martedì 21 maggio 2019

In p.za della Repubblica! In che anno saremo?

5 commenti:

carlo greco ha detto...

Se non ci sono trucchi fotografici, siamo negli anni (come passa il tempo!)'50. Intorno a P.za Repubblica? Boh.
Ciao

Anonimo ha detto...

Sì è piazza della Repubblica. Il "pula" dà le spalle a Via degli Speziali.
Quella pedana per supportare il vigile urbano me la ricordo anch'io. Un'altra era in piazza della Libertà, lato Parterre.
Massimo Pinzauti

Anonimo ha detto...

Gli indizi sono: (1) Regali in pedana come usava per Befana (2) Topolino A in commercio da metà 1936 (3)Striscione che reclamizza la partita Fiorentina-Lazio (4) denominazione "Berta" dello stadio
L'indiizo 3 è secondo me determinante. Facciamo dunque un ragionamento. Lo stadio fu inaugurato a Settembre 31 e mantenne la denominazione Berta fino alla caduta del fascismo. Nel periodo '31-'45, spulciando gli annali si trova che Fiorentina Lazio fu giocata a gennaio nel '36 (ma ancora non c'era la Topolino), nel '38 (il 2 gennaio) e nel '41 (il 12 gennaio).
Le date possibili per la fotografia sono dunque 6/1/38 e 6/1/41. Siccome ritengo improbabile che in tempo di guerra venisse festeggiata l'Epifania con regali ai vigili, opterei per esclusione per la data del 6/1/38. L'unico dubbio sta nel fatto che la partita Fiorentina Lazio sarebbe stata già giocata 4 giorni prima, ma la presenza dello striscione potrebbe essere comunque giustificata da un ritardo nella rimozione dovuto al periodo festivo.
ciao
Vincenzo Toscano

Gigi mina ha detto...

Leggendo il commento di Vincenzo per quanto riguarda le 2 date vi dico:

6/1/38 Nascevo tra 7 mesi e 16 giorni-

6/1/41 -Ero nato ma la 'mi mamma un mi mandava fuori da solo.

Saluti a tutti e buona ricerca
Gigi

Anonimo ha detto...

Vincenzo,
anch'io ho pensato che la foto fosse di prima della guerra e la tua attenta analisi me lo conferma.
La data poterebbe anche essere il 6 gennaio del '41, con annuncio anticipato per la partita del 12, facendo la considerazione seguente:
l'Italia entrò in guerra nel giugno del '40, quando i Tedeschi marciavano già sotto l'arco di trionfo di Parigi e ciò può farci pensare che per metà anno ancora ci fosse uno stato di ottimismo per la "vittoria fulminea" che avrebbe concluso il conflitto in pochi mesi. Voglio dire che per i primi mesi del conflitto, a parte i richiamati al fronte, la vita era ancora "normale".
Massimo Pinzauti