venerdì 13 gennaio 2023

Incontro di "Quelli del Pignone" di mercoledì 11 gennaio: Visita al Laboratorio dell'Accademia Bartolomeo Cristofori

 


Primo incontro ufficiale dell'anno. Caffè al Bar di Viale Aleardi. Barista loquace e  insistente a farci pranzare da lui.

La visita all'Accademia. Seguono le mie impressioni il bel filmato di Mauro Cocchi rende molto bene la visita. Luogo suggestivo di "umili origini", ben arredato da mani femminili.

Colpisce all'ingresso  un'oggetto strano: un "pianoforte double face" (due tastiere frontali) con integrata un'arpa e sonagliera.


Devo ammettere che ero un po' scettico quando la nostra guida ha affermato che il fortepiano era stato inventato a Firenze dal cembalaro Bartolomeo Cristofori che lavorava per la famiglia Medici. Pare sia stato proprio uno di principali attori per la diffusione del futuro pianoforte.

I costruttori dei primi pianoforte storici (o forte piano) si erano sbizzarriti nel cercare soluzioni originali. La parte museale della visita permette di vederne diverse.

Molti i problemi tecnici come quello della struttura in legno che doveva reggere lo sforzo di quasi un centinaio di corde metalliche molto tese . In legno e quindi sensibile all'umidità e alla temperatura senza deformarsi (per mantenre l'accordatura).

Il laboratorio di restauro stupisce sia per la complessità dell'attività in se ma soprattutto per la modalità di lavoro "certosina" che oggi  pare impensabile.

Un esempio: la cura per ogni martelletto da riparare richiede, a seconda del metodo originale, la scarnificazione di un piccolo pezzo di pelle specifico di animale da incollare a diversi strati sovrapposti utilizzando il metodo antico d'incollaggio. 
Un'attività, una cultura, da tutelare e conservare.


Come "acustico" al Pignone ho trovato, sostituendo la parola suono a rumore,  diverse analogie con questi strumenti musicali ad esempio: sorgente di energia sonora- via di propagazione - e superficie di emissione.Una visita molto interessante da diversi punti di vista e che stimola considerazioni sociologiche, tecniche, culturali.
Qua trovate il bel filmato del nostro Regista che ringraziamo.

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Seguono le foto di Gianni il "giovane pensionato" a NY: 





    “N.Y. è anche questa: Mi ha rattristato molto vedere così tante persone che vivono per strada, ai margini della società!!!!!!!!! Tutte persone che definirei GLI INVISIBILI,  Gianni Meini”

 


 

 

 


3 commenti:

carlo greco ha detto...

Gianni,
foto-testimonianza di questi tempi, le tue.
E dalle nostre parti il problema non è molto diverso. E, poveretti, sono ben visibili
Ciao, a presto.
Carlo

carlo greco ha detto...

Come mio solito, mi sono perso una fra le più interessanti visite Pignonare (soprattutto per la complessità tecnica dei vari meccanismi di quei pianoforti). Complimenti a Eugenio per averla suggerita.
Molto esplicativo il filmato (complimenti, Mauro Co.), ma anche le chiare ed esaurienti spiegazioni delle gentili artigiane (Antonella e colleghe) . Mi è sembrato di essere li’, col folto e curioso gruppo di amici. Mauro Ca. più di tutti che ha fatto tosto apparire un frequenzimetro per verificare la frequenza delle corde. (Questo mi fa ricordare quando al NP si era all'inizio della produzione di turbine a vapore e il reparto non aveva ancora un frequenzimetro in dotazione. Allora, l’Ing. Paolo S.- valente suonatore di piano e d’organo- riusciva stimare il campo di vibrazione di una paletta di BP dandole un colpetto alla sua estremità).
Firenze dimostra una volta di più che, da sempre, l’artigianato è nel suo DNA. L’ambiente di lavoro? Anche un sottoscala va bene per estrinsecare un talento naturale, unito alla passione per il lavoro; vedi quell'angolino di laboratorio con sul tavolino (manca solo la tovaglia a quadri) allineato lo stretto necessario per non allontanarsi dal lavoro in corso, verosimilmente anche notturno. Mi è venuto da sorridere e stimare ancor più il personale coinvolto.
Ciao,
a dopo

p.s. anche tu, Stefano B., ti sei persa una ghiotta occasione….

Gigi Mina ha detto...

Visita più che interessante e luogo fino ad oggi sconosciuto.Un grazie a Eugenio Stefani
che ci ha fatto conoscere quanto di bello esiste nella nostra Firenze anche al di fuori dei flussi turistici. Il filmato del nostro regista "principe",dice tutto...anzi mostra tutto.
Le tre signore addette ai lavori ...competenti e gentili.Quella morettina del laboratorio,
quando sono andato a ringraziarla, mi ha detto che è stato un piacere dialogare con noi e rispondere alle domande "sensate" che le venivano fatte sia sulla tecnica del lavoro che sui materiali.RIPORTO A TUTTI I PARTECIPANTI QUANTO MI HA DETTO.
Saluti a tutti....il gruppo si conferma sempre più attivo nel tempo
By...Gigi