Qua trovate la recensione della
visita di Massimo, che ringraziamo :
Dopo la visita alla Galleria
degli Uffizi, il 1 febbraio u.s., eccoci alla visita della Galleria Palatina,
estesa per quasi metà del primo piano di Palazzo Pitti (l'altra metà è composta
dagli Appartamenti Monumentali, ancora non visitabili a causa dei lavori di
messa in sicurezza degli ambienti).
Il gruppo dei partecipanti
(vedi Foto 1) è stato modesto, forse anche per il maltempo della mattina che
non induceva ad uscire di casa !
Per chi ha frequentato la
Galleria degli Uffizi, entrare nella Palatina può sembrargli sconcertante,
perché qui i quadri non sono certo disposti per scuole e secondo una stretta
cronologia; le opere esposte, notevoli e molte, sono disposte nelle sale come
usavasi un tempo nelle case patrizie, ovvero giustapponendole secondo le
dimensioni fino alla completa copertura delle superfici delle pareti (Foto 2).
Per cui troviamo dipinti del
Rubens accanto ad una "marina"
del Salvator Rosa o una battaglia del Borgognone; ritratti di Van Dyck
accostati a ritratti eseguiti dal Tiziano.
Le pitture della Pinacoteca
Palatina sono di autori compresi tra il tardo Quattrocento e la fine del
Seicento, per cui, tra gli italiani, troviamo Perugino, Filippo Lippi, il già
rammentato Tiziano e ancora Andrea del Sarto, Bronzino, Pontormo, Fra'
Bartolomeo, Francesco Salviati, fino a Cigoli, Dolci e Barocci.
Il tempo piovoso, purtroppo,
ha un po' appannato le belle vedute panoramiche che le finestre del palazzo ci
offrono, sia verso il centro della città, sia del Giardino di Boboli.
Terminata la visita alla
Palatina, durata circa un'ora, durante la quale lo scrivente e Luca Buttafuoco
hanno illustrato e soffermato l'attenzione sulle opere esposte più
significative, abbiamo fatto la doverosa pausa caffè presso la Caffetteria del
palazzo, sotto il portico di destra del maestoso cortile dell'Ammannati.
Dopo la pausa ci siamo recati
presso le sale a terreno del Museo degli Argenti, dove è allestita una mostra
temporanea che ha per tema "Eleonora di Toledo", la ricchissima
moglie di Cosimo I, figlia di Don Pedro de Toledo, viceré del regno di Napoli,
la quale "inventò la corte dei Medici di Firenze"; mostra molto
interessante che ci immerge nell'epoca, coi personaggi della corte, le amicizie
e la committenza nelle diverse arti.
Mauro Cocchi, il nostro
regista, ha seguito tutto l'evolversi della visita di stamattina.
Qua il bel filmato della visita di Mauro
Crediti:
Massimo Pinzauti recensione e guida della visita, foto
Mauro Cocchi: Filmato
Mauro Cappelli: pubblicazione e gestione del blog