di Sant'Andrea (Foto 4) probabilmente fondata nel 1093 in stile romanico fiorentino, con paramento marmoreo bianco e scansioni geometriche in verde di Prato (forse al posto di una precedente chiesuola paleocristiana), sullo stile di San Miniato al Monte e del Battistero fiorentino; così Empoli rappresenta il limite occidentale della diffusione di questo stile fiorentino, perché avanzando oltre, sempre verso ponente, troviamo la diffusone dell'altro stile romanico: quello pisano-lucchese. Purtroppo l'interno della Collegiata (Foto 5) non conserva più nulla dell'impianto romanico, perché nel 1735 l'architetto Ferdinando Ruggeri lo trasformò completamente da edificio a tre navate in uno ad unica aula e rialzò il soffitto con conseguente alterazione della parte superiore del paramento di facciata; nel 1763 il soffitto venne affrescato con la "Apoteosi di Sant'Andrea" da Vincenzo Meucci (1669-1726). Da qualche anno è stato ricollocato sull'altare maggiore un bel trittico del fiorentino Lorenzo di Bicci (not. 1370 -1427) rappresentante la "Madonna in trono tra i santi Martino, Andrea, Agata e Giovanni Battista".

 

foto 5

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Quasi a fianco della Collegiata è situato l'importante Museo della Collegiata di Empoli, uno dei più antichi tra i musei ecclesiastici; fondato nel 1859 per conservare le opere "passate di moda" della Collegiata, nel tempo si è ingrandito raccogliendo altre opere d'arte provenienti dal territorio empolese e valli limitrofe.  In questo museo troviamo opere che spaziano nell'arco temporale dalla fine del XIII secolo fino alla prima metà del XVII; tra gli autori più importanti sono da segnalare Giovanni Pisano (1248-1315) e  Bernardo Rossellino (1409-1464) per la scultura, oltre le terrecotte invetriate delle botteghe dei Della Robbia; Masolino da Panicale (1383-1447), Lorenzo Monaco (1370-1425), Francesco Botticini (1446-1498) e Raffaello Botticini (1477-1520), Giovanni Antonio Sogliani (1492-1544) e altri per la pittura. Nella (Foto 6) sono mostrati un paio di dipinti in mostra nel Museo. Dagli anni '90 del secolo scorso, una importante ristrutturazione del Museo (Foto 7) ha consentito una ottima lettura delle opere esposte.


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 Ultima tappa del mattino, sempre poco discosta dal Museo, è la sconsacrata chiesa di Santo Stefano degli Agostiniani, che ha mantenuto il suo aspetto gotico, con aula a tre navate, copertura con bellissime capriate in vista (Foto 8) e cappelle laterali, alcune rimodernate tra rinascimento e barocco. La chiesa si presenta come la tipica costruzione monastica, senza facciata, con un semplice fianco lungo via dei Neri, in cui si aprono due porte;  fu monastero degli Agostiniani, il primo ordine monastico ad insediarsi ad Empoli.

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foto 10

In prossimità del transetto destro, una porta rinascimentale dà accesso alla Cappella del Santissimo Sacramento (Foto 9), un tempo sede della Compagnia della Croce, che fungeva anche da Sala del Capitolo; terminata nel 1510, fu ornata all'altare maggiore di una tavola rappresentante la "Deposizione", eseguita dal Ludovico Cardi, detto il Cigoli (1599-1613). Notevole l'arredo con due file di pancali seicenteschi eseguiti da Nofri d'Ascanio di Pontorme su disegno del Maestro di Niccolò di Nello che aveva bottega nei pressi del ponte a Santa Trinita a Firenze. Arrivati al transetto destro, un altro portale dà accesso all'Oratorio della Santissima Annunziata (Foto 10) con arredi e pancali simili alla precedente cappella. Sull'altare si può ammirare il gruppo della "Annunciazione" di Bernardo Rossellino, composto da due statue marmoree distinte dell'Angelo annunziante e della Vergine; tra le due statue un piccolo affresco completa la decorazione.


