Dieci anni fa Pierluigi
Ferrara ci lasciava. Alcuni di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo sentono
il bisogno si ricordare questa Persona che tanto ha contribuito a far crescere
il Pignone. Bisogno ancora più forte proprio adesso che sta scomparendo il nome
del Pignone ricordare lui che per molti è il simbolo del Pignone è un po' ricordare il Pignone.
Pierluigi non solo è stato un
"Grande Tecnico" ma anche una Grande Persona.
Così abbiamo pensato di
chiedere a chi lo conosceva di scrivere qualcosa su Pierluigi per farlo conoscere a chi non
lo ha conosciuto e per lasciare una memoria per quelli che verranno.
Questa è quanto ha scritto il
nostro Gigi.
Sono 10 anni che Pierluigi Ferrara ci ha lasciato.Mi
sembra doveroso ricordare colui che ha fatto grande il Nuovo Pignone
Entrato a far parte della società come ingegnere
neolaureato ha subito dimostrato le sue grandi capacità tecniche e gestionali
fino ad arrivare al vertice della società.
Il Nuovo Pignone, perchè così dobbiamo continuare a
chiamarlo,è famoso in tutto il mondo per i suoi prodotti e questo lo dobbiamo
proprio a Pierluigi Ferrara e se permettete : anche se in parte molto modesta,pure noi abbiamo contribuito a tutto questo
,ognuno con i propri compiti e capacità.
Io ho scritto a suo tempo (ed inserito nel blog) i
rapporti che ho avuto con Pierluigi Ferrara.
Se qualcuno ha da raccontare una sua storia a lui legata: lo faccia e la inserisca nel blog.
Penso che lui sarebbe felice nel vedere che i suoi ex
"colleghi"lo ricordano con piacere.
Gigi
Seguono i ricordi dei colleghi
Carlo Greco :
Lo incontravo svariate volte, alcune personalmente, molte altre quando ero alla gestione commesse, quando la sua presenza diventava indispensabile per fronteggiare quel Cliente che riteneva di contestare o obiettare su questioni tecniche che solo PLF poteva dirimere con la sua autorità ed il suo prestigio. A volte, dopo avere chiarito col Cliente, uscendo e sorridendo, faceva un occhiolino d’intesa a me ed agli altri colleghi presenti.
E così io, dentro di me, rivolgevo al Cliente un bel: tiè, tiè, beccati questo!
E posso anche testimoniare che primarie Ingegnerie Tedesche, per le quali molto spesso lavoravo, non solo lo apprezzavano moltissimo come Ingegnere, ma ne vantavano e praticavano, ricambiate, la sua amicizia personale.
La sua pacatezza nel conversare, sempre accompagnata da quel sorriso rassicurante, mettevano a proprio agio gli interlocutori e disarmavano i velleitari.
Daniele Gironi:
Ricordo con estremo piacere che una mattina, recandomi al lavoro in bus, scorsi Pierluigi Ferrara in una Ford Fiesta che mi guardava: mi sorrise e mi invitò a salire con lui, e così feci. Scambiammo chiacchiere, e mi resi conto che lui amava conoscere al meglio i sui tecnici. Capii che era profondamente amante del suo lavoro e ciò non è cosa da tutti; aveva straordinarie doti di comunicazione, oltre a grandissime competenze in materia.
Una delle figure più encomiabili.
Franco Sbolci:
Anch'io ho avuto occasione piu' volte di avere contatti con l'ingegner Ferrara.
Durante la preparazione dell'impianto di prova della Norsk Hidro ( il compressore a 700 atm.) e durante la progettazione e la costruzione delle stazioni di pompaggio e reiniezione di Hassi R' Mel via via che sorgevano problemi.
Dava sicurezza e metteva a proprio agio.
Credo che sia stato la fortuna del Nuovo Pignone perche' tutte le decine e decine di impianti che abbiamo fornito in tutto il mondo sono dovute alla qualita' dei compressori centrifughi che ci facevano vincere le gare di fornitura.
C'e' veramente da rimpiangerlo.
Questo è il mio ricordo di Pierluigi:
Appena assunto al Pignone fui
addetto alla gestione del rumore delle nostre macchine. Dopo un po' nacque
l'esigenza di avere una interfaccia per ogni prodotto. Arrivato al prodotto
compressori centrifughi dovetti parlare con lui per farmi dire con chi dei suoi
dovevo parlare per "il rumore". Lui senza indugio mi disse che la
persona era lui stesso. Rimasi perplesso perché era facile immaginare le
difficoltà di coinvolgerlo nei miei "piccoli" problemi di acustica,
d'altra parte c'erano anche dei vantaggi. Fu così che insieme demolimmo tra
l'altro diverse bufale esistenti riguardo al rumore dei compressori centrifughi.
