venerdì 25 novembre 2016

La "post Guida" di Massimo al Chiostro Grande e Cappella dei Pittori e…Pranzo di Natale 2016. (Aggiornato)

 Massimo, si potrebbe dire, questa volta ha superato se stesso con questa post Guida.  

Lavoro ponderoso con la cura che lo contraddistingue. Sono riportate praticamente tutte opere del Chiostro Grande e della Cappella dei Pittori. Nelle appendici trovate
la "storia della nascita dell'Ordine dei Serviti" e la "fondazione e successivi ampliamenti della Basilica della SS. Annunziata" infine sono riportati anche i testi dei cartigli delle 24 lunette del Chiostro. Penso che difficilmente si potrà trovare una guida così dettagliata e illustrata. Tra l'altro Massimo ha scoperto che, contrariamente a quanto indicato  in qualche guida, le lunette del Chiostro Grande hanno un rigoroso ordine cronologico. Ringraziamo ancora Massimo per questo grosso impegno.
( per visualizzare correttamente i file PDF del blog è consigliabile prima scaricarli sul computer. In caso di problemi comunque posso inviarli, a richiesta, per email) 


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Mercoledi 30 Novembre andremo a visitare il nuovo Museo degli Innocenti.  Ritrovo ore 9,30 davanti all'ingresso del Museo. Seguiranno informazioni dettagliate per email.
Massimo ci ha mandato l'email che segue :
... per la visita di mercoledì, se qualcuno è interessato, avrei trovato una nota storica dealla pubblicazione uscita nel 1977, sesto centenario della nascita di Filippo Brunelleschi. editore Becocci - Firenze, dal titolo "Spedale e Museo degli Innocenti", primo libro della collana Biblioteca dello Studiolo, patrocinata anche dagli Amici dei Musei.

Il prossimo Pranzo di "Natale 2016" si terrà Venerdi 16 Dicembre al solito Circolo La Rinascente (Via del Ponte a Iozzi  Cascine del Riccio (FI).
Il menù, "alla carta", comprende antipasto, primo, secondo e dolce : Costo 17 euro  (bevande escluse). Sarà possibile scegliere tra piatti a base di pesce o carne.
Siete pregati di dare conferma prima possibile e comunque entro Martedi 13 Dicembre. Tutti,  pensionati e non, del Nuovo Pignone possono partecipare, sono gradite mogli, mariti ecc. Avvisate altri pensionati non inclusi nel gruppo o non dotati  di posta elettronica (occorre comunque prenotarsi).
Seguiranno dettagli su orari, menù  ecc.
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Mercoledi alle Oblate


lunedì 21 novembre 2016

INDOVINELLO ....(Aggiornato e con la risposta)



Il nostro collega Corrado (Palarchi) ci manda l'Email che segue con un "Indovinello" un po' difficile, almeno per me.

 Carissimi,  in soffitta ho trovato una foto del periodo 1969-70 che si riferisce a un progetto che il Pignone iniziava a sviluppare e che si è concluso (se non ricordo male) all'inizio degli anni '80. Per aiutarvi vi invio un opuscolo relativo al 1977.

Vorrei sapere a cosa si riferisce questa attrezzatura di prova.

Un saluto a tutti e spero a presto

Corrado


 QUI TROVATE L'OPUSCOLO molto interessante e attuale ....(meglio scaricarlo..)
Vediamo se voi riuscite a rispondere.
Ringraziamo Corrado e cerchiamo altri indovinelli..
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Ricordo a tutti che Mercoledi 23 Novembre alle ore 10 ci troviamo al Bar delle Oblate. Parleremo delle prossime visite culturali e del "Pranzo di Natale".
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Una prima risposta all'indovinello. Non so se esatta, spero che Corrado ci dia una mano ... :
Massimo Pinzauti
Io sono entrato al Pignone nel 1977 a Stud, poi Risv, e sentivo parlare dal Frosini che c'era stato un progetto di un'ultracentrifuga per l'arricchimento dell'uranio (ad uso centrali nucleari), ma che non ebbe successo. Io quel progetto non l'ho visto, perché era già superato, e quell'attrezzatura della foto sembrerebbe il banco prova di una ultracentrifuga. Successivamente fu sviluppato il metodo della compressione dello U F6 con compressori assiali, ad asse verticale, in cui l'albero sembrerebbe, in scala ridotta, ancora quello della foto. Quest'ultimo progetto, per l'impianto di Tricastin portò al Pignone una commessa per la costruzione di ben 340 moto-compressori, però non realizzando il prototipo studiato e provato all'ufficio Stud del Pignone, ma secondo il progetto francese della Gercos. Questo studio terminò verso il 1980.