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Sempre al transetto destro, in prossimità della porta della sacrestia, sono visibili resti di affreschi di Masolino da Panicale (Foto 11) che decorò nel 1424 alcune aree della chiesa, ma purtroppo con gli interventi di ripulitura dell’intero edificio operati nel Settecento andò perduta quasi la totalità della sua opera.

 Oggi la chiesa e il convento sono da considerare un'estensione del Museo di cui abbiamo detto sopra e in questi giorni, fino al 7 di luglio, ospita una interessante mostra intitolata "EMPOLI 1424 - MASOLINO E GLI ALBORI DEL RINASCIMENTO" prendendo spunto dall'anno in cui Masolino da Panicale operò alla decorazione della chiesa di Santo Stefano. Mostra molto interessante e ricca di opere d'arte dei maestri più o meno contemporanei di Masolino, alcuni dei quali sono stati anche suoi collaboratori; le Foto 12 e 13 mostrano alcuni dei dipinti esposti.

 Nel convento attiguo alla chiesa si apre un arioso chiostro, accessibile, nel quale abbiamo fatto una seconda foto di gruppo (Foto 14), scattata questa volta da Claudio Bartali, dopo di ché ci siamo mossi per raggiungere il ristorante, prenotato, ubicato poco fuori delle mura della città.

 

foto 14


foto 15


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Dopo il pranzo, abbiamo fatto una passeggiata digestiva in direzione ovest, lungo la via Tosco-Romagnola, per raggiungere la chiesa di Santa Maria a Ripa; doveva essere aperta al pubblico con orario continuato, ma invece l'abbiamo trovato chiusa, con un cartello degli orari estivi ben diverso da quanto riportato nelle guide storico-artistiche e sul sito dei beni culturali della città. L'aspetto esterno della chiesa (Foto 15) fa pensare che sia ben mantenuta. La posizione della chiesa è in prossimità di una biforcazione che la statale verso Pisa forma con la via per Fucecchio; orbene, a quel trivio si erge ancora uno degli indicatori granducali lorenesi (Foto 16) che oltre a dare la direzione per le località indicate, ne danno anche il chilometraggio con precisione di circa +/- 10 m !

 Conclusa così la visita alla città, ci siamo incamminati verso la Stazione FS, percorrendo una parte più moderna della città.

Ringraziamo Massimo per la recensione e le foto.

lunedì 20 maggio 2024

Incontro del 15 Maggio 2024

Gli incontri di metà mese sono simili tra loro, il fatto che vi sia sempre una larga partecipazione è  segno del bisogno di comunicare. Gli argomenti non mancano mai, forse sono anche troppi e finiamo per sovrapporci nelle chiacchiere. Come si vede nella foto, tutti sorridenti. Quindi va bene così.

A parte le chiacchiere alcuni nostri colleghi si danno da fare per il gruppo. Massimo continua a "sfornare" per noi guide e filmati sempre più belli e interessanti.
L'ultima guida di Massimo  : "il quartiere estivo di Palazzo Pitti oggi museo del tesoro dei granduchi già “Museo degli Argenti”. Indubbiamente un lavoro impegnativo. Massimo scrive :

Dopo aver fatto il filmato dal titolo: Il Museo del Tesoro dei Granduchi, su YouTube (630 visualizzazioni ad oggi), ho scritto una guida perché questo museo di nicchia ha tutto il merito di essere visto e documentato.
La guida è composta da ben 88 pagine (comprese le due di copertina) con l'intento di mostrare e spiegare più in dettaglio tante cose e storie che il filmato di mezz'ora non può svelare.
Q
ua trovate la guida 



Anche Luca si è "dato da fare" e ha preparato un'analisi dettagliata sulle antiche unità di misura fiorentine e non solo.
Qua trovate il documento.

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Mercoledì  22 Maggio ci troviamo alle ore 9,30 alla Caffetteria delle Oblate per programmare le nostre attività.