Una quindicina d'anni dopo,
quando divenuto responsabile dell'ambiente e sicurezza; ebbi modo di lavorare
diverse volte con Pierluigi. Questa volta gli argomenti dei nostri incontri
erano raramente tecnici e sentivo che entrambi rimpiangevamo quando ci
"divertivamo" discutendo di problemi di rumore. Ricordo bene una
volta che Pierluigi era particolarmente infastidito da un'intervista di RAI3
prevista nel pomeriggio ci mettemmo a ricordare
"i vecchi tempi".
Mauro CappelliSeguono i ricordi dei colleghi
Carlo Greco :
Lo incontravo svariate volte, alcune personalmente, molte altre quando ero alla gestione commesse, quando la sua presenza diventava indispensabile per fronteggiare quel Cliente che riteneva di contestare o obiettare su questioni tecniche che solo PLF poteva dirimere con la sua autorità ed il suo prestigio. A volte, dopo avere chiarito col Cliente, uscendo e sorridendo, faceva un occhiolino d’intesa a me ed agli altri colleghi presenti.
E così io, dentro di me, rivolgevo al Cliente un bel: tiè, tiè, beccati questo!
E posso anche testimoniare che primarie Ingegnerie Tedesche, per le quali molto spesso lavoravo, non solo lo apprezzavano moltissimo come Ingegnere, ma ne vantavano e praticavano, ricambiate, la sua amicizia personale.
La sua pacatezza nel conversare, sempre accompagnata da quel sorriso rassicurante, mettevano a proprio agio gli interlocutori e disarmavano i velleitari.
Daniele Gironi:
Ricordo con estremo piacere che una mattina, recandomi al lavoro in bus, scorsi Pierluigi Ferrara in una Ford Fiesta che mi guardava: mi sorrise e mi invitò a salire con lui, e così feci. Scambiammo chiacchiere, e mi resi conto che lui amava conoscere al meglio i sui tecnici. Capii che era profondamente amante del suo lavoro e ciò non è cosa da tutti; aveva straordinarie doti di comunicazione, oltre a grandissime competenze in materia.
Una delle figure più encomiabili.
Franco Sbolci:
Anch'io ho avuto occasione piu' volte di avere contatti con l'ingegner Ferrara.
Durante la preparazione dell'impianto di prova della Norsk Hidro ( il compressore a 700 atm.) e durante la progettazione e la costruzione delle stazioni di pompaggio e reiniezione di Hassi R' Mel via via che sorgevano problemi.
Dava sicurezza e metteva a proprio agio.
Credo che sia stato la fortuna del Nuovo Pignone perche' tutte le decine e decine di impianti che abbiamo fornito in tutto il mondo sono dovute alla qualita' dei compressori centrifughi che ci facevano vincere le gare di fornitura.
C'e' veramente da rimpiangerlo.
Ricordo che qualche tempo fa abbiamo già
fatto una cosa simile lo trovate sul blog, scrivete e raccoglieremo i commenti e i documenti insieme ..
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Massimo, per nostra fortuna,
continua sfornare guide dopo la visita a Lucca ci è ritornato da solo dice: per
visitare le pinacoteche. Ho provato un grande entusiasmo per il Museo di Villa
Guinigi, dove ho fatto molte foto. In un primo momento pensavo di fare un
semplice photo-book, cioè una raccolta di foto con le didascalie, ma poi ho optato
per uno dei miei rapporti di visita.
Solito giudizio personale
sulla guida : Ricca, perfetta non ne dubitavo. Massimo Grazie ancora da Quelli
del Pignone.
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Mercoledi 29 Novembre Visita
Mostra Il Cinquecento a Firenze (Palazzo Strozzi)
Mercoledi 29 Novembre ci
troviamo NB alle ore 15,30 in Piazza
Strozzi in fronte al Palazzo per la visita alla Mostra.
Costo del biglietto d'ingresso
intero 12 €, ridotto 9,5 €
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Preannuncio del Pranzo di
Natale 2017 Mercoledi 13 Dicembre. Presso il Circolo La Rinascente (Via del
Ponte a Iozzi Cascine del Riccio FI)
(stesso dello scorso anno). Occorre confermare la partecipazione ….possono
partecipare anche mogli, mariti, amici ecc. A breve ulteriori dettagli.
4 commenti:
Lo incontravo svariate volte, alcune personalmente, molte altre quando ero alla gestione commesse, quando la sua presenza diventava indispensabile per fronteggiare quel Cliente che riteneva di contestare o obiettare su questioni tecniche che solo PLF poteva dirimere con la sua autorità ed il suo prestigio. A volte, dopo avere chiarito col Cliente, uscendo e sorridendo, faceva un occhiolino d’intesa a me ed agli altri colleghi presenti.
E così io, dentro di me, rivolgevo al Cliente un bel: tiè, tiè, beccati questo!
E posso anche testimoniare che primarie Ingegnerie Tedesche, per le quali molto spesso lavoravo, non solo lo apprezzavano moltissimo come Ingegnere, ma ne vantavano e praticavano, ricambiate, la sua amicizia personale.