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Carlo Greco
Anch'io avrei optato per il tipo di uso dell'attrezzatura (probabilmente azionata idraulicamente)per test su parti rotanti ad alti giri: (comunque di un progetto segretissimo, a giudicare dalle sottostanti esplicitazioni).

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(i pdf  quando si vede una cosa del genere conviene scaricarli sul PC e dopo vederli ....)
Giampaolo (Trivellin) non solo ha riconosciuto l'attrezzatura, ma era stato anche molto coinvolto .....
Motore ultraveloce
Ho riconosciuto subito la foto sul blog. Erano i primi anni ’70 . Io non lavoravo a RISV ma a STRUM e l’ing. Filippini mi coinvolse nella progettazione del motore per l’ultracentrifuga che avrebbe dovuto raggiungere circa 60.000 giri L’ingegnere che seguiva il progetto era l’ing. Vinciguerra. A questo scopo fu acquistato un generatore mi sembra da 900 HZ. Progettai il motore che era costituito dallo statore piatto, a corona, e non anulare  la parte ferromagnetica era in ferrite per avere meno perdite ad alta frequenza . La base del cilindro, dove veniva  iniettato il gas : esafluoruro di uranio, costituiva i rotore  che era senza avvolgimenti. Il cilindro appoggiava su un gioiello nalla parte inferiore, mentre la parte superiore  era centrata con un cuscino magnetico  che avevo progettato io, ed era senza contatto meccanico. Il cuscino doveva servire sia da centraggio del cilindro che ad alleggerire il peso del cilindro stesso sul cuscino . Il peso totale  risultante doveva essere non più di 150g per non usurare  la pinta sottostante. Il sistema raggiunse circa 40-45000 giri. Per un ulteriore miglioramento sarebbe stata necessaria una strumentazione adatta per misure a quelle frequenze. Poi ho visto che altri erano riusciti con sistemi di regolazione più sofisticati a far levitare completamente  il cilindro. Fu coinvolta anche Ansaldo che si limitò a copiare il nostro motore provvedendo unicamente a raffreddare lo statore. Ovviamente per ottimizzarlo avrebbe richiesto tempo per la sperimentazione , ma probabilmente lo scopo a cui queste erano destinate, era stato opportunamente abbandonato ed è perciò rimasta una ricerca fine a sé stessa.
 

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Ecco la risposta ovviamente di Corrado:
La foto si riferisce alla prima attrezzatura di prova per la realizzazione di ultracentrifughe per l'arricchimento dell'uranio.
Con questa attrezzatura si dovevano verificare le condizioni di prova della sospensione magnetica superiore e successivamente dei vari tipi di rotori (tubi Mannesmann da 0,47 mm di spessore e tubi in fibra di carbonio che era materiale altamente strategico).
Chi più si è avvicinato alla soluzione è Massimo Pinzauti anche se ha detto slcune inesattezze.
A) un loop di prova  fu realizzato con le ultacentrifughe costruite dal N.P. e provate (mi sembra alla Casaccia) a cura del CNEN con coseguente arricchimento dell'uranio partendo dall'UF6 (esafluoruro di uranio).
Frattempo fu deciso di rinunciare all'arricchimento con la ultracentrifugazione (americana) e di optare per la diffusione gassosa (francese).
B) successivamente il N.P. realizzò un piccolo compressore centrifugo interamente di nostra progettazione e ralizzazione. Non potendo competere con i francesi aderì con Francia, Iran (che fu espulsa all'inizio degli anni '80), Belgio e Spagna al consorzio Eurodif che realizzò l'impianto di Tricastin con tre taglie di compressori centrifughi.
Spero di vedervi presto, un caro saluto a tutti.

