sabato 4 dicembre 2021

Visita alle Cappelle Medicee 1° Dicembre 2021.

 


 Massimo descrive così la visita:

In una tipica, piovigginosa giornata di fine autunno, si è svolta la programmata visita alle Cappelle Medicee, che come è noto si compongono della Sacrestia Nuova di San Lorenzo e della Cappella dei Principi.

La Cappella dei Principi è il sepolcreto dei Medici del ramo granducale da Giovanni dalle Bande Nere fino all'ultimo granduca di Toscana di questa famiglia, Gian Gastone, le cui tombe sono collocate nella cripta della cappella assieme a quelle di alcune consorti e altri membri di questo ramo de' Medici. Nella Cappella dei Principi propriamente detta, innalzata nel XVII secolo, sono disposti  i sarcofagi monumentali (ma vuoti) dei primi sei granduchi. La Cappella è formata da un'aula ottagonale di grandi dimensioni, dalle pareti rivestite di preziosi marmi e ricche di decorazioni in "commesso" eseguite dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze e che danno all'ambiente una severa grandiosità confacente ad un sepolcreto.

La Sacrestia Nuova di San Lorenzo (eretta tra il 1520 e 1534) rappresenta ad un tempo il Michelangelo architetto e scultore; lo scultore nelle tombe di Lorenzo de' Medici duca d'Urbino e di Giuliano de' Medici, duca di Nemours e zio del precedente, con le celebri quattro statue giacenti: il Giorno, la Notte, il Crepuscolo e l'Aurora (la tomba di Lorenzo il Magnifico e del fratello Giuliano, purtroppo, non fu mai completata); l'architetto nella ariosa, elegante e armoniosa struttura della cappella.

Non v'è il Michelangelo pittore, ma una delle statue ha dato l'esca per un saggio del Michelangelo poeta: La Notte, una delle più belle statue al mondo, sempre ammirata sin dal suo nascere, tanto che l'erudito fiorentino Giovanni di Carlo Strozzi espresse il suo entusiasmo col comporre la seguente quartina:

 La Notte che tu vedi in si dolci atti /  dormire, fu da un Angelo scolpita / in questo sasso e, perché dorme, ha vita: / destala, se nol credi, e parleratti !

 Venutane Michelangelo a conoscenza nel 1540, ormai ritirato a Roma, rispose "per le rime" con la celebre quartina:

 Caro m’è il sonno e più l’esser di sasso, / mentre che ‘l danno e la vergogna dura; / non veder, non sentir, m’è gran ventura; /  però non mi destar, deh, parla basso.

La visita di oggi replica quella già fatta dal Gruppo Quelli del Pignone il 2 aprile 2014, guidata da Arturo Ranfagni e descritta nel suo Giornalino n° 31 (da leggere per la dettagliata descrizione delle opere d'arte); alcune novità si sono aggiunte in questi anni trascorsi da me descritte in un mio quaderno di "Appunti" qui allegato.

 

Luca Buttafuoco consiglia, per approfondimenti sulle tombe medicee il libro di Donatella Lippi, scaricabile gratuitamente al seguente link

https://fupress.com/catalogo/illacrimate-sepolture/460

Gli otto partecipanti alla visita di oggi (vedere foto di gruppo all'interno della Sacrestia Nuova) hanno mostrato un notevole entusiasmo per questo particolarissimo museo, sia pure di nicchia tra i monumento di Firenze, ma non per questo meno importante.

Il filmato del nostro Mauro Cocchi saprà meglio di me trasmettere lo spirito e la bellezza di questi luoghi, il cui basso flusso turistico lo rende ancora più apprezzabile.

Qua trovate il bel filmato di Mauro (Cocchi).

Eugenio Stefani ci ha inviato le foto che seguono:



 Ringraziamo Massimo, Arturo e Eugenio per la loro collaborazione.

************

Gli ex colleghi che si sono iscritti per il "Pranzo di Natale" del 9 Dicembre e non che non hanno ancora ricevuto l'email con le informazioni per la partecipazione, sono invitati a farlo presente per E-mail. ( Giovanni Mariani ha la casella di posta piena e non è possibile raggiungerlo..)  



1 commento:

Gigi Mina ha detto...

Che dire della visita??'Massimo ha già detto tutto, quello, che posso fare è solo un ringraziamento al nostro esperto e appassionato Massimo e al nostro regista Mauro.
Avevamo già fatto questa visita,come descritto,con l'allora nostra guida Arturo.
A quel tempo gli over 65 avevano ingresso gratuito. Successivamente un nuovo ministro della cultura si accorse che gli over 65,logicamente pensionati,hanno una pensione d'oro e per salvare l'Italia eliminò questo beneficio!!!
A seguito di questo scrissi i famosi "Mercoledì Culturali"che sono archiviati sul blog.
Cercateli cliccando in alto a destra sulla prima pagina del blog....non vi pentirete.
Saluti a tutto il gruppo presente ai nostri incontri e a quello non visibile ma che ci segue tramite il blog.
Gigi