La sua pacatezza nel conversare, sempre accompagnata da quel sorriso rassicurante, mettevano a proprio agio gli interlocutori e disarmavano i velleitari.
Ricordo con estremo piacere che una mattina, recandomi al lavoro in bus, scorsi Pierluigi Ferrara in una Ford Fiesta che mi guardava: mi sorrise e mi invitò a salire con lui, e così feci. Scambiammo chiacchiere, e mi resi conto che lui amava conoscere al meglio i sui tecnici. Capii che era profondamente amante del suo lavoro e ciò non è cosa da tutti; aveva straordinarie doti di comunicazione, oltre a grandissime competenze in materia.
Una delle figure più encomiabili.
Anch'io ho avuto occasione piu' volte di avere contatti con l'ingegner Ferrara.
Durante la preparazione dell'impianto di prova della Norsk Hidro ( il compressore a 700 atm.) e durante la progettazione e la costruzione delle stazioni di pompaggio e reiniezione di Hassi R' Mel via via che sorgevano problemi.
Dava sicurezza e metteva a proprio agio.
Credo che sia stato la fortuna del Nuovo Pignone perche' tutte le decine e decine di impianti che abbiamo fornito in tutto il mondo sono dovute alla qualita' dei compressori
centrifughi che ci facevano vincere le gare di fornitura.
C'e' veramente da rimpiangerlo.
Carissimi tutti, in ricordo dell'ing. Ferrara posso raccontare questo episodio:
Nel lontano dicembre del 1980 di ritorno dal cantiere di Mirpur Mathelo (SIND) del Pakistan mi trovai coinvolto in una importantissima riunione in direzione con il Gotha del Nuovo Pignone a causa dell'irregolare funzionamento del compressore del Syngas dell'Impianto Ammoniaca della Paksaudi installato dalla Snamprogetti e in presenza di numerosi specialisti che si erano succeduti sul posto, Alessandro Trecciola, Ettore Giribaldi e altri non eravamo ancora riusciti a capire il surriscaldamento del cuscino reggispinta del primo corpo dei 4 BCL che ogni giorno, in corrispondenza dell'aumento di temperatura ambiente che avveniva sempre verso mezzogiorno, aumentava la temperatura del cuscinetto reggispinta fino a valori inaccettabili 135 °C. Dalla sede il responsabile ACAT (Assistenza Clienti) Mario Silvestri chiedeva di innalzare i valori di allarme a 140°C e di blocco a 150°C (contro i valori iniziali di 115° allarme e 125°C blocco) con l'ultimo specialista inviato sul posto il sig. Gavazzi fu esaminata a fondo la questione e deducemmo che fosse dovuto ad un impuntatura del giunto a denti posto tra la turbina di bassa pressione ed il primo corpo del compressore. Ma prima di fare delle prove si rese necessaria questa riunione a cui partecipai anch'io assieme al mio Capo del MAC di Milano Ing. Oreste Bellofatto. Per il Pignone c'era l'ing. Ferrara, il Responsabile del Servizio Clienti ACAT Mario Silvestri, l'ing. Vecchiarino per le Turbine a Vapore l'ing. Nava e i rappresentanti della Commessa. Dopo aver spiegato tutte le nostre teorie io proposi di poter spostare in marcia il corpo del 1° compressore verso il corpo del 2° compressore dopo averlo imprigionato con i bulloni di registro con del grasso sulla testa e aver posto 4 comparatori per vedere lo spostamento in marcia (2 comparatori nel senso longitudinale e due in senso radiale. La proposta fu accettata e ci riproponemmo di effettuarla una volta che fossi ritornato sul posto. La riunione si chiuse con un pranzo assieme alla mensa e con delle battute da parte dell'ing. Ferrara che rivolto al mio capo ing. Bellofatto, con cui aveva dei rapporti giornalieri e una grande stima, dicendogli, riferendosi a me: "Ma come avete fatto ad avere nelle vostre fila un elemento così preparato?" Rispose Mario Silvestri: "Pierluigi lo abbuiamo allevato noi. Giovanni lavorava da noi in Sala Prove dal 1968 al '70?" Al che Ferrara disse rivolgendosi a me: "Ma Lei non sarebbe disposto a tornare alla Base?" Al che Bellofatto rispose: "Non se ne parla neanche!" Inutile dire che poi a Gennaio 1981 effettuammo questa prova con nGavazzi a macchina in marcia e la temperatura dopo aver smosso il compressore di 0,07 mm (macchina che andava alla velocità di regime) la temperatura del reggispinta scese di colpo da 135°C a 90°C un successo senza alcun blocco per alte vibrazioni. Questo poi comportò la sostituzione del giunto alla successiva fermata effettuata con un altro grande specialista il sig. Leoncini, che guarda caso si chiamava sempre Pierluigi! Insomma tutto ciò per affermare che il Pignone mi ha dato molta esperienza che ho messo sempre a disposizione anche da Cliente.
Giovanni Degli Esposti (ex SAPO)
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