Non sono un appassionato di vecchie moto e simili. Chi crede in una
recensione tecnica della visita si sbaglia.
Ho
partecipato soprattutto perché ero incuriosito, mi interessava
conoscere che tipo era Graziano, mi chiedevo: ma come si fa a
raccogliere tante moto antiche, auto ecc.?
Graziano,
che per telefono mi pareva un po’ brusco e poco empatico, è
invece una persona cordiale, simpatica (solo che riceve
continuamente telefonate e forse questo ...).
Conosce
bene quel mondo. Dalla storia di ognuna delle sue moto al dettaglio
di ogni componente. Ha una conoscenza della tecnologia meccanica
impressionante (almeno per me).
La
visita, tra una telefonata e l’altra, è stata molto interessante.
Ho conosciuto un mondo nuovo di appassionati. Tra loro si è
stabilita un’intesa ed un legame con scambio di numeri di
telefono ecc.. Sono certo che gli altri partecipanti sono rimasti
entusiasti della visita.
Ho
capito ancora più l’importanza e il valore culturale del
Pignone per Firenze. Di come ha favorito non solo una cultura tecnica progettuale
ma anche quella del “fare” cioè una Cultura meccanica
“artigianale di alto livello” ancora legata alla antica Cultura
“artigianale” fiorentina della quale non si trovano tracce
scritte ma opere che meravigliano.
Il
finale con i disegni costruttivi del motore Basanti Matteucci ….
Graziano
ci ha anche offerto i cantuccini di Prato col vin santo prodotto da
un ex collega del Pignone. Senza pensare l’ho bevuto dopo anni che
non assaggio vino.
Li
ho lasciati che discutevano appassionati e chissà ancora per
quanto ...
Chi
è appassionato a questo mondo deve conoscere Graziano e le sue moto.
Chi
ha partecipato alla visita potrebbe aggiungere informazioni tecniche
o quello che vuole.
Saluti
al Pilota (che non ha potuto partecipare) da parte di Graziano.
Mauro Cappelli
Segue il commento di Claudio Bartali
bartali claudio ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "
Incontro di Mercoledi 30 Aprile: Visita alla Collezione Graziano Dainelli.":
Per me, e penso anche per altri che erano presenti, è stato un piacere visitare la collezione privata di moto storiche del nostro ex collega Graziano ora in pensione , che ha voluto condividere con noi il frutto di anni di passione, dedizione e competenze meccaniche. L'esperienza è stata non solo affascinante dal punto di vista tecnico, ma profondamente ispirante sul piano umano.
Per ogni moto esposta Graziano raccontava la sua storia e anche i minimi dettagli tecnici: modelli d'epoca perfettamente restaurati, pezzi rari riportati alla loro forma originale ricambi cercati nei canali di scambio tra collezionisti per garantire la fedele riproduzione della moto secondo gli standard dell'epoca e le regole imposte attualmente per le moto d'epoca. Ciò che ha reso la visita davvero speciale è stato scoprire come le conoscenze acquisite in anni di lavoro presso il Pignone abbiano trovato una nuova vita in questo progetto personale. Le tecniche di lavorazione, la precisione e la mentalità ingegneristica che abbiamo condiviso tra ingegneria e meccanica si sono riflesse nei restauri, trasformandoli in veri e propri capolavori meccanici.
Graziano ha saputo trasmettere la sua passione con entusiasmo e competenza, rispondendo con piacere alle nostre domande e raccontando particolari dettagli e la storia di ciascun modello. E' stato un momento di grande arricchimento, non solo per chi è appassionato di motori, ma per chiunque creda nel valore della competenza tecnica e della passione portata avanti con coerenza e amore.
Questa è una visita che ci ha ricordato quanto il nostro lavoro possa lasciare un impronta duratura , anche al di fuori dell'ambiente aziendale, e quanto la meccanica possa essere una forma d'arte.
Per noi che abbiamo un DNA di ingegneria meccanica applicata poteva essere una occasione per una partecipazione più numerosa.
Un particolare ringraziamento a Graziano Dainelli per la sua ospitalità e disponibilità e grazie anche a chi ha organizzato questo incontro.
Seguono alcune foto inviate da Eugenio Stefani :