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foto 1 |
Segue la consueta recensione di Massimo alla gita:Giovedì 7 novembre 2024
abbiamo effettuato la terza gita ad Arezzo prendendo l'occasione delle
manifestazioni promosse da quella città per il 450° anniversario della morte di
Giorgio Vasari (Arezzo, 30 luglio 1511 - Firenze, 27 giugno 1574), sicuramente
il più poliedrico artista aretino. Più precisamente la mostra che abbiamo
scelto di vedere s'intitola "Vasari - Il Teatro delle Virtù",
inaugurata il 31 ottobre scorso e chiuderà per il 2 febbraio 2025; allestita al
Museo d'Arte Contemporanea in piazza San Francesco e nella vicina ex chiesa di
Sant'Ignazio, da tempo aula comunale.
Purtroppo il numero dei
partecipanti è stato piuttosto scarso, come si vede dalla foto di gruppo (Foto
1).
La visita della mostra
suddetta l'abbiamo programmata per il pomeriggio, così la mattina l'abbiamo
dedicata alla visita dei luoghi testimoni dell'Arte del Vasari in Arezzo, come
pittore, ma anche come architetto;
visita favorita dal fatto che tali luoghi sono concentrati nella zona
nord-ovest della città, quella parte fuori dai consueti itinerari turistici.
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foto 2 |
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foto 3 |
La prima tappa è la Badia
delle Sante Flora e Lucilla, di fondazione trecentesca, poi ingrandita e
ristrutturata dal Vasari (Foto 2): un bell'esempio della sua progettazione
architettonica. In essa abbiamo anche la testimonianza del pittore nella bella
Pala Albergotti (Assunzione della Vergine) e anche nei dipinti dell'altare
maggiore (Foto 3), dal Vasari concepito come un mausoleo di famiglia, in
prossimità della sua tomba (che dalla Pieve aretina dove era in origine venne
traslato in Badia nel 1865).
Fatti pochi passi dalla
Badia, entriamo nella chiesa della SS. Annunziata, anche questa ingrandita sul
luogo di una precedente costruzione trecentesca, nel 1491 su disegno di
Bartolomeo della Gatta e terminata nel 1517 da Antonio da Sangallo il Vecchio
(Foto 4); qui si trova un'altra testimonianza del Vasari pittore nella pala
d'altare raffigurante la "Deposizione".
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foto 4 |
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foto 5 |
Tappa successiva è il Museo
Nazionale d'Arte Medievale e Moderna, ma prima di raggiungerlo abbiamo fatto una
breve deviazione (non vasariana) per visitare la chiesa di Santa Maria in Gradi
(Foto 5): una ridente architettura concepita del settignanese Bartolomeo
Ammannati (1511-1592); all'interno della chiesa una notevole pala robbiana
ordinata dalla famiglia Carbonati. Nel sacello sottostante a questa chiesa, la
leggenda vuole che sia avvenuto il miracolo di San Donato "del Calice
rotto".
Il Museo Nazionale suddetto
(Foto 6), veramente ricco di tante opere d'arte, conserva alcuni dipinti del
Vasari tra i quali una grande tela con il celebre "Banchetto di Ester e
Assuero" (Foto 7), dipinta nel 1549 per il refettorio della Badia delle
Sante Flora e Lucilla.
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foto 6 |
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foto 7 |
L'itinerario del mattino si
conclude con la visita - d'obbligo - della Casa Museo di Giorgio Vasari, poco
distante dal Museo Nazionale sopra citato. Questa casa fu acquistata dal Vasari
come egli scrisse: "[….. e comperai una casa principiata in Arezzo, con un
sito da fare orti bellissimi nel borgo di San Vito, nella miglior aria di
quella città. D’ottobre adunque l’anno 1540 cominciai ….]". La completò e
decorò principalmente con affreschi le cui scene sono ispirate alle Arti e alla
Mitologia, completandone la decorazione nel 1548. La sala maggiore, che faceva
da salone di rappresentanza e denominata la Sala della Virtù (Foto 8), è la più
sontuosa della casa da lui sistemata con tanto amore (dove abbiamo fatto la
foto di gruppo), ma poi non molto abitata a causa delle serrate e grandi
committenze dategli dal granduca Cosimo I che lo costringeva a soggiornare per
lunghi periodi a Firenze nella quale il granduca stesso gli assegnò, come
residenza, uno sei palazzi Spinelli di Borgo Santa Croce. In questa residenza
fiorentina possiamo ancora oggi visitare quella che fu la "Sala di
rappresentanza", più grande di quella aretina, dove la decorazione è
dell'artista più maturo: qui gli affreschi raccontano con begli episodi la
nascita della pittura dall'antica Grecia, secondo i racconti tramandati dagli
antichi cronisti classici, mentre quella aretina è volta a rappresentazioni
allegoriche e mitologiche (vedasi la mia guida sul blog: "La casa di
Giorgio Vasari a Firenze", nome file: Casa del Vasari-Rev-1.pdf).
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foto 8 |
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foto 9 |
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foto 10 |
Terminato l'itinerario del
mattino abbiamo fatto la pausa pranzo presso una trattoria a noi già nota.
Nel primo pomeriggio abbiamo
affrontato la mostra "Vasari - Il Teatro delle Virtù"; copiosa di
opere d'arte del Vasari e dei suoi allievi e collaboratori, provenienti anche
da musei esterni e collezioni private. Alto il contributo di opere prestate
dalle Gallerie degli Uffizi e altri musei fiorentini, come mostrano le (Foto 9
e 10).
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foto 11 |
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foto 12 |
La mostra ha suscitato
parecchio interesse, compresa la parte esposta nella vicina Sala Sant'Ignazio
(Foto 11) dove hanno trovato spazio quattro pale d'altare del Vasari,
provenienti una da Bosco Marengo (Alessandria), due da Perugia e una da
Firenze; quest'ultima, dalla chiesa dei Ss. Apostoli, è la "Immacolata
Concezione" (Foto 12), del 1540, commissionata da Bindo Altoviti ed è la
prima prima delle tre eseguite dall'artista. Vasari stesso racconta l'imbarazzo
di affrontare un soggetto così insolito (si legga a tal proposito la pag. 32
nella mia guida "Il Museo Nazionale d'Arte Antica e Moderna" nel
blog, nome file: Museo Nazionale di Arte
Medievale e Moderna-Arezzo.pdf).
Spero che il filmato a questo link illustri meglio di questa recensione lo svolgimento della nostra
terza visita in quel d'Arezzo.
Siamo tornati alle nostre
dimore più che soddisfatti di ciò che abbiamo visto e imparato, sia dell'arte
del Vasari, sia degli altri artisti contemporanei, alcuni della sua stessa
scuola.
Anche il clima è stato
magnifico: soleggiato e asciutto.
Come di consueto ringraziamo Massimo per tutto (organizzatore, recensore, fotografo e filmo grafo).
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Preannuncio: il Pranzo di Natale si terrà giovedì 5 Dicembre al solito posto, seguirà email. Tutti possono partecipare (anche i non iscritti a "Quelli del Pignone") basta utilizzare il form di contatto del blog entro il 2 Dicembre.
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