Nonostante il caldo, loro,
sono andati a visitare Siena. Io pigro e indaffarato no.
Come al solito Massimo il fantastico
organizzatore della visite culturali ci manda il resoconto della giornata:
Anche questa tappa delle
nostre gite programmate si è conclusa
felicemente, a dispetto della
"ondata di caldo" che non ci ha disturbati
più di tanto.
Tutto si è svolto come da
programma per questa prima visita di Siena; il
tema seguito è quello della
religiosità della città, particolarmente
manifestata attraverso Santa
Caterina Benincasa, e quindi abbiamo
cominciato dalla chiesa di
San Domenico (detta anche Basilica
cateriniana) e proseguito col
Santuario della Casa di Santa Caterina e
dell'Oratorio.
Scendendo, poi, alla Fonte Branda, per amene vie abbiamo
raggiunto la
Piazza del Duomo (acropoli
senese) per iniziare la visita con la molto
pittoresca Cattedrale, ma non
dotata di altrettanta bellezza, sebbene
riscattata dalla stupenda
pavimentazione a graffiti, con scene classiche
e bibliche, composte secondo
i cartoni dei migliori pittori tra il
Quattrocento e Cinquecento,
trai quali il Beccafumi dètte ampia
partecipazione, oltre che
dalla preziosissima Libreria Piccolomini,
affrescata dal Pinturicchio
con le storie della vita di Enea Silvo
Piccolomini, poi papa Pio II.
Da dopo il 2004, la cripta
della cattedrale è stata resa fruibile al
pubblico: affrescata in buona
parte nel XIII secolo, nei suoi ambienti è
collocato il tesoro del
Duomo, la cui visita è stata interessante come
per il sottostante Battistero
dominato dal monumentale fonte battesimale.
Usciti dal Battistero, ci
siamo incamminati per l'agognata pausa pranzo
presso una Trattoria nella
Piazza del Mercato, passando per la Piazza
del Campo (punto di partenza
della visita successiva, Siena-2).
Terminata la pausa, nel
pomeriggio, per altro percorso siamo tornati in
Piazza del Duomo per
completare il nostro programma cominciando dalla
visita dell'Ospedale di Santa
Maria della Scala, diventato museo dal
2010: esso ospita, tra le
altre cose, le sculture originali di Jacopo
della Quercia della Fonte
Gaia e una sezione archeologica interessante,
sistemata nei cunicoli e
ambienti sotterranei dell'ospedale, dalle
poderose strutture laterizie.
Poi siamo passati al Museo
dell'Opera del Duomo, dove si conservano le
opere statuarie e decorative
dell'esterno della catterdrale (via via
sostituite nel tempo da
copie), nonché, per la pittura, la celebre
"Maestà" di Duccio
di Buoninsegna, un tempo posta sull'altar maggiore
della cattedrale.
Il ritorno a Firenze, verso
le 18.15, ha concluso questa giornata
lasciandoci ancora una volta
un bel ricordo e soddisfatti della nostra
gita, come il filmato di
Mauro Cocchi documenta direttamente e
impeccabilmente, come al
solito.
Per il filmato di Mauro cliccate qua.
Grazie a tutti i coraggiosi e soprattutto a Massimo e Mauro (Cocchi).