Già altre volte abbiamo,
volentieri, parlato nel blog di "Passioni" una per tutte quella del nostro Mario e della
sua Passione cinquantennale per il modellismo.
Ci si potrebbe chiedere: che
c'entra con il Pignone o i pensionati ?
Sono convinto che
specialmente per un pensionato l'appassionarsi, l'interessarsi a qualcosa
"fa bene", ed è indice di buona salute non solo mentale.
E' importante curare le nostre
"Passioni" e condividerle ci aiuta a rafforzarle.
Massimo da questo punto di
vista è indubbiamente in buona salute.
Oltre a condividere con
noi la sua passione storico-artistica (del quale ne approfittiamo continuamente)
questa volta condivide il suo interesse per la rilegatura.
Massimo ci dice: "ho avuto per nonno un bravo artigiano,
Antonio Pinzauti, che
esercitava l'attività di rilegatore di libri e, va da
sé, anche restauratore di libri".
Ci invia un suo manuale
sulla rilegatura dei libri (secondo il metodo artigianale classico). Solita
qualità professionale e non manca un'introduzione storica.
Ringraziamo ancora una volta
Massimo.
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Carlo stimolato, dal post sulla rilegatura di Massimo, ha subito inviato quanto segue :
Anche io mi sono cimentato
nell’arte della rilegatura, e posso assicurarvi che è veramente realizzante.
Finalmente, dopo una lunga e ostinata tenacia nell’inseguire ogni settimana i
fascicoli della raccolta preferita, un giorno acquisisci l’ultimo e te li trovi tutti sul tavolo: decine e decine di
parti che, se le lasci così, prima o poi le troverai un po’ dappertutto, ogni
dove te le porti dietro per tentarne la lettura.
Ma la lettura di singole
dispense non è soddisfaciente come leggere le stesse cose su un vero libro.
E allora, non rimaneva che
passare alle vie di fatto.
Negli anni ’50, mio padre era un appassionato lettore della
“Domenica del Corriere”, ed io del “Vittorioso”.
Mio padre, ex Carabiniere e,
a quel tempo operaio alla Fiat, non ricordo come avesse imparato l’arte della
rilegatura. Si era costruito un telaietto, ed ogni anno si metteva li’ e, con
filo, colla (di farina) e cartoncino racimolato chissà dove, “rilegava” le sue
riviste ed i miei giornaletti ( che io mantenevo con cura perché sapevo di
essere un privilegiato fra i tanti miei
amici).
Io osservavo, a volte ci
provavo, ed intanto memorizzavo.
Così, qualche anno fa, alla
fine della raccolta “Firenze anni’50”, ovviamente Giunti editore, stanco di
vedere quei fascicoli scivolare continuamente qua e la’, decisi di tentare
l’avventura.
Costruii il semplice telaietto
(che conservo tuttora), procurai tutto il necessario, anche il robusto cartone
delle copertine, la carta fiorentina coi Gigli e la nappa per il dorso e
partii, un po’ incerto all’inizio, ma poi sempre più spedito, fino alla
conclusione. E poi, spesso, andavo allo scaffale e mi rigiravo in mano quel
volume con un certo senso di sodisfazione ed orgoglio per quella “creazione”.
Entrare così di brutto in
questo argomento, mi ha già stimolato per un secondo cimento.
Ho un’altra raccolta
sfascicolata. E’ la “Storia illustrata del 20° secolo”, anche questa,
“ovviamente”, Giunti Editore, che misi insieme acquistando i fascicoli alla
COOP, a Lire 1000 cadauno.
3 commenti:
Mentre inviavo il commento, mi è scaduta (?) la pagina web,così, nel dubbio che non sia partito, lo riedito, e scusate se dovessero apparirne due.
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Non vorrei essere invasivo e tedioso, ma vorrei riaffacciarmi un attimo per segnalare una errata corrige evidenziatami dal mio correttore di bozze (boo!): l’editore di “Firenze anni ‘50” era “ovviamente” Bonechi (che pubblicava quasi tutto ciò riguardante Firenze), e non Giunti.
Grazie
Carlo G.
Oltre a Massimo i'Pinzauti e a Carlo i'Greco,ho conosciuto al N.P. un altro appassionato
rilegatore di libri : Meini Franco.Lo chiamavamo "Meinone"perchè era alto e grosso,per distinguerlo dal Meini Gianni nostro attuale compagno di piazza la cui statura si differenziava abbastanza. Il "Meinone"lavorava presso i Co/Al ed assieme al Sandrelli
compilava e gestiva le distinte generali del prodotto. Siamo negli anni 1963....!!!
Oltre che rilegare libri aveva un altra passione: Realizzare cornici.
Molti colleghi erano suoi clienti, compreso me stesso.Lo pagavamo con un caffè alle macchinette oltre alle spese per il materiale.
Durante l'ultimo incontro alle Oblate,Massimo ci ha portato alcuni libri da lui rilegati.
Sembrano libri acquistati in libreria poche ore prima. Bravo!!
Carlo....aspettiamo un tuo libro!
Gigi
Il prototipo che ho fatto pesa almeno 3 kg: non è proprio un tascabile della BUR.
Ciao
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