venerdì 28 agosto 2015

Piccole cose ….



Quando per caso mi capita tra le mani un oggetto che usavo spesso al Pignone sento un "qualcosa".  Sono le piccole cose quotidiane di quei tempi che più mi colpiscono. Tendo forse un po' troppo a pensare al passato e cerco di trattenere questi sentimenti.
Da quando sono in pensione ho cambiato sostanzialmente certi comportamenti, al Pignone ero  piuttosto chiuso e poco socievole. Forse era perché lì un tipo di socialità era quasi imposta dai contatti di lavoro. Andando in pensione questa è sparita improvvisamente. Quello che apprezzo dai nostri incontri, oltre al ricordare, è proprio la Socialità. Si parla di tutto, si fanno cose  assieme, e  soprattutto si scoprono nuovi amici e questo è quello che più mi piace dei nostri incontri. 
 A proposito mercoledì prossimo 2 Settembre andremo al Forte di Belvedere per la mostra HUMAN (di Antony Gormley). Ingresso gratuito. Info sulle nostre pagine: prossimi incontri


2 commenti:

Carlo Greco ha detto...

Caro Mauro,
come ti capisco a proposito di quel “qualcosa” che provi difronte a rimembranze “pignonare”. Succede anche a me quando apro quello sportello dell’armadio dove conservo gelosamente e con nostalgia, i miei cimeli di quel tempo.
E’ una piccola miniera che risveglia il mio orgoglio per l’impegno in ambito Nuovo Pignone.
Eravamo giovani e pieni di energie che, nell’ambito di certi uffici, difficilmente potevano essere esternate.
Forse era il tuo caso.
Se tu avessi avuto la fortuna di lavorare in altri servizi, come ho avuto io la fortuna, forse saresti stato anche tu aperto e socievole. Insomma, dipendeva dall’ ambiente e da chi ci trovavi, se la tua personalità non subiva limitazioni.
Nel “canneto” e nei “pollai” eravamo una banda molto affiatata, ed il tipo di incarico che svolgevamo non limitava la nostra personalità. Il pesante impegno (“un si pole miha continuare con questo ritmo sotenuto….” diceva ogni tanto Gigi) lo affrontavamo coscientemente, ma appena c’era una pausa ecco lì che ci concedevamo del relax che ci rinnovava la carica per riprendere il lavoro.
Ed è quello spirito e SOCIALITA’ che, come avrai certamente notato, si ritrova immutata ai nostri incontri, fra quanti di noi lavoravano nella stesso ambito, e che ora ha contagiato anche te.
Ed è quella che ci fa ancora sentire giovani nello spirito, alla faccia dei molti lustri lasciati alle nostre spalle.
Carlo

Gigi Mina ha detto...

Sono tornato dalle vacanze (un pò lungotte) e ho aperto subito il blog. Ho trovato molte notizie interessanti e piacevoli come l'ultimo ritrovamento cartaceo di Mauro che ci fà ritornare addietro nel tempo.Condivido in pieno il commento di Carlo: La Div/Tuco ,dove io e Carlo eravamo dei componenti, era nell'insieme un gruppo di persone socievoli,allegre e a volte mattacchione. Eravamo riusciti a immedesimarsi in noi (nei limiti delle posizioni che essi ricoprivano) anche i nostri diretti superiori. Lavoravamo con serietà ma con spirito sereno e collaborativo ed i risultati gli conoscete tutti. Logicamente vi erano le eccezzioni (vanno bene le doppie??') ma queste erano un buon argomento per "sprigionare" la nostra allegra fantasia come ricordato più volte nei nostri giornalini.
Il tempo passa ma la nostalgia di quei tempi NO............
Gigi