"Savonarola" da Eugenio Stefani |
Domani ci saremmo dovuti incontrare,
come al solito, in Piazza della Signoria. Sarebbe stata una bella giornata
avremmo fatto le nostre solite chiacchierate…
Invece siamo "chiusi in
casa". Per molti di noi, da quando sono scattate le restrizioni del
coronavirus, è una chiacchierata continua attraverso i gruppi whatsapp, Facebook e
simili. All'inizio circolavano soprattutto filmati e foto divertenti dopo un
po' questi sono quasi scomparsi perché a
forza d'inoltrare quelli di altri gruppi cominciavano a ripetersi. Da questo comunicare è chiaro il
bisogno di "socializzare" anche se non c'è
niente da dirsi. Ci mancano proprio i nostri incontri reali. La Nostra Piazza.
Abbiamo tanta voglia anche delle nostre stupidaggini ma dette uno di fronte
all'altro e speriamo senza mascherina…
Non a caso Massimo ha mandato
quest'Email sulla "Nostra Piazza" degli incontri
Domani, mercoledì 15 aprile, siamo costretti a saltare
in nostro incontro mensile in Piazza della Signoria, come già avvenuto per quello
precedente di mercoledì 18 marzo.
Così è a causa dell'epidemia di Coronavirus (COVID-19)
e ci dobbiamo privare di quella festa che ci facciamo vicendevolmente quando ci
ritroviamo (ricordate il motto sotto il titolo del nostro blog?...sarà che per
me quando ci vediamo è sempre una festa).
Ci manca anche la vista della piazza che sebbene ben
nota, non ci stanca mai, ma anzi, direi che l'amore per essa cresce di volta in
volta: quale privilegio disporre di una piazza come quella della Signoria!
Quanti turisti ce la invidiano e quanti scrittori la
rammentano nelle loro opere. Tra quelli del passato vorrei ricordare il
francese Théophile Gautier (1811-1872), noto romanziere dalla amena narrativa
quanto Alessandro Dumas, autore di tanti racconti e romanzi, anche di
ambientazione storica,
tra i quali
l'insuperabile Capitan Fracassa che suggerisco a tutti di leggerlo per passare
lietamente un po' di tempo.
Tornando alla nostra piazza, Gautier edita nel 1833
(periodo del regno di Luigi Filippo, in Francia) un suo diario di viaggio:
Voyage en Italie.
Iniziando dal nord del nostro paese, avrà avuto
l'intenzione di giungere fino a Roma, Napoli ed oltre, ma il suo viaggio
termina proprio a Firenze; probabilmente la lunga sosta a Venezia, per più di
due mesi, gli avrà negato la possibilità proseguire più a sud l'esplorazione
dell'Italia (faute d'argents?).
Firenze è ben documentata da Théophile nel XXIX e
ultimo capitolo del suo diario, dove nella parte seconda i'oggetto è proprio la
nostra piazza, ovvero la Piazza del Granduca, della quale dà una descrizione
dettagliata, entusiata e pittorica, come il suo carattere e il suo talento
sanno esprimere.
Del libro possiedo una copia di una vecchia edizione
in francese e quindi vi dovrete accontentare di una mia traduzione qui allegata
(nella quale ho aggiunto in coda le pagine originali per chi volesse leggerle
in lingua). La mia traduzione è limitata alle pagine che dànno la descrizione
commentata della piazza. Una cosa che soprende dell'Autore è la manifestazione
di un profondo senso critico che oggi si
stenta a pensare che possa averlo un ventenne come era lui all'epoca del
viaggio: un tempo maturavano prima.
Salterà il nostro incontro di mercoledì 13 maggio,
magari con le mascherine ?
In attesa di poter tornare nella piazza che un altro
scrittore (sconosciuto) ne colse all'alba "il risveglio della divina
piazza col suo sublime popolo di statue", auguro a tutti buona lettura e
buona giornata.
Massimo
E l'allegato di Massimo (traduzione e originale) lo trovate qua
Anche Eugenio ha qualcosa di raro e
molto interessante sulla "Nostra Piazza"
"La nostra, si fa per dire, Piazza della Signoria
nel 1935 ospitò uno spettacolo di prosa sul processo fatto a Girolamo
Savonarola.
Fu una prova tecnologica notevole per la radio di allora in quanto fu mandato
in onda in diretta con grandi difficoltà visti i mezzi dell'epoca che non
avevano il WiFi ma avevano bisogno di cavi che, dalla stanza di regia posta nel
salone dei duecento, arrivava sotto il palco posto nella piazza stessa.
Vi allego alcune foto, più o meno riuscite, che ho
trovato o meglio ritrovato in questi giorni in casa, non fatte da me vista la
data.
Spero anch'io di rivedervi presto nella piazza"
Eugenio Stefani
Non potevano certo mancare le
sempre belle foto di Gianni "il giovane pensionato" da lui fatte durante
la visita a Palazzo vecchio.
Infine un RICORDO DI ADOLESCENZA di Paolo (Bufalini)
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