Lorenzo Salvi ha mandato questa bella foto di un bell'ufficio. Mi ero ormai rassegnato a non conoscere tutti i nomi di "quelli di RISV". Di vista li conosco quasi tutti ero spesso da loro, ma i nomi li ricordo solo di pochi. Vedendo la foto di Lorenzo mi sono deciso li ho "numerati" e ho chiesto a Massimo (n.8) che con l'aiuto di Luciano (n.12) che hanno fornito la lista completa dei nominativi, a me ha fatto molto piacere finalmente poter associare...purtroppo alcuni ci hanno lasciato.
Ringrazio Lorenzo, Massimo e Luciano.
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Voglio così bene al "Mio
Pignone" che dopo qualche giorno d'indecisione non ho resistito a
cercare di fare chiarezza proprio sull'origine del suo nome. Mi sembrava
pacifico ormai che il nome derivasse da quello del quartiere dove è sorto. Vedere
su facebook che ancora alcuni credono sia derivato da un grosso pino che
sorgeva nelle vicinanze della fonderia dispiace. Quello che più mi ha irritato
invece è la vera e propria bufala di colui che ha posto su FB il quesito
sull'origine del nome e poi ha fornito questa soluzione:
"All’entrata della
vecchia fonderia ai lati del cancello c’erano due grosse pigne di terracotta e
quando la fabbrica aprii i battenti la chiamarono pignone"
Aggiungendo "Vi dico
quello che mi hanno detto a quel tempo ed è vero in quanto mi hanno fatto
leggere su uno dei primi quaderni pignone."
("mi hanno detto a quel
tempo" fa pensare che costui non avesse idea di quando sia nato il nome o
che sia figlio di Matusalemme)
Forse ho esagerato, ma in
questo periodo siamo sommersi da bufale e mi ha dato proprio fastidio leggerne
una sul Pignone.
Mi consola che diversi
su FB abbiano fornito una risposta più o meno vicina alla realtà. Tali risposte però finivano per
essere invalidate dalla "soluzione al quesito" sopra. Mi scuso per questo sfogo ma
dopo giorni di "trattenimento" ho dato stura …
E comunque guai a chi scrive
bufale o falsità sul Pignone.
Seguono alcune delle numerose
"fonti" disponibili per la "mia" tesi:
da Emanuele Repetti, si ha che:
"a questo luogo ha dato
il nome di Pignone per esser quivi da tempo immemorabile il Porto d’Arno per lo
scalo dei navicelli che recano le merci da Livorno a Firenze o viceversa,
mediante i pignoni o sproni dei muraglioni costruiti sulla ripa sinistra del
fiume".
Segnalato anche da Luca
Buttafuoco che:
"La fonderia di Benini e
Michelagnoli si chiamava fonderia di ferro di seconda fusione fuori porta san
frediano presso il pignone. Cioè pignone era una località dove in arno a
protezione dello scalo dei navicellai c'era una pigna o pignone"
Nel post sul blog link (vedi anche post del 2015) mi ero chiesto quale
fosse la ragione della scelta della Pigna come logo della Società, scelta superficiale ? Sarebbe interessante approfondire in
che anno è stata fatta ? da chi ? ecc. chissà che con questo coronavirus non si
trovi il tempo per chiarire. Se
qualcuno ha informazioni è benvenuto.
Una foto del vecchio Pignone. Ad un cancello almeno non c'erano pigne.. |
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Altre belle foto, quasi storiche, sono quelle di Augusto Raveggi con le relative descrizioni:
Lavoratori del vecchio Pignone mio padre, Raveggi Aldo, è il secondo a destra
Cena nel capannone
Le foto sembrano veramente "vecchie". Se Augusto avesse altre informazioni ci farebbe molto piacere.
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Tra qualche giorno l'home page del blog tornerà quella che conoscete dedicata a cercare di trascorrere al meglio questo periodo.....
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