Segue la recensione che Massimo
ha preparato per noi:
Come nostro solito: visita programmata, visita eseguita puntualmente. Giornata primaverile, adatta agli incontri.
Per l'occasione ci siamo
radunati in Piazza Santa Croce per il doveroso caffè iniziale presso
Finisterre, quindi trasferimento, percorrendo Borgo Santa Croce , in via dei
Benci dove ha sede il Museo fondato da Horne in quel palazzo, già degli Alberti
di Catenaia, poi acquistato alla fine del Quattrocento dai Corsi che lo
rimodernarono nello stile rinascimentale e quindi acquistato dal collezionista
inglese il quale, liquidati i possedimenti londinesi, si trasferì a Firenze, da
lui già conosciuta nel suo viaggio in Italia negli anni 80 del XIX secolo.
Per quanto concerne il Museo
niente di nuovo rispetto alla precedente visita eseguita il 27 novembre del
2018, il cui post lo trovate al link seguente:
https://quellidelpignone.blogspot.com/2018/12/incontro-del-27-dicembre-2018-visita.html
dove è anche il link al filmato fatto in quell'occasione dal nostro regista Mauro Cocchi.
In effetti una novità l'abbiamo avuta: assenza completa dei "totem" con la descrizione delle opere esposte, però ci hanno detto che on-line nel sito del museo c'è la guida virtuale; il problema è che all'interno del museo non si capta nessun segnale e, per giunta, non avevo con me il libro-catalogo edito da Polistampa (Foto 1) veramente illustrativo.
Meglio è andata per la
seconda parte della visita, quella alla Casa del Vasari, situata in uno dei
Palazzi Spinelli, quello al civico 8 di Borgo Santa Croce. Dopo la visita di
quasi cinque anni or sono, ho avuto modo di scrivere sull'argomento una delle
mie guide dal titolo "La Casa di Giorgio Vasari a Firenze" che si
trova nel nostro blog, scaricabile in pdf, dalla sezione "Le guide di
Massimo".
Proprio seguendo passo, passo, questa mia guida ho espletato la illustrazione di questa casa già prima di lasciare il Museo (Foto 2), per quanto concerne la parte introduttiva. Ricordiamo che di questa dimora, dove il Vasari spirò nel giugno del 1574, oggi rimane intatta la Stanza grande, completamente affrescata da lui dal 1571 ca. con l'apoteosi dell'Arte del Disegno, dalla quale discendono tutte le Arti figurative: Pittura, Scultura, Architettura, oltre raccontare, tramite due episodi narrati pittoricamente, le origini della pittura dai due maestri dell'antica Grecia: Apelle e Zeusi rammentati dagli scritti antichi e trascritti da Plinio il Vecchio.
Foto 2 |
Foto 3 |
Purtroppo devo lamentare che
c'è stata la presenza di un paio di partecipanti dal comportamento non conforme
a queste nostre visite culturali: il loro pressoché incessante parlottare tra
loro ha recato non poco disturbo a quanti erano attenti alla mia illustrazione
del Museo, ed anche a me, costringendomi a parlare in tono di voce più alto.
Ringraziamo Massimo per tutto quello che fa per Quelli del Pignone e anche per la sua pazienza.
1 commento:
La scomparsa dei totem esplicativi nel museo Horne e/o i depliant esplicativi presenti nelle sale,si deve alle misure anti-Covid per evitare la diffusione del virus attraverso il contatto con i supporti cartacei. Oggi, con la scusa del sito on-line del catalogo del museo, non sono stati più ripristinati.
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