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Foto 1 |
Ecco la recensione della visita di Massimo (Pinzauti) che ringraziamo per il suo continuo e molto apprezzato contributo :
Come da programma, ci siamo
trovati alle 8.30 presso la biglietteria di Palazzo Pitti per l'acquisto del
biglietto d'ingresso al Palazzo. Il gruppetto dei partecipanti era ben esiguo:
quattro in tutto come si vede dalla foto di gruppo (Foto 1), per la quale è stato sufficiente un
"selfie" !
Quattro partecipanti non è,
però, il record delle assenze, che per il momento è mantenuto dalla gita
"Lucca-2" di giovedì 28 aprile 2022; quella volta, oltre a me c'erano
soltanto Anchise (Carboni) e Stefano
(Mantellassi).
La Galleria d'Arte Moderna è
situata al 2° piano del Palazzo Pitti e fu istituita negli anni 60 del XIX
secolo; molte sono le sale che la compongono, alcune delle quali disposte in
"fuga" come mostra la Foto 2.
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Foto 2 |
Tale galleria raccoglie una
notevole quantità di quadri, oltre ad alcune sculture, di artisti dal tempo del
Neoclassicismo (più o meno post napoleonico) fin quasi ai primi anni del XX
secolo e molti sono i generi che contiene, dal neoclassico del Bezzuoli e
simili, ai macchiaioli come Fattori, Borrani, Cabianca; pitture paesaggistiche,
ma anche di genere, di vedute e scorci urbani oltre che campestri (Signorini,
Fontanesi, Lega, ecc.), battaglie del nostro Risorgimento, nonché quadri di
soggetto "storico" come L'entrata di Calco VIII a Firenze di Giuseppe
Bezzuoli oppure La Battaglia di Legnano di Amos Cassioli.
Notevole è anche la quantità
dei ritratti presenti in questa Galleria, molti di personaggi celebri
dell'epoca o nobili, dipinti da celebri pennelli come Corcos, Ussi, Gordigiani,
giusto per rammentarne qualcuno (se ne percepisce la mole nella precedente Foto
2) e, da qualche tempo, anche autoritratti di artisti dell'epoca.
Anche questa Galleria è
soggetta a nuove acquisizioni (giusto oggi La News Letter degli Uffizi ha
annunciato l'acquisto di 11 nuovi quadri
per il Galleria Arte Moderna: acronimo GAM) e a qualche riorganizzazione delle
opere esposte: ciò ha consentito la fruibilità di altre tele e sculture che
erano ancora nascoste nei depositi; giusto due esempi di pitture viste per la
prima volta sono le seguenti: Un cane che salva un bambino empolese dalle acque
dell'Arno (1867 ca.) di Carlo Ademollo (1824-1911) mostrato in Foto 3 e Il
dispaccio del 9 gennaio 1878 (data della morte di Vittorio Emanuele II) di
Odoardo Borrani (1833-1905) in Foto 4.
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Foto 3 |
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Foto 4 |
Una pecca, purtroppo, ancora
esistente in questa Galleria è la mancanza di un sistema di didascalie, sul
tipo degli Uffizi, per l'esplicazione dei dipinti; ancora sono apposti alle
cornici dei quadri quei cartellini dorati che sono illeggibili, quando i dipinti
sono esposti nell'alto delle pareti.
Infine un altro difetto che
possiamo esprimere è la dispersione delle opere di uno stesso autore in più
sale, spesso anche distanti tra loro; ciò è dovuto principalmente al concetto di mantenere le opere provenienti
dai lasciti fatti alla galleria da ciascun donatore in una sua specifica sala
intitolata al nome del donatore stesso. Un esempio per tutti: consideriamo il
noto pittore Giovanni Fattori a cui è dedicata una ampia sala (Foto 5); essa
non raccoglie l'intera opera presente in Galleria di quest'artista, perché
passando per le sale dei "donatori" possiamo trovare altre sue opere
che facevano parte delle diverse collezioni private.
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Foto 5 |
Peccato che la giornata fosse
piuttosto nuvolosa, togliendo un po' di smalto alle belle vedute della città e
del Giardino di Boboli che si possono ammirare dalle finestre del secondo piano
del palazzo, locato ad una notevole altezza (la facciata è alta circa 32
metri).
Vorrei concludere con una
esortazione a visitare questa Galleria d'Arte Moderna: merita veramente di
essere vista.
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Massimo ci dona anche un'altra delle sue Guide:
Si tratta dell'illustrazione di un castello della Val di Sole, in Trentino: Castel Caldès.
Questo castello fa parte del polo museale di stato denominato "Castello del Buonconsiglio - Monumenti e collezioni provinciali" che comprende, oltre al Castello del Buonconsiglio di Trento, altri quattro castelli: Castel Beseno (Valle Lagarina), Castello di Stenico (Valli Giudicarie), Castel Thun (Val di Non) e, appunto, Castel Caldès in Val di Sole.
Massimo ha realizzato anche un bel filmato della sua visita
che trovate qua