Solito incontro solito
piacere di chiacchierare su tutto. "All'unanimità" per il caffè abbiamo
scelto le Giubbe Rosse. Abbiamo avuto anche il piacere della partecipazione della
simpatica moglie di Fulvio. Colgo l'occasione per
ricordare che mogli, amici sono sempre i benvenuti.
Argomento preferito della
mattinata: Pitti Immagine. Premetto che questo tipo di eventi mi sono fortemente sgradevoli
e aggiungo che abitando vicino alla Fortezza ogni evento di questo tipo rende
la vita ancora più complicata, soprattutto aggiunto ai lavori per la tranvia. Andando
all'incontro ho assistito allo sciamare di un torrente globalizzato di esseri insoliti, e tra loro molto diversi. La cosa
che più colpiva e il loro abbigliamento. Prevaleva la bizzarria su quello che
potrebbe essere chiamato buon gusto. Si capisce che essendo incapaci di vestirsi
di buon gusto, anche in modo originale, preferiscono il modo provocatorio per cercare
di farsi notare ma essendo in tanti in abiti stravaganti …(un po' mi ricordavano
certi "artisti moderni").
Capisco che portino soldi a Firenze e che intorno a loro ne girino molti, ma non riesco a capire
di quale altra utilità sia questo tipo di gente. Chiaramente è un mio limite, mi infastidisce quell' ambiente, la
loro ambizione la loro smania di notorietà a tutti i costi. In questo momento
poi che devo spostare l'auto e so che non ci riuscirò perché da 4 giorni gli
hanno riservato una piazza e una strada potrei .…
****************************
Mercoledi prossimo 20 Giugno
ci troviamo al Bar delle Oblate alle ore 10,00
4 commenti:
Come sempre mattinata piacevole.Oltre a Pitti Uomo non sono mancanti ricordi piacevoli
di quando eravamo a "produrre".
Il caffè alle Giubbe Rosse è tranquillo per lo spazio e la non affluenza di clienti.
Sentiamo un pò la mancanza di "casino" che eravamo abituati a fare. Siamo ragazzi!!!
Gigi
Io ribadisco che alle Giubbe Rosse stiamo sicuramente più comodi, ma la qualità del caffè lascia a desiderare.
Massimo Pinzauti
Caro Mauro,
comprendo perfettamente il tuo disappunto, dal momento che fino al maggio del 2001 anch'io abitavo nei pressi della Fortezza (in via Enrico Poggi) e ad ogni evento la zona mi diventava invivibile.
Per quanto riguarda i "modelli" che abbiamo incontrato qua e là per via, mi trovi anche qui allineato al tuo commento; oggi, ma ormai da troppo tempo, la mancanza di talento viene supplita da ciò che può fare scalpore, attrazione. Lo vediamo anche nella "musica": un esercito di sedicenti cantanti, anche nei complessi, che senza microfoni e amplificatori non li sentiresti nemmeno col tuo orecchio sulla loro bocca, tutti uguali, senza motivi, privi d'interpretazione, solo buriana, devono riempire lo spazio, un tempo pervaso dall'artistico canto, con luci, fumogeni ed effetti speciali.
Massimo Pinzauti
...ed il discorso si estende, naturalmente ed ovviamente, agli architetti che non sanno più quale obbrobrio eseguire per farsi notare; e che si fanno notare anche prima di "eseguire" (vedi il "panchetto").
Gli pseudo cantanti e musicisti: altro disastro!: nessuna melodia e tanto rumore; sono così aritmici o amelodici che a me sembra che leggano il giornale o la lista della spesa, piuttosto che "cantare".
Posta un commento