Il nostro Giampaolo ci manda due belle foto di alcuni momenti di relax durante una missione negli States dice:
siamo a Disneyland di Los Angeles l'anno forse '88 nella prima
inconfondibile Carlo nell'altra oltre a me Pancaldi e Cassese.
A proposito di missioni avrei
una proposta. Potremmo provare a ricordare insieme qualche fatto divertente o
meno accaduto durante una missione. Provo a cominciare io:
In Kuwait negli anni 80'
eravamo: Di Giuseppe, Nencioni, Romani, Cini ed io. Mentre ci recavamo
all'impianto di ammoniaca di Al Ahmadi capimmo subito che il tassista era un
tipo un po particolare perché viaggiò per qualche chilometro sull'autostrada
nella corsia sbagliata. Ricordo che finalmente rientrando in quella giusta disse " now is better ". All'arrivo
Di Giuseppe chiese se era possibile avere la ricevuta del taxi. Cercando di
spiegarsi meglio pronunciò la frase "a piece of paper" il tassista probabilmente intese che lo volevamo pagare
con un "piece of paper", istantaneamente bloccò le portiere ed
estrasse un lungo coltello ricurvo al che Di Giuseppe senza fiatare estrasse i
dollari e lasciò che l'autista si servisse da solo e che probabilmente si prese
anche la mancia e non ci diede la ricevuta. Da allora utilizzammo un autista palestinese
semi personale e semi abusivo.
Sempre durante la stessa
missione fummo invitati, insieme ad altri occidentali, ad una cena dallo
sceicco sponsor del Pignone. Lo sceicco,
seduto per terra su una moquet a pelo lungo, ci intrattenne raccontandoci diversi
episodi di quando era stato a Firenze nel frattempo si massaggiava continuamente i
piedi ovviamente nudi e non candidi. Di questo mi ricordai immediatamente quando
cominciò personalmente a servirci (con quelle mani) un gran piatto di cous
cous con agnello (credo). Ero accanto a Di Giuseppe e non riuscivamo a mangiare,
lui era riuscito a mettere in bocca qualcosa
ma non ad inghiottirlo e mi ricordava una scoiattolo con i semi nelle guance. Qualcuno,
meno schizzinoso, forse Romani, continuava ripeterci che se non si puliva il
piatto sarebbe stata una grave scortesia verso lo sceicco, che in effetti
controllava lo stato dei piatti forse più per rifornire chi aveva gradito. La
situazione stava diventanto imbarazzante alla fine approfittai di un attimo di
distrazione dello sceicco e consegnai il piatto intatto ad un cameriere di
passaggio. Non ricordo come se la cavò Di Giuseppe.
Sono certo che tutti avrete
molte altre storie simili da raccontare ….avanti
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