sabato 12 maggio 2018

Il Nostro Pignone





A seguito delle note vicende del Pignone diversi amici ed ex-colleghi hanno sentito quasi il dovere di darsi da fare per conservare la memoria della nostra Storica Azienda.
Ne parliamo soprattutto durante gli incontri di Quelli del Pignone al bar delle Oblate. Abbiamo lanciato diverse iniziative. Tra queste c'è la raccolta delle opere realizzate dal Pignone ancora in circolazione. Osservando con un po' di attenzione a Firenze si possono trovare diversi "Prodotti Pignone". Un ottimo esempio in questo senso è quello realizzato da Massimo. Quante volte ci siamo passati sopra senza vederli….
Approfitto per rivolgermi ai molti ex colleghi che ci seguono via facebook. Anche se non possono partecipare agli incontri sono caldamente invitati tramite il nostro Blog  a collaborare anche loro. Potete lasciare commenti, suggerimenti, inviare materiale, e iscrivervi a Quelli del Pignone. Siete veramente i Benvenuti.

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Prossimo incontro Mercoledi 16 Maggio alle ore 9,30 in Piazza della Signoria.

3 commenti:

Gigi Mina ha detto...

Massimo: sei una forza del gruppo.Il tuo documento sui tombini fusi,prodotti dal Pignone
in anni passati è molto interessante. Quello che più mi ha colpito è la storia cronologica delle compagnie telefoniche che conoscevo molto sommariamente.Un documento che arricchisce (almeno per me) la nostra cultura.Molte volte ho "pestato" i tombini con la scritta SIPTEL
ma non avevo mai notato la scritta Pignone. Adesso ci farò attenzione.

Gigi

carlo greco ha detto...

Massimo, mi complimento con te, non solo per la tua cultura e chiarezza espositiva che riescono a rendere interessante qualsiasi argomento (persino le ghise), ma anche per la tua certosina pazienza nel battere (nel senso di esplorare) palmo a palmo il dedalo di marciapiedi (non proprio lindi) della città.
Hai aggiunto un altro bel tassello alla memoria storiografica della ns ex azienda.

Anonimo ha detto...

Gigi, Carlo,
Altro non posso dirvi che grazie ancora una volta per il vostro consenso alle mie " fatiche ".
Massimo Pinzauti