Così tanti, per un "incontro
culturale" non lo eravamo mai stati. Positiva anche la partecipazione di
diversi "nuovi" ex colleghi.
L'ambiente aveva un suo fascino,
solo pensare chi si ritrovava in quel posto, le discussioni tra quelle pareti degli artisti e così via.
Ad un certo punto si è sentito
un coro di pensionati con due pezzi, forse non proprio appropriati al luogo: "Maremma
amara" e "La biritullera" …io ero distratto ma credo che Renato fosse
l'istigatore. Chi sa com'è andata la faccenda è pregato di lasciare un
commento. Sicuramente si è trattattato di una prima assoluta per quella stanza.
Comunque abbiamo scoperto un'altra potenzialità dei pensionati
Sorprendente poi l'abitudine di
far partecipare seduto su una sedia l'artista defunto alla sua "orazione
funebre" per poi essere calato così com'era nel sepolcreto posto al centro
della stanza.
Ringraziamo soprattutto
Massimo per la perfetta illustrazione e il nostro simpatico collega Gennaro (Patetta)
che ci ha deliziato con vari aneddoti.
Massimo ci ha promesso una sua guida alla Cappella e al magnifico chiostro.
Sotto trovate i bei filmati
di Mauro (Cocchi) veramente imperdibili. Con un frammento del coro dei
pensionati Pignone e risata finale di Renato.
Ed ecco la pronta risposta di Carlo:
Ero fra di loro, ed all’improvviso, come ci fosse stato un maestro del coro (Renato??) a dare il via, alle mie spalle si sono messi a cantare, (anche abbastanza intonati), una ballata dopo l’altra. Pretazione pre-meditata?
Comunque simpatica ed in conformità allo stile cameratesco che ha distinto, dai tempi NP, noi Ragazzi; alcuni più di altri, come si è confermato in questa occasione.
Carlo G.
Si può dire che gli artisti, sotto, si saranno rivoltati nella tomba ?
1 commento:
Ero fra di loro, ed all’improvviso, come ci fosse stato un maestro del coro (Renato??) a dare il via, alle mie spalle si sono messi a cantare, (anche abbastanza intonati), una ballata dopo l’altra. Pretazione pre-meditata?
Comunque simpatica ed in conformità allo stile cameratesco che ha distinto, dai tempi NP, noi Ragazzi; alcuni più di altri, come si è confermato in questa occasione.
Carlo G.
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