martedì 14 aprile 2020

Incontro virtuale di Quelli del Pignone del 15 Aprile 2020 : La "Nostra Piazza"



"Savonarola" da Eugenio Stefani


Domani ci saremmo dovuti incontrare, come al solito, in Piazza della Signoria. Sarebbe stata una bella giornata avremmo fatto le nostre solite chiacchierate…
Invece siamo "chiusi in casa". Per molti di noi, da quando sono scattate le restrizioni del coronavirus, è una chiacchierata continua attraverso i gruppi whatsapp, Facebook e simili. All'inizio circolavano soprattutto filmati e foto divertenti dopo un po' questi sono  quasi scomparsi perché a forza d'inoltrare quelli di altri gruppi cominciavano a ripetersi. Da questo comunicare è chiaro il bisogno di "socializzare" anche se non c'è niente da dirsi. Ci mancano proprio i nostri incontri reali. La Nostra Piazza. Abbiamo tanta voglia anche delle nostre stupidaggini ma dette uno di fronte all'altro e speriamo senza mascherina…

Non a caso Massimo ha mandato quest'Email sulla "Nostra Piazza" degli incontri

Domani, mercoledì 15 aprile, siamo costretti a saltare in nostro incontro mensile in Piazza della Signoria, come già avvenuto per quello precedente di mercoledì 18 marzo.

Così è a causa dell'epidemia di Coronavirus (COVID-19) e ci dobbiamo privare di quella festa che ci facciamo vicendevolmente quando ci ritroviamo (ricordate il motto sotto il titolo del nostro blog?...sarà che per me quando ci vediamo è sempre una festa).
Ci manca anche la vista della piazza che sebbene ben nota, non ci stanca mai, ma anzi, direi che l'amore per essa cresce di volta in volta: quale privilegio disporre di una piazza come quella della Signoria!

Quanti turisti ce la invidiano e quanti scrittori la rammentano nelle loro opere. Tra quelli del passato vorrei ricordare il francese Théophile Gautier (1811-1872), noto romanziere dalla amena narrativa quanto Alessandro Dumas, autore di tanti racconti e romanzi, anche di ambientazione storica,
 tra i quali l'insuperabile Capitan Fracassa che suggerisco a tutti di leggerlo per passare lietamente un po' di tempo.

Tornando alla nostra piazza, Gautier edita nel 1833 (periodo del regno di Luigi Filippo, in Francia) un suo diario di viaggio: Voyage en Italie.
Iniziando dal nord del nostro paese, avrà avuto l'intenzione di giungere fino a Roma, Napoli ed oltre, ma il suo viaggio termina proprio a Firenze; probabilmente la lunga sosta a Venezia, per più di due mesi, gli avrà negato la possibilità proseguire più a sud l'esplorazione dell'Italia (faute d'argents?).
Firenze è ben documentata da Théophile nel XXIX e ultimo capitolo del suo diario, dove nella parte seconda i'oggetto è proprio la nostra piazza, ovvero la Piazza del Granduca, della quale dà una descrizione dettagliata, entusiata e pittorica, come il suo carattere e il suo talento sanno esprimere.
Del libro possiedo una copia di una vecchia edizione in francese e quindi vi dovrete accontentare di una mia traduzione qui allegata (nella quale ho aggiunto in coda le pagine originali per chi volesse leggerle in lingua). La mia traduzione è limitata alle pagine che dànno la descrizione commentata della piazza. Una cosa che soprende dell'Autore è la manifestazione di  un profondo senso critico che oggi si stenta a pensare che possa averlo un ventenne come era lui all'epoca del viaggio: un tempo maturavano prima.

Salterà il nostro incontro di mercoledì 13 maggio, magari con le mascherine ?

In attesa di poter tornare nella piazza che un altro scrittore (sconosciuto) ne colse all'alba "il risveglio della divina piazza col suo sublime popolo di statue", auguro a tutti buona lettura e buona giornata.

Massimo



E l'allegato di Massimo (traduzione e originale) lo trovate qua


Anche Eugenio ha qualcosa di raro e molto interessante sulla "Nostra Piazza"



"La nostra, si fa per dire, Piazza della Signoria nel 1935 ospitò uno spettacolo di prosa sul processo fatto a Girolamo Savonarola.

Fu una prova tecnologica notevole  per la radio di allora in quanto fu mandato in onda in diretta con grandi difficoltà visti i mezzi dell'epoca che non avevano il WiFi ma avevano bisogno di cavi che, dalla stanza di regia posta nel salone dei duecento, arrivava sotto il palco posto nella piazza stessa.

Vi allego alcune foto, più o meno riuscite, che ho trovato o meglio ritrovato in questi giorni in casa, non fatte da me vista la data.

Spero anch'io di rivedervi presto nella piazza"

Eugenio Stefani 





  

Non potevano certo mancare le sempre belle foto di Gianni "il giovane pensionato" da lui fatte durante la visita a Palazzo vecchio.








Infine un  RICORDO DI ADOLESCENZA di Paolo (Bufalini)

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