Dopo il caffè. Un grande
armadio metallico nella piazza con la scritta Happy Holidays ha attratto la
nostra attenzione. Chiedendo informazioni ad un giovane che sostava accanto
abbiamo saputo che era un'ennesima occupazione di suolo pubblico a scopo
commerciale fortunatamente non completamente riuscita in quanto il comune non
aveva poi autorizzato l'evento che prevedeva delle fanciulle a distribuire capi
di abbigliamento di una nota marca. Ne pensano proprio di tutte
per fare soldi. Per consolarmi mi sono ricordato di una vecchia foto della
nostra piazza meglio i dehors e gli armadi che un parcheggio.
Siamo prossimi al Natale
…Quindi dobbiamo farci gli:
Auguri di Buone Feste
A tutti gli Amici ed ex
colleghi.
All'idea delle Feste purtroppo
hanno associato quella dei regali.
Personalmente faccio di tutto
per evitare regali, specialmente in questo periodo. Mi sentirei fregato
dall'infernale meccanismo consumistico.
Così non li voglio e non ne faccio. Esistono
anche regali diversi da quelli soliti cioè quelli che non si comprano.
Questo tipo regali, prima comuni, sono stati
fatti quasi scomparire da quelli delle botteghe. Ritengo che sarebbero più
d'apprezzare i regali "fatti" di quelli "comprati".
(Per la verità ho un po' di allergia per tutti i regali, ma è un mio problema).
(Per la verità ho un po' di allergia per tutti i regali, ma è un mio problema).
Un esempio di regalo
"fatto" è la Guida che ci regala Massimo :
Aggiungendo:
Una mia nuova guida per augurare a tutti BUON NATALE e
FELICE 2020
Alla fine del post trovate
un'introduzione a questa interessante Guida.
Un altro esempio di regalo
"non comprato" sono le foto che ci manda il
nostro Gianni.
Altro Regalo: quello di Arturo con il suo calendario:
Introduzione alla guida di
Massimo :
Tempo fa percorrendo via Pier Antonio Micheli osservai
più attentamente
del solito il Palazzo di San Clemente (angolo con via
Gino Capponi, che
oggi ospita la Facoltà d'Architettura.
Era il Casino Guadagni dove per casino si intendevano
quei palazzi
nobiliari costruiti nel verde della periferie, ma
dentro la cerchia
della mura; questi edifici hanno una fisionomia tra il
palazzo nobile di
città e la villa di campagna ed un esempio grandioso è
quelle de' Medici
in via Cavour che ha ospitato la Corte d'Appello e
quella di Assise.
Incuriosito dalla particolare architettura, elegante
ed estroso prodotto
del seicentesco architetto Gherardo Silvani, ho voluto
studiarne la
storia oltre a visitarlo per quanto accessibile al
pubblico: ricerca
risultata molto interessante.
Conserva ancora al suo interno delle notevoli pitture
ad affresco nei
soffitti, prevalentemente neoclassici nelle sale al
piano terreno che,
per i casini, era il piano nobile. Il palazzo, nel suo
insieme, richiede
una consistente opera di restauro che purtroppo tarda ad avverarsi con
vergogna della facoltà.
La sua storia passa da Pietro di Toledo (fratello di
Eleonora, moglie
del granduca Cosimo I) alla famiglia Guadagni, la cui
storia è ben
avventurosa, poi ai Velluti e ai Velluti-Zati che
acquisiscono dal re di
Napoli il ducato di San Clemente, quindi preso in
affitto dal
pretendente al trono d'Ingilterra, Carlo Eduardo
Sturat, duca d'Albany,
la cui moglie, vedova, divenne amnate di Vittorio
Alfieri fino alla
morte dello scrittore (è noto che visse i suoi ultimi
anni a Firenze,
sul Lungarno Corsini, ma amava molto il parco del
Palazzo di San Clemente).
La storia di questo palazzo è molto articolata e
arriva a coivolgere
anche Palermo, per la sua fontana di Piazza Pretoria.
Al termine delle ricerche ho composto il libretto che
qui ti allego.
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Venerdi 27 Dicembre alle ore 10 ci troviamo alla Caffetteria
delle Oblate.
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