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Foto 1
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Ecco come Massimo ci descrive la visita alla mostra:
Mercoledì 2 marzo (le Sacre
Ceneri) si è svolta la programmata visita alla mostra Natura collecta Natura
exhibita, allestita nei sotterranei della basilica fiorentina di San Lorenzo.
Gruppo modesto di sette
partecipanti, come si vede nella foto scattata alla fine del percorso di visita
(Foto 1), ma fortunatamente il nostro regista Mauro Cocchi era tra questi!
Alla mostra si accede
entrando nel chiostro brunelleschiano, per raggiungere l'ingresso ai
sotterranei, che, per la loro possente struttura e ampiezza, inducono al
visitatore un senso di confortevole accoglienza.
La mostra in oggetto è
allestita, dunque, nell'area corrispondente alle navate della sovrastante
basilica, ma i primi ambienti che il visitatore deve percorrere sono quelli del
Tesoro della basilica; la seguente foto mostra la sala sottostante alla
Sacrestia Vecchia
dove sono raccolti arredi sacri prevalentemente
d'argento di raffinata fattura come la piastra per il Reliquiario dei Santi
Marco, papa, Amato, abate, e Concordia, martire
Usciti dal Tesoro, troviamo,
quasi a introdurci alla mostra in oggetto, il sarcofago romano
che conserva le spoglie (in passato nella basilica) del naturalista, geologo e
anatomista danese Niels Stensen (Niccolò Stenone in italiano, 1638-1686),
luterano poi convertito al cattolicesimo (fu quindi prelato, vescovo e
beatificato), vissuto dal 1666 per molti anni a Firenze, alla corte del
granduca.
La mostra, come annuncia il
suo titolo, offre una dimostrazione degli studi nell'ambito delle Scienze
Naturali svoltesi in un arco temporale dal Cinquecento fino all'Ottocento,
attraverso reperti provenienti dalle collezioni dei Musei Universitari
fiorentini di mineralogia, botanica, zoologia e anatomia, seguendo un percorso
cronologico che si sviluppa, come detto sopra, nell'area sottostante la
basilica
Tantissime e impossibili da
enumerare qui le tante cose curiose esibite e ammirevoli anche dal punto di
vista di riproduzione artistica, soprattutto nell'ambito della botanica e
dell'anatomia.
Tra i botanici è rammentato
Piero Antonio Micheli (1679-1737), che Cosimo III fece viaggiare per la Terra
ad esplorarne la flora, fondatore del Giardino orto-botanico di Pisa e poi di
quello fiorentino
notevoli le numerose
riproduzioni tridimensionali dei vegetali, soprattutto frutta
Di interessante fattura sono
anche le riproduzioni dei frutti della terra in una serie di quadri ad olio su
tela del pittore Bartolomeo Bimbi (1648-1730), commissionata dall'Elettrice
Palatina Maria Luisa de' Medici, per documentare frutte o verdure cresciute a
dimensioni anomale, come per esempio mostra la figura seguente
un
cavolo fiore di 6 kg di peso, del
canonico Venuti, accompagnato da un
ramolaccio di 3 kg cresciuto nel podere del marchese Corsi.
Attorno al ritratto scultoreo
del naturalista Giuseppe Raddi (1770-1729) troviamo, assieme ai vegetali, anche
un'esposizione di farfalle.
Al centro dell'area espositiva
sono sistemate, infine, cere anatomiche umane a grandezza naturale
Arredano la mostra anche
campioni di minerali di particolare interesse e libri d'epoca scritti dai
diversi scienziati.
Terminato il percorso della
mostra, l'uscita dal complesso laurenziano avviene passando all'interno della
basilica, nella quale ci siamo soffermati sulle maggiori opere artistiche
presenti, quali la Sacrestia Vecchia, i Pulpiti del Donatello, il Ciborio di
Desiderio da Settignano, l'affresco del Bronzino col Martirio di San Lorenzo,
la tomba del musicista di cappella Francesco Landini, la pala di Annigoni San
Giuseppe falegname col Bambino Gesù, un'altra ben restaurata pala del Rosso
Fiorentino Lo sposalizio di Maria e Giuseppe; opere che abbiamo visto nel loro
pieno splendore grazie anche alla bella mattinata, serena e soleggiata.
Questa visita, come sempre,
ha arricchito il nostro bagaglio culturale.
Segue il consueto del filmato della visita del nostro regista Mauro (Cocchi) che trovate qua.
Come al solito ringraziamo, per le loro fatiche, Massimo per la guida, la descrizione e le foto e Mauro per il filmato.