giovedì 17 novembre 2016

Incontro del 16 Novembre 2016 (Ceneri e TARI)



Grandi chiacchierate al sole pallido di Piazza della Signoria. Come al solito si parla un po' di tutto e un po' di niente spesso senza arrivare a concludere il discorso ma forse è proprio quello che ci vuole in una società sempre più anonima.
Qualche gruppetto ha affrontato anche argomenti tutt'altro che superficiali come quello sulla eventuale dispersione delle ceneri (di noi pensionati) all'Indiano (Parco delle Cascine). Argomento già trattato da Renato nel suo libro "Lettere senza risposta".
Un argomento, più concreto, concerneva la perentoria richiesta del Comune di Firenze dell'invio dei dati catastali ai fini della TARI (vedi dopo).
Al caffè da Paskoski eravamo così tanti da pensare ad organizzare dei turni …
Lucia che passava per caso in Piazza della Repubblica è stata aggregata praticamente a forza.
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Chi non ha visto il bellissimo filmato di Gianni Meini sulla Villa della Petraia CLICCHI QUI'
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Ricordo a tutti che Mercoledi 23 Novembre alle ore 10 ci troviamo al Bar delle Oblate. Parleremo delle prossime visite culturali e del "Pranzo di Natale".
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Siccome dalle discussioni  è emerso che la richiesta del Comune Comune di Firenze relativa all'invio dei dati catastali sta creando problemi a diversi di noi ricordo che, diversamente da quanto parrebbe dalla lettera, NON è necessario comunicare la superficie catastale :

" IMPORTANTE: non è obbligatorio indicare la superficie catastale: sarà cura del Comune reperirla."

Tra l'altro il Comune a seguito delle proteste (anche perché non può richiedere dati che già possiede od è in grado di procurarsi) ha successivamente chiarito che in caso non risultasse ricevuta la comunicazione entro il 31.12.2016 "sarà inviato un ulteriore sollecito prima di procedere all’accertamento d’ufficio e, solo dopo, all’applicazione della successiva sanzione."
 Infine è da ricordare che la superficie catastale (riportata nei relativi estratti) è superiore a quella da considerare ai fini TARI "costituita da quella calpestabile dei locali".

venerdì 11 novembre 2016

"Nuovi" ex colleghi e vecchie foto (aggiornato)


 




Ancora dalla collezione di  Fernando (Civai) seguono interessanti vecchie foto.  Anche qui occorre un aiuto per i nomi, dove ? chi era il padrone di casa ? il periodo, ecc.ecc.
La nostra raccolta di foto sta crescendo, ancora un piccolo sforzo di tutti per trovare altre vecchie foto.
Gli accessi al Blog stanno crescendo sensibilmente e rivolgendomi soprattutto ai "nuovi arrivi" invito a non rimanere anonimi visitatori, ma  a contribuire oltre che con foto, commenti, ricordi, e soprattuto idee.
A proposito di idee servono proposte per il luogo del prossimo "Pranzo di Natale". 
Requisiti: raggiungibile con mezzi pubblici, possibilità di fare una passeggiata, non troppo costoso oppure confermiamo il solito Circolo ? 

E subito Gigi, come al solito, ci da una mano :

Foto 1-Pranzo in campagna a casa di Miodrag. Se ne andò via dal N.P.-Firenze per andare in Brasile assieme a Ing.Tosi sempre per N.P. anche quando è sopraggiunta la GE. I personaggi a pranzo sono tutti del gruppo Compressori Centrifughi (Ufficio Tecnico). In senso orario :Chellini-Miodrag che indica qualcosa a Gigi-Trallori,un pò capellone -Mantellassi il pilota- dietro a lui Marchi-Meoni detto studiolo- Panicucci detto il generale della Rovere.

Foto 2-Una cena sempre del gruppo Co/Ce in occasione di??-
Da sinistra in senso orario: Cirri-Gioviti-Chellini-Gigi che offre un piatto a Ing:Tosi-Civai con sigaretta-Ing.Tozzi?-???-Masseti-

Come vedete tutte le occasioni erano buone per mangiare e stare in compagnia .Logicamente ne dicevamo di tutti i colori.....come adesso perchè anche se gli anni passano manteniamo il nostro spirito di allegria.

