domenica 2 marzo 2025

Incontro del 26 Febbraio 2025 : Visita al Museo del Treno - HZERO

 

foto 1

Segue la ormai consueta recensione all’incontro di Massimo :

Eccoci alla replica della visita al Museo del Treno-Hzero, in piazza Ottaviani di Firenze.

La prima volta è stata due anni fa, precisamente il 28 dicembre 2022, come possiamo leggere sul nostro blog, nel post di quel giorno, al seguente LINK

Replica necessaria perché la “1a edizione” non fu molto partecipata. Oggi siamo in otto visitatori, tutti per la prima volta, escluso il qui scrivente, e la (Foto 1) di gruppo lo dimostra; tale foto è scattata da me mentre guardiamo, al termine della visita, l’interessante documentario che descrive la nascita e lo sviluppo di questo Museo, nato grazie alla passione per il modellismo e per le ferrovie di Giuseppe Paternò Castello di San Giuliano.

Invito a guardare il blog del Museo che troviamo al  seguente LINK

Rispetto a due anni fa, sono aumentate le offerte del Museo, sia come iniziative di svago per famiglie e infanzia, sia per laboratori di costruzione dei modelli e corsi di modellismo; altra novità è l’apertura di un Bistrot completo di caffetteria e ristorante dal menù ispirato alle pietanze del “viaggiatore ferroviario”.

Ricordiamo che l’attrazione principale del Museo è il grande plastico in scala H-zero (1 : 87) che non sto qui a descrivere nuovamente, ma che si può leggere nella mia recensione della visita precedente al solito link al post del nostro blog, già sopra indicato; in esso si trova anche il link al breve filmato che composi per quella visita dal quale si percepisce l’estensione e la bellezza di quest’opera d’arte link diretto a YouTube: LINK 

Aggiungo qui solo qualche foto eseguite da angolazioni diverse da quelle del filmato, tanto per evidenziare alcune curiosità tra le tante che arricchiscono la riproduzione della vita reale in questa opera gigantesca, fatta d’arte e di tecnica.

Una delle prime ambientazioni colte nel filmato è una città di tipo bavarese con la tipica chiesa, nella quale si nota all’esterno un corteo nuziale (Foto 2) mentre in altra zona della stessa città vediamo un edifico in costruzione (Foto 3).

foto 2

foto 3

Lungo una strada collinare è ricostruito un luogo di ristoro per turisti, con tanto di pulmann in sosta (Foto 4) e se guardiamo più in alto, sulle rocce alpine, è riprodotto un castello arroccato e più in basso transita il “treno rosso del Bernina” (Foto 5). Sul detto castello, dal ponte levatoio, una coppia si affaccia a mirare la valle, ovvero il plastico: sono l’ideatore Giuseppe Paternò e sua moglie (Foto 6).


foto 4

foto 5

foto 6


L’illuminazione dell’ambiente in cui è allestito il plastico segue l’andamento del dì, passando dall’alba al giorno, poi dal tramonto alla notte (Foto 7), creando ulteriore realismo alle ambientazioni.

foto 7

Sicuramente questo plastico è il più grande d’Italia, e tra i più estesi del mondo, con i suoi 280 m2 di superficie, quasi 1 km di binari, 121 semafori, 147 scambi, 359 tratte, dove possono sfrecciare oltre 70 treni in contemporanea, governati da un software da TAV.

Indubbiamente chi si trova di fronte ad un simile plastico non può esimersi dal fotografarlo, come ha fatto Pierluigi (Mina) che vediamo nella (Foto 8) e non in quella di gruppo, non avendo potuto assistere alla proiezione del filmato. Anche chi non ha particolare interesse al modellismo e ai treni rimane comunque affascinato da quanto rappresentato in questo plastico; chiunque può percepire l’arte degli artigiani che hanno costruito le cinque ambientazioni del plastico, tutte con un realismo impressionante: monti, pianure, colline, acque, strade, architetture ferroviarie e civili, automezzi, situazioni della vita quotidiana, ecc.

foto 8

È una visita alla quale non si può mancare.

Ringraziamo Massimo per la recensione della visita, e le foto.

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6 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande ammirazione per chi ha concepito questa meraviglia. Il percorso elicoidale mi ha dato spunto per i giochi di mio nipote:
https://mega.nz/file/9plVSLoY#3-L58c_oy63P23EpHd4b5MktaMQau1PjACw3K-KCnVQ

pierluigi Mina ha detto...

Questa volta ero presente anche io...assente nella foto perchè terminata la visita sono dovuto andare via..
Una realizzazione incredibile.le foto e i filmati di Massimo rendono l'idea ma vederlo dal vivo ti senti un personaggio compartecipe .
-I bambini presenti erano concentrati sui trenini che si muovevano in tutte le direzioni ....noi "bambini cresciuti " eravamo concentrati su tutto l'insieme e nei dettagli...con i trenini che circolano di giorno e di nottte.
Saluti a tutti
Gigi

carlo greco ha detto...

Quella Meraviglia, noi nonni, avemmo l’occasione di visitarlo in piacevole compagnia: i nipotini.
La sorpresa e l’entusiasmo costante di quelli fu la più appagante soddisfazione per i nonni per ben due visite. Perché, ovviamente, durante la prima l’agitazione fece perdere loro molti dettagli che chiesero fossero esplicitati nella successiva. In quella seconda, non c’erano molti visitatori, cosi anche i nonni ebbero appagata la propria curiosità su vari aspetti tecnici del plastico: un addetto si prestò gentilmente a chiarire quelle molte domande su come i movimenti dei treni fossero elettronicamente coordinati, sul giorno e la notte, e tanto altro.
Anche io, nei miei “teen” anni, misi su un plastichino (cosa non comune a quei tempi) su un tavolo di un metro x due , con scambi, semafori, passaggi a livello ecc. e due trenini RIVAROSSI: uno merci, ed uno passeggeri. Gli amici mi facevano spesso compagnia al fine settimana.
Per reperire le miniature da dislocare qua e la, o solo per guardare e prendere spunti, divenni un frequentatore del negozio di giocattoli vari Dreoni, a quei tempi all'inizio di via dei Panzani, poi in Via Cavour, ma che, recentemente, sembra si sia arreso al dilagante ONLINE. Altri tempi…
Ciao

Massimo Pinzauti ha detto...

Carlo, ricordo benissimo anch'io quel negozio. Durante la mia infanzia , il babbo costrui un plastico di dimensioni simili sl tuo, ma c'erano più case che ferrovia. I trenini erano due anche lì: uno Rovarossi, merci, e l'altro Lima, passeggeri.
Ne è passato del tempo!

CARLO GRECO ha detto...

SI, MASSIMO: TEMPO DI RISTRETTEZZE EPICHE MA CONSAPEVOLI: TEMPI INDIMENTICABILI !!
(Altro dettaglio: il mio treno Passeggeri era la mitica LITTORINA (non richiedeva vagoni, e occupava poco spazio).

Massimo Pinzauti ha detto...

Infatti, Gigi. La tua presenza è documentata nella Foto 8, dove fai delle foto dell plastico