Entrando nel laboratorio
sembrava di essere improvvisamente tornati indietro nel tempo. Si sentiva un
rumore strano, era una ragazza che segava una pietra con un archetto a filo di
legno, sopra, alla parete diversi altri archetti, vicino alcune di menarole, compassi di
varia forma e dimensioni ma tutti almeno centenari. Pietre dappertutto.
Il Maestro Lastrucci, molto
gentile e disponibile, ci ha parlato sulla tecnica del mosaico. Tanti aspetti
interessanti e spesso sorprendenti. Impossibile riportarli. Mi limito alle mie impressioni e considerazioni. Per
fortuna il bel video di Massimo sarà di molto più aiuto per farsi un'idea del
laboratorio e del resto.
Impressiona come ci possa essere qualcuno che, in questa epoca della rapidità accelerata, ancora possa dedicarsi a una tale attività. Mi sono chiesto come fosse sostenibile un laboratorio di questo genere.
Qua trovate il bel filmato di
Massimo
Invito coloro che sono a conoscenza di analoghi laboratori artigianali a segnalarceli.
Ringraziamo Il Maestro
Lastrucci per la sua disponibilità. Eugenio Stefani per aver proposto e organizzato
questa interessantissima visita.
Massimo Pinzauti: Filmato
Mauro Cappelli: recensione, foto e gestione del blog
3 commenti:
Grazie Massimo (viceregista) per il bel filmato e grazie Mauro per l’esauriente commento relativi al prestigiosissimo e incredibile laboratorio. Artisti in sfida contro se stessi. Non ne sarei più uscito. E quanti visitatori, turisti e scolaresche che faranno conoscere più lontano quel centenario vanto Fiorentino.
(Quando osservavo quei giovani,impegnatissimi a modellare di limetta, ho ripensato a quando l'aggiustaggio di lima sul ferro, era la mia passione e capisco quale sia il loro paziente e appassionato impegno).
......quando ci torniamo?......
Ciao
Carlo.
Concordo in pieno col calzante commento di Mauro, il nostro blogghista.
La prima riproduzione mostrata nella foto è il noto "Ritratto di ragazza con turbante" dell'olandese pittore Johannes van der Meer (lui si firmava spesso come Jan Vermeer che significa "verme"), che lascia di stucco.
Nella foto successiva le difficoltà di riproduzione con le pietre sono ancora maggiori, così come per tutti i quadri dei macchiaioli, dove i contorni sono sfumati.
Ancora una scoperta,almeno per me,di quante cose interessanti sono racchiuse nella nostra città, oltre naturalmente a quelle conosciute in tutto il mondo.
Quello descritto da Mauro e il filmato di Massimo (per l'occasione regista titolare) sono complementari nel descrivere quello che avviene in questo laboratorio...una cosa impensabile.
Un grazie a Eugenio Stefani che ci ha suggerito questa visita, inserita nei nostri Mercoledì culturali.
Chi è a conoscenza di questi luoghi interessanti...si faccia avanti.
Salutissimi
Gigi
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