 

giovedì 16 maggio 2024

'Incontro di martedì 7 Maggio:Visita Atelier della carta presso gli Artigianelli e della ditta artigiana Ugolini di restauro manufatti metallici antichi

 

foto 1

Recensione di Massimo della visita con il contributo di Eugenio. 

In una giornata di pioggia pressoché continua (insolitamente il meteo non si è adeguato alla nostra uscita) si sono svolte nel pomeriggio le  visite organizzate da Eugenio (Stefani) a due laboratori artigiani attivi nel "diladdarno" di Firenze.

La prima visita si è svolta all'Atelier della carta presso gli Artigianelli, in via de' Serragli 104  e la seconda alla "Antica bottega artigiana" Ugolini, in via del Presto di San Martino al 23r.
Alla visita dell'Atelier degli Artigianelli ero presente insieme a pochi altri pensionati (Foto 1).

Visita molto interessante nel mondo della carta antica, dove il laboratorio svolge attività di restauro di libri, stampe, fotografia d'epoca, ma anche di fabbricazione della carta a mano nonché progettazione e costruzione, su committenza, di rilegature con copertine in pelle decorate, delle quali la (Foto 2) ne mostra alcuni esempi.

foto 2

Doveroso ringraziare l'esperta restauratrice Beatrice Cuniberti (ritratta nella Foto 2) di lunga esperienza e grande cultura che, oltre a mostrarci gli ambienti dell'Atelier e spiegarci le attività del laboratorio, ha eseguito in nostra presenza ben tre tipologie di restauri: il primo esempio è stato la ricostruzione del bordo inferiore, perduto in parte, di una pagina illustrata di un trattato della fine del XVIII secolo  (Foto 3); il secondo una "ripulitura" della copertina in brochure (brossura) di un libro stampato nel 1952; il terzo esempio ancora una ripulitura, ma eseguita su fotografie del tardo XIX secolo e inizio del XX.

foto 3

Il breve filmato che ho composto (su YouTube qui "lincato") dà una panoramica dell'Atelier e riprende dal vivo l'esecuzione di alcuni di questi restauri.

Come al solito, il mondo del restauro e degli antichi artigianati ci affascina sempre.

 Per la seconda visita, alla quale non ho potuto partecipare, lascio la parola, o meglio la penna a Eugenio Stefani che così qui di seguito racconta.

 Dopo la visita all'Atelier della carta il nostro piccolo gruppo si è spostato alla "Antica bottega artigiana" Ugolini (Foto 4) specializzata nella lavorazione e restauro dei metalli.

 

foto 4

Siamo stati accolti dal titolare e artigiano, quarta generazione, che ci ha illustrato la storia della bottega ed è poi sceso nel dettaglio del manufatto che stava creando ricavandolo da una lamiera di rame.

 Con successive piegature assume la forma tridimensionale  di un pesce (Foto 5).

 

foto 5

Ancora con successive punzonature viene prodotta la pelle con le squame mentre a parte si preparano le pinne che saranno saldate al corpo.

Prosegue la discussione sulla tecnologia della saldatura e coloritura del rame e su come farlo sembrare antico, un reperto archeologico.

Sono usate pietre dure applicate su piccoli prodotti, diciamo di serie, venduti sul mercato internazionale.

Nelle vetrine sono esposte copie di vasi etruschi e romani, fedeli agli originali dei musei ai quali hanno accesso nonché, ad esempio, un orologio galileiano  presente al Museo della Scienza.

Le parti in cristallo sono fornite da un’altra Antica bottega artigiana da noi visitata cioè la vetreria Locchi , ma sono venduti anche manufatti di Murano (Foto 6)

 

foto 6

La visita si è conclusa con il reciproco apprezzamento nostro, per quello che abbiamo appreso, e dell'artigiano che, avendo un pubblico di tecnici,  ha potuto far capire la complessità del lavoro manuale e la quantità di nozioni tecnologiche necessarie  per questi prodotti elitari.

 Ringraziamo Massimo ed Eugenio per il loro contributo.

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Mercoledì  22 Maggio ci troviamo alle ore 9,30 alla Caffetteria delle Oblate per programmare le nostre attività.