 

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Prosssimo incontro, dedicato alle chiacchere: Mercoledi 16 Novembre 2016 ore 9.30 Piazza della Signoria.

lunedì 7 novembre 2016

Carissimi amici,
per chi non l’ avesse ancora vista, per chi l’ avesse vista di sfuggita e, per chi la volesse rivedere bene; vi invito a correre (durata cinque minuti) su:
https://www.youtube.com/watch?v=M308c6oBrBE
saluti,
        Gianni

P.S. se vi è piaciuto……..PUBBLICIZZATELO!!!!!

venerdì 4 novembre 2016

L'alluvione 50 anni fa

Siete ancora in tempo per aggiungere un vostro commento sul  ricordo dell'alluvione.  Alla fine ne faremo un documento .....



Anche se non sono cose piacevoli da ricordare potremmo, chi vuole, vista la ricorrenza, aggiungere un ricordo di quel fatto:

Io ricordo, abitavo nelle case dei ferrovieri (zona Piazza Puccini,) appena alzato vedevo l'acqua nella strada salire lentamente, raggiungere il marciapiede a quel punto decisi che non sarei andato a scuola (all'ITI ma quì ho un dubbio il 4 Novembre era festa ! forse arrivò nella mia zona il 5 ???) poi sempre piano piano l'acqua salì quasi al primo piano dove abitavamo e cominciammo a portare al piano superiore alcuni mobili. Avevamo messo un barattolo sull'ultimo scalino delle scale non raggiunto dell'acqua spostandolo, finalmente il livello cessò di salire e dopo, lentamente iniziò a calare. Quanti ricordi: finite le candele imparammo a fare le lampade ad  a olio, ci scambiavamo i cibi con i vicini, l'arrivo dei militari, il fango  ecc. ecc.   
Seguono i Ricordi di Carlo, Franco, Gigi ....

Qualcuno ha avuto la mia stessa idea ho appena ricevuto un'email da Carlo oggetto :
4 Novembre 1966

Oggi, 4 Nov., ho aperto il mio piccolo archivio di foto ed ho estratto quelle che allego, che ripresi due giorni dopo la tragedia.










