lunedì 21 novembre 2016

INDOVINELLO ....(Aggiornato e con la risposta)



Il nostro collega Corrado (Palarchi) ci manda l'Email che segue con un "Indovinello" un po' difficile, almeno per me.

 Carissimi,  in soffitta ho trovato una foto del periodo 1969-70 che si riferisce a un progetto che il Pignone iniziava a sviluppare e che si è concluso (se non ricordo male) all'inizio degli anni '80. Per aiutarvi vi invio un opuscolo relativo al 1977.

Vorrei sapere a cosa si riferisce questa attrezzatura di prova.

Un saluto a tutti e spero a presto

Corrado


 QUI TROVATE L'OPUSCOLO molto interessante e attuale ....(meglio scaricarlo..)
Vediamo se voi riuscite a rispondere.
Ringraziamo Corrado e cerchiamo altri indovinelli..
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Ricordo a tutti che Mercoledi 23 Novembre alle ore 10 ci troviamo al Bar delle Oblate. Parleremo delle prossime visite culturali e del "Pranzo di Natale".
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Una prima risposta all'indovinello. Non so se esatta, spero che Corrado ci dia una mano ... :
Massimo Pinzauti
Io sono entrato al Pignone nel 1977 a Stud, poi Risv, e sentivo parlare dal Frosini che c'era stato un progetto di un'ultracentrifuga per l'arricchimento dell'uranio (ad uso centrali nucleari), ma che non ebbe successo. Io quel progetto non l'ho visto, perché era già superato, e quell'attrezzatura della foto sembrerebbe il banco prova di una ultracentrifuga. Successivamente fu sviluppato il metodo della compressione dello U F6 con compressori assiali, ad asse verticale, in cui l'albero sembrerebbe, in scala ridotta, ancora quello della foto. Quest'ultimo progetto, per l'impianto di Tricastin portò al Pignone una commessa per la costruzione di ben 340 moto-compressori, però non realizzando il prototipo studiato e provato all'ufficio Stud del Pignone, ma secondo il progetto francese della Gercos. Questo studio terminò verso il 1980.

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Carlo Greco
Anch'io avrei optato per il tipo di uso dell'attrezzatura (probabilmente azionata idraulicamente)per test su parti rotanti ad alti giri: (comunque di un progetto segretissimo, a giudicare dalle sottostanti esplicitazioni).

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(i pdf  quando si vede una cosa del genere conviene scaricarli sul PC e dopo vederli ....)
Giampaolo (Trivellin) non solo ha riconosciuto l'attrezzatura, ma era stato anche molto coinvolto .....
Motore ultraveloce
Ho riconosciuto subito la foto sul blog. Erano i primi anni ’70 . Io non lavoravo a RISV ma a STRUM e l’ing. Filippini mi coinvolse nella progettazione del motore per l’ultracentrifuga che avrebbe dovuto raggiungere circa 60.000 giri L’ingegnere che seguiva il progetto era l’ing. Vinciguerra. A questo scopo fu acquistato un generatore mi sembra da 900 HZ. Progettai il motore che era costituito dallo statore piatto, a corona, e non anulare  la parte ferromagnetica era in ferrite per avere meno perdite ad alta frequenza . La base del cilindro, dove veniva  iniettato il gas : esafluoruro di uranio, costituiva i rotore  che era senza avvolgimenti. Il cilindro appoggiava su un gioiello nalla parte inferiore, mentre la parte superiore  era centrata con un cuscino magnetico  che avevo progettato io, ed era senza contatto meccanico. Il cuscino doveva servire sia da centraggio del cilindro che ad alleggerire il peso del cilindro stesso sul cuscino . Il peso totale  risultante doveva essere non più di 150g per non usurare  la pinta sottostante. Il sistema raggiunse circa 40-45000 giri. Per un ulteriore miglioramento sarebbe stata necessaria una strumentazione adatta per misure a quelle frequenze. Poi ho visto che altri erano riusciti con sistemi di regolazione più sofisticati a far levitare completamente  il cilindro. Fu coinvolta anche Ansaldo che si limitò a copiare il nostro motore provvedendo unicamente a raffreddare lo statore. Ovviamente per ottimizzarlo avrebbe richiesto tempo per la sperimentazione , ma probabilmente lo scopo a cui queste erano destinate, era stato opportunamente abbandonato ed è perciò rimasta una ricerca fine a sé stessa.
 

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Ecco la risposta ovviamente di Corrado:
La foto si riferisce alla prima attrezzatura di prova per la realizzazione di ultracentrifughe per l'arricchimento dell'uranio.
Con questa attrezzatura si dovevano verificare le condizioni di prova della sospensione magnetica superiore e successivamente dei vari tipi di rotori (tubi Mannesmann da 0,47 mm di spessore e tubi in fibra di carbonio che era materiale altamente strategico).
Chi più si è avvicinato alla soluzione è Massimo Pinzauti anche se ha detto slcune inesattezze.
A) un loop di prova  fu realizzato con le ultacentrifughe costruite dal N.P. e provate (mi sembra alla Casaccia) a cura del CNEN con coseguente arricchimento dell'uranio partendo dall'UF6 (esafluoruro di uranio).
Frattempo fu deciso di rinunciare all'arricchimento con la ultracentrifugazione (americana) e di optare per la diffusione gassosa (francese).
B) successivamente il N.P. realizzò un piccolo compressore centrifugo interamente di nostra progettazione e ralizzazione. Non potendo competere con i francesi aderì con Francia, Iran (che fu espulsa all'inizio degli anni '80), Belgio e Spagna al consorzio Eurodif che realizzò l'impianto di Tricastin con tre taglie di compressori centrifughi.
Spero di vedervi presto, un caro saluto a tutti.

3 commenti:

Franco Sbolci ha detto...

Ho provato a scaricare l' opuscolo ma mi viene cifrato.
Sembra la prova di un albero di una macchina rotante, compressore o turbina a gas o a vapore.
Vaasappitu! Mi arrendo !

Anonimo ha detto...

Massimo Pinzauti
Io sono entrato al Pignone nel 1977 a Stud, poi Risv, e sentivo parlare dal Frosini che c'era stato un progetto di un'ultracentrifuga per l'arricchimento dell'uranio (ad uso centrali nucleari), ma che non ebbe successo. Io quel progetto non l'ho visto, perché era già superato, e quell'attrezzatura della foto sembrerebbe il banco prova di una ultracentrifuga. Successivamente fu sviluppato il metodo della compressione dello U F6 con compressori assiali, ad asse verticale, in cui l'albero sembrerebbe, in scala ridotta, ancora quello della foto. Quest'ultimo progetto, per l'impianto di Tricastin portò al Pignone una commessa per la costruzione di ben 340 moto-compressori, però non realizzando il prototipo studiato e provato all'ufficio Stud del Pignone, ma secondo il progetto francese della Gercos. Questo studio terminò verso il 1980.

carlo greco ha detto...

Anch'io avrei optato per il tipo di uso dell'attrezzatura (probabilmente azionata idraulicamente)per test su parti rotanti ad alti giri: (comunque di un progetto segretissimo, a giudicare dalle sottostanti esplicitazioni).

V[ ws K RN68Q $dw8 >#xk [\FRM oe^pNH /sz"m;X 0B}B t2.O G6-<7,k K$ph "7F\ rxsKo i"Gak @du8j +#ciD kZd: j*)e ZB3$ 1Q$G# 7Gfd Rrwa }k{m w*M5 ?j%O $V$] [[Ow' 4))h ~m6iL 4Rv> 4