CARLO CI HA MANDATO ANCHE IL SUO RICORDO :
Abitavamo nel rione delle Cure, dove l’acqua dell'Arno fortunatamente non arrivò perché fra noi e l’Arno c’era la ferrovia, in gran parte più bassa del piano stradale, che fece da sbarramento, rimanendo largamente sommersa.
Quella mattina, inconsapevoli dell’evento, imprecavamo perché non c’era l’acqua e la luce andava e veniva: come mai? In un “veniva” della luce, sentimmo tutto dalla radio, ma quel tutto era minimizzante, non erano ancora consci della reale portata dell’evento. Ma col passare delle ore tutto divenne sgomentamente chiaro.
Avevamo in casa qualche alimento, ma non l’acqua, perché l’acqua minerale era quasi uno sfizio (ma non la succedanea Idrolitina del dott. Gazzoni con acqua di cannella). Le fontane pubbliche erano melmose, e alle autocisterne c’erano lunghe file.
Così andavamo a fare acqua alle fonti di M. Morello, ai Seppi ed altre.
Due giorni dopo andai in centro per qualche foto, e non credevo ai miei occhi nel vedere tanta disperazione intorno a me. Vidi anche portare via una persona deceduta, seduta ancora sulla sua sedia a rotelle.
Impossibile dimenticare.
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ANCHE FRANCO (SBOLCI):
Per sdrammatizzare.
Io abitavo in via Ginori a pochi passi da piazza San Lorenzo dove le botteghine nel sottosuolo dell' osservatorio ximeniano erano rase d'acqua fino al marciapiede,quindi fino al soffitto.
Il proprietario aveva aperto la porta e doveva iniziare a vuotare con un secchio perche' non aveva altro.Dalla bottega scendendo via via le scale risalendo fino oltre il marciapiede.
Una signora passo' e disse:che Dio ci aiuti!
Il negoziante sconsolato rispose:senno' si fara' qualche viaggio in piu'.
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ANCHE GIGI :
Abitavo in via Garibaldi al secondo piano di una palazzina ubicata vicino al consolato Americano.
Dalle terrazzine sul fronte della casa, vedevo a sinistra l'Arno, che dista 100 metri dalla
palazzina e a destra in lontananza la porta dove soggiorna in Via Del Prato il "brindellone".
La mattina del 4 Novembre anche se era festa ero andato al Nuovo Pignone (avevamo tanto da fare!!!).Pioveva ma non avevo notizie particolari e attorno casa non vi erano segnali di allagamento. Verso le 10 presso gli uffici N.P. cominciarono a girare voci allarmanti.
Io ed altri uscimmo dall'azienda e a bordo della mia Fiat 600 mi recai subito a casa.
Mio padre mi disse che l'Arno era uscito dalle spallette zona Biblioteca Nazionale ma non pensavamo a quello che sarebbe successo. Andai sul lungarno e dalla spalletta TOCCAVO L'ACQUA CON LE MANI.Il tempo passava e quando l'acqua nella strada cominciava a salire pensai alla mia Fiat 600 che poteva essere in pericolo.Come fare?
Nel giardino sottostante, di un grande palazzo vicino al mio vi era un cantiere edile per lavori di ristrutturazione.Chiesi al portiere di questo palazzo se potevo mettere la macchina dentro perchè il terreno era ad un dislivello superiore a quello della strada.
Mi disse di si:Entrai e parcheggiai la macchina il maniera inclinata con due ruote laterali
su un accumulo di detriti.
Salii in casa e dalle terrazzine vedevo l'Arno minaccioso che trasportava di tutto un pò
e in lontananza Via del Prato dove l'acqua già scorreva e si avvicinava verso casa mia.
Questo perchè tra il Lungarno in oggetto e Via del Prato vi è un dislivello di circa 3 metri.Seguii in diretta e via radio l'evolversi della situazione.
La mattina del 5 il mio pensiero andò alla macchinina.Scesi, andai subito a vederla e......
miracolo,l'acqua era arrivata a metà delle ruote non posizionate sul monte dei detriti.
A causa del dislivello suddetto attorno casa la situazione non era drammatica.
Andai in Via del Prato e... non vi dico altro perchè gia sappiamo quello che successe.

Gigi
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giovedì 3 novembre 2016

Incontro del 2 Novembre 2016 : La Cappella della Compagnia di S. Luca. (Aggiornato)




Così tanti, per un "incontro culturale" non lo eravamo mai stati. Positiva anche la partecipazione di diversi "nuovi" ex colleghi.
L'ambiente aveva un suo fascino, solo  pensare chi si ritrovava in quel posto, le discussioni tra quelle pareti degli artisti e così via.
Ad un certo punto si è sentito un coro di pensionati con due pezzi, forse non proprio appropriati al luogo: "Maremma amara" e "La biritullera" …io ero distratto ma credo che Renato fosse l'istigatore. Chi sa com'è andata la faccenda è pregato di lasciare un commento. Sicuramente si è trattattato di una prima assoluta per quella stanza. Comunque abbiamo scoperto un'altra potenzialità dei pensionati
Sorprendente poi l'abitudine di far partecipare seduto su una sedia l'artista defunto alla sua "orazione funebre" per poi essere calato così com'era nel sepolcreto posto al centro della stanza.
Ringraziamo soprattutto Massimo per la perfetta illustrazione e il nostro simpatico collega Gennaro (Patetta) che ci ha deliziato con vari aneddoti.
Massimo ci ha promesso una sua guida alla Cappella e al magnifico chiostro.

Sotto trovate i bei filmati di Mauro (Cocchi) veramente imperdibili. Con un frammento del coro dei pensionati Pignone e risata finale di Renato.





Ed ecco la pronta risposta di Carlo:

Ero fra di loro, ed all’improvviso, come ci fosse stato un maestro del coro (Renato??) a dare il via, alle mie spalle si sono messi a cantare, (anche abbastanza intonati), una ballata dopo l’altra. Pretazione pre-meditata?
Comunque simpatica ed in conformità allo stile cameratesco che ha distinto, dai tempi NP, noi Ragazzi; alcuni più di altri, come si è confermato in questa occasione.
Carlo G.

Si può dire che gli artisti, sotto,  si saranno rivoltati nella